Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
29 Apr 2025 20:21
Diamanti da record, all'asta il rarissimo Golconda blue
29 Apr 2025 19:11
Noah Schnapp, 'il finale di Stranger Things triste e devastante'
29 Apr 2025 18:33
Musei e parchi archeologici aperti per il 1 maggio
29 Apr 2025 18:32
Race for the Cure, musei e siti aperti ai partecipanti
29 Apr 2025 19:16
Quando una serie è più efficace della realtà
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
S.O.S. per la Commital-Sami
La crisi dello stabilimento di Marostica: a rischio 70 posti di lavoro. Mercoledì l'incontro dei lavoratori in corteo col commissario prefettizio del Comune di Marostica Carletti. La Fim Cisl: “Salvare l'azienda è una priorità”
Pubblicato il 06-05-2013
Visto 6.283 volte
Una tuta blu appesa alla recinzione della fabbrica, vicino la tenda nella quale è stato allestito il presidio dei lavoratori. E' l'immagine che sintetizza la situazione di crisi della Commital-Sami di Marostica, importante azienda del settore della raccorderia per riscaldamento, i cui 70 dipendenti - attualmente in cassa integrazione straordinaria e con 4 mesi di stipendio non pagati - sono in attesa di conoscere quale futuro li attende.
Sulla vicenda Commital-Sami monta ormai la preoccupazione e mercoledì prossimo, 8 maggio, i lavoratori si recheranno in corteo dal commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti per esprimere il proprio disagio e per informarla dello stato delle cose.
Ne dà notizia un comunicato, trasmesso in redazione dal segretario Fim Cisl di Bassano del Grappa Massimo Pantano, che riportiamo di seguito:

Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
I lavoratori Commital-Sami dal commissario prefettizio di Marostica.
Gli oltre 70 lavoratori dipendenti della Commital-Sami, attualmente in Cassa integrazione straordinaria e in presidio davanti allo stabilimento di Via Fosse, a Marostica, sono in arretrato di 4 mesi di stipendio. L’ultima retribuzione avuta pochi giorni fa era relativa al mese di Dicembre 2012. Mancano all’appello le retribuzioni di Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile.
La situazione si trascina da lungo tempo, già nel 2012 vi erano stati scioperi ed iniziative dei lavoratori per recuperare il ritardo delle retribuzioni che si aggirava sui 3 mesi. Tante promesse ma nulla più.
A metà aprile la direzione comunicava di non avere più materia prima e, pur con ordini in portafoglio ha avviato la Cassa integrazione straordinaria definita in Provincia di Vicenza con accordo del 24 aprile 2013.
La situazione è molto complicata e, per questo i lavoratori intendo rivolgersi al Commissario prefettizio del comune di Marostica, d.ssa Carletti, per informarla dello stato delle cose e del grave disagio che operai e impiegati, insieme alle loro famiglie stanno sopportando.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 8 maggio alle 15,30 presso il comune di Marostica dove i lavoratori arriveranno in manifestazione.
In questi giorni i lavoratori sono più volte intervenuti anche sulla proprietà per ottenere il pagamento delle loro spettanze ottenendo che almeno una mensilità venisse pagata. Infatti la scorsa settimana hanno ricevuto uno stipendio che è attribuibile alla mensilità di dicembre 2012.
La Commital-Sami è un azienda leader nel settore della raccorderia per riscaldamento. Erano circa 120 i dipendenti degli stabilimenti italiani distribuiti su tre siti, due a Marostica per circa 90 dipendenti (ora ridotti a 70) ed uno a San Stino di Livenza (Venezia). Lo stabilimento veneziano è chiuso da oltre un anno, con i lavoratori in cassa straordinaria, e la mancata vendita del capannone ha aggravato la situazione economica del gruppo, che ha anche stabilimenti all’estero e partecipazioni in altre aziende locali.
L’auspicio che si fanno i lavoratori e la FIM-CISL è che vi sia una soluzione positiva della difficile situazione economica che passa soprattutto attraverso l’immissione di denaro fresco nell’azienda. Operazione che può fare l’attuale proprietà oppure l’intervento di un nuovo socio o di una nuova proprietà visto che quella attuale sembra non avere la forza per superare le difficoltà del momento.
Salvare l’azienda è una priorità. Sia per il patrimonio umano e di competenze sia per le produzioni che sono sicuramente di alto livello e qualificano l’area marosticense.
FIM-CISL Bassano
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole