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S.O.S. per la Commital-Sami

La crisi dello stabilimento di Marostica: a rischio 70 posti di lavoro. Mercoledì l'incontro dei lavoratori in corteo col commissario prefettizio del Comune di Marostica Carletti. La Fim Cisl: “Salvare l'azienda è una priorità”

Pubblicato il 06-05-2013
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Una tuta blu appesa alla recinzione della fabbrica, vicino la tenda nella quale è stato allestito il presidio dei lavoratori. E' l'immagine che sintetizza la situazione di crisi della Commital-Sami di Marostica, importante azienda del settore della raccorderia per riscaldamento, i cui 70 dipendenti - attualmente in cassa integrazione straordinaria e con 4 mesi di stipendio non pagati - sono in attesa di conoscere quale futuro li attende.
Sulla vicenda Commital-Sami monta ormai la preoccupazione e mercoledì prossimo, 8 maggio, i lavoratori si recheranno in corteo dal commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti per esprimere il proprio disagio e per informarla dello stato delle cose.
Ne dà notizia un comunicato, trasmesso in redazione dal segretario Fim Cisl di Bassano del Grappa Massimo Pantano, che riportiamo di seguito:

Foto Alessandro Tich


COMUNICATO

I lavoratori Commital-Sami dal commissario prefettizio di Marostica.

Gli oltre 70 lavoratori dipendenti della Commital-Sami, attualmente in Cassa integrazione straordinaria e in presidio davanti allo stabilimento di Via Fosse, a Marostica, sono in arretrato di 4 mesi di stipendio. L’ultima retribuzione avuta pochi giorni fa era relativa al mese di Dicembre 2012. Mancano all’appello le retribuzioni di Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile.
La situazione si trascina da lungo tempo, già nel 2012 vi erano stati scioperi ed iniziative dei lavoratori per recuperare il ritardo delle retribuzioni che si aggirava sui 3 mesi. Tante promesse ma nulla più.
A metà aprile la direzione comunicava di non avere più materia prima e, pur con ordini in portafoglio ha avviato la Cassa integrazione straordinaria definita in Provincia di Vicenza con accordo del 24 aprile 2013.
La situazione è molto complicata e, per questo i lavoratori intendo rivolgersi al Commissario prefettizio del comune di Marostica, d.ssa Carletti, per informarla dello stato delle cose e del grave disagio che operai e impiegati, insieme alle loro famiglie stanno sopportando.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 8 maggio alle 15,30 presso il comune di Marostica dove i lavoratori arriveranno in manifestazione.
In questi giorni i lavoratori sono più volte intervenuti anche sulla proprietà per ottenere il pagamento delle loro spettanze ottenendo che almeno una mensilità venisse pagata. Infatti la scorsa settimana hanno ricevuto uno stipendio che è attribuibile alla mensilità di dicembre 2012.
La Commital-Sami è un azienda leader nel settore della raccorderia per riscaldamento. Erano circa 120 i dipendenti degli stabilimenti italiani distribuiti su tre siti, due a Marostica per circa 90 dipendenti (ora ridotti a 70) ed uno a San Stino di Livenza (Venezia). Lo stabilimento veneziano è chiuso da oltre un anno, con i lavoratori in cassa straordinaria, e la mancata vendita del capannone ha aggravato la situazione economica del gruppo, che ha anche stabilimenti all’estero e partecipazioni in altre aziende locali.
L’auspicio che si fanno i lavoratori e la FIM-CISL è che vi sia una soluzione positiva della difficile situazione economica che passa soprattutto attraverso l’immissione di denaro fresco nell’azienda. Operazione che può fare l’attuale proprietà oppure l’intervento di un nuovo socio o di una nuova proprietà visto che quella attuale sembra non avere la forza per superare le difficoltà del momento.
Salvare l’azienda è una priorità. Sia per il patrimonio umano e di competenze sia per le produzioni che sono sicuramente di alto livello e qualificano l’area marosticense.

FIM-CISL Bassano

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