Ultimora
12 Dec 2025 08:21
Essilux acquisisce Signifeye e si rafforza nelle cliniche oftalmiche
11 Dec 2025 18:56
Leal contro il declassamento del lupo, pregiudizio grave e irreparabile
11 Dec 2025 18:25
A Venezia un nuovo collegamento aereo con Il Cairo
11 Dec 2025 17:12
Tornano libere le trasferte dei tifosi di Pisa e Verona
11 Dec 2025 15:54
Danni alla balaustra del Ponte di Rialto per impatto di un barcone
12 Dec 2025 10:25
Media: 'Kiev è pronta ad accettare una zona demilitarizzata nel Donbass'. I dubbi di Mosca sul piano
12 Dec 2025 09:24
Ucraina, Trump: 'Gli Usa disposti a contribuire nell'assistenza a Kiev in un accordo di pace'
12 Dec 2025 09:27
Un altro neonato e un bambino di 9 anni sono morti di freddo a Gaza
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
S.O.S. per la Commital-Sami
La crisi dello stabilimento di Marostica: a rischio 70 posti di lavoro. Mercoledì l'incontro dei lavoratori in corteo col commissario prefettizio del Comune di Marostica Carletti. La Fim Cisl: “Salvare l'azienda è una priorità”
Pubblicato il 06-05-2013
Visto 6.535 volte
Una tuta blu appesa alla recinzione della fabbrica, vicino la tenda nella quale è stato allestito il presidio dei lavoratori. E' l'immagine che sintetizza la situazione di crisi della Commital-Sami di Marostica, importante azienda del settore della raccorderia per riscaldamento, i cui 70 dipendenti - attualmente in cassa integrazione straordinaria e con 4 mesi di stipendio non pagati - sono in attesa di conoscere quale futuro li attende.
Sulla vicenda Commital-Sami monta ormai la preoccupazione e mercoledì prossimo, 8 maggio, i lavoratori si recheranno in corteo dal commissario prefettizio del Comune di Marostica Renata Carletti per esprimere il proprio disagio e per informarla dello stato delle cose.
Ne dà notizia un comunicato, trasmesso in redazione dal segretario Fim Cisl di Bassano del Grappa Massimo Pantano, che riportiamo di seguito:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
I lavoratori Commital-Sami dal commissario prefettizio di Marostica.
Gli oltre 70 lavoratori dipendenti della Commital-Sami, attualmente in Cassa integrazione straordinaria e in presidio davanti allo stabilimento di Via Fosse, a Marostica, sono in arretrato di 4 mesi di stipendio. L’ultima retribuzione avuta pochi giorni fa era relativa al mese di Dicembre 2012. Mancano all’appello le retribuzioni di Gennaio, Febbraio, Marzo e Aprile.
La situazione si trascina da lungo tempo, già nel 2012 vi erano stati scioperi ed iniziative dei lavoratori per recuperare il ritardo delle retribuzioni che si aggirava sui 3 mesi. Tante promesse ma nulla più.
A metà aprile la direzione comunicava di non avere più materia prima e, pur con ordini in portafoglio ha avviato la Cassa integrazione straordinaria definita in Provincia di Vicenza con accordo del 24 aprile 2013.
La situazione è molto complicata e, per questo i lavoratori intendo rivolgersi al Commissario prefettizio del comune di Marostica, d.ssa Carletti, per informarla dello stato delle cose e del grave disagio che operai e impiegati, insieme alle loro famiglie stanno sopportando.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 8 maggio alle 15,30 presso il comune di Marostica dove i lavoratori arriveranno in manifestazione.
In questi giorni i lavoratori sono più volte intervenuti anche sulla proprietà per ottenere il pagamento delle loro spettanze ottenendo che almeno una mensilità venisse pagata. Infatti la scorsa settimana hanno ricevuto uno stipendio che è attribuibile alla mensilità di dicembre 2012.
La Commital-Sami è un azienda leader nel settore della raccorderia per riscaldamento. Erano circa 120 i dipendenti degli stabilimenti italiani distribuiti su tre siti, due a Marostica per circa 90 dipendenti (ora ridotti a 70) ed uno a San Stino di Livenza (Venezia). Lo stabilimento veneziano è chiuso da oltre un anno, con i lavoratori in cassa straordinaria, e la mancata vendita del capannone ha aggravato la situazione economica del gruppo, che ha anche stabilimenti all’estero e partecipazioni in altre aziende locali.
L’auspicio che si fanno i lavoratori e la FIM-CISL è che vi sia una soluzione positiva della difficile situazione economica che passa soprattutto attraverso l’immissione di denaro fresco nell’azienda. Operazione che può fare l’attuale proprietà oppure l’intervento di un nuovo socio o di una nuova proprietà visto che quella attuale sembra non avere la forza per superare le difficoltà del momento.
Salvare l’azienda è una priorità. Sia per il patrimonio umano e di competenze sia per le produzioni che sono sicuramente di alto livello e qualificano l’area marosticense.
FIM-CISL Bassano
Il 12 dicembre
- 12-12-2024Park Garage al Castello
- 12-12-2024Tensioni e conflitti per l’oro blu
- 12-12-2024Campagna elettorale
- 12-12-2023Cult Movie
- 12-12-2018La rinoplastica
- 12-12-2017La PedemontANAC
- 12-12-2017Black Tuesday
- 12-12-2016Ricomincio da tre
- 12-12-2015Mastro Roberto
- 12-12-2015Decoro quartiere di S.Vito, interpellanza in consiglio comunale
- 12-12-2013La filippica di Ciambetti
- 12-12-2013Pedemontana. CoVePA: “Zaia ha dovuto ingoiare il pedaggio”
- 12-12-2013CGIL Veneto e Vicenza: “La Pedemontana si fermi a Thiene”
- 12-12-2013Forconi. Bitonci (LN): “In Veneto protesta diventi per l'indipendenza”
- 12-12-2013Dismissioni eccellenti
- 12-12-2013Ai blocchi di partenza
- 12-12-2012L'emergente Serena
- 12-12-2012Lavori al Museo: “Rimozione immediata del cantiere per il deposito materiali”
- 12-12-2012Etra: “Attenti ai truffatori e ai venditori con molta fantasia”
- 12-12-2012Aperto per sciopero
- 12-12-2011Sciopero sotto la pioggia
- 12-12-2011Caos Generale
- 12-12-2011Rubinetti “risparmiosi”
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.639 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.698 volte



