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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Magazine

Claudio Brunello, l'anima segreta della materia

Esposte nella redazione di Bassanonet tre significative opere dell'artista. Per riflettere sulla comunicazione, sull'informazione e sulle falsità della memoria

Pubblicato il 17-08-2010
Visto 2.782 volte

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Rinascimento in bianco e nero

L'anima segreta della materia. Uno spirito nascosto che, se portato alla luce dal potere ricreatore dell'arte, prende forma e sostanza e comunica messaggi e sensazioni.
Perché gli oggetti, e i materiali, ci parlano e ci dicono molte cose: a patto di volerli e di saperli ascoltare.
E' l'infinito stimolo, e insieme la continua sfida, delle opere di Claudio Brunello: artista che sul confronto incessante con la materia, frutto di una pluriennale ricerca creativa, ha costruito un dirompente linguaggio espressivo i cui segni e le cui composizioni affrontano - lasciando aperte, provocatoriamente, le risposte - le grandi domande dell'esistenza umana.

Claudio Brunello: "Comunicazione" (polimaterico ed acrilico su tela fissato su pannello in rame trattato, 2010)

Così come la vita è un agglomerato di esperienze, anche le tele di Brunello sono un agglomerato di intuizioni e di sperimentazioni: dove i messaggi visivi - racchiusi in contorni geometrici dalla forma quadrata - rompono l'ordine apparente delle cose e lo rielaborano, assemblando e sovrapponendo combinazioni di oggetti e agglomerando materiali eterogenei dalla forte valenza simbolica, a cui si aggiunge il richiamo profondo e evocativo del colore.
Ciascuna opera, col suo complesso gioco di elementi all'interno di profili lineari, presenta così più “strati” e più chiavi di lettura: un percorso in divenire che induce a diverse percezioni e a differenti emozioni a seconda della sensibilità dell'osservatore.
Reduce dal successo della mostra “Materia Silenzio Azione” della scorsa primavera a San Silvestro a Vicenza e dall'altrettanto apprezzata personale alla chiesetta di San Rocco a Bassano, Claudio Brunello prosegue nell'opera di diffusione della sua arte anche nei luoghi non convenzionali.
Tre recenti e significative opere dell'artista sono infatti esposte nella sede della redazione di Bassanonet, in Via Roma n.5 a Bassano, a conferma dello stretto legame tra il portale di informazione di Bassano del Grappa e le espressioni contemporanee dell'arte del nostro territorio, a cui Bassanonet dedica da sempre un canale tematico oltre a promuovere e supportare mediaticamente progetti e iniziative - mostre personali, collettive, eventi - sul piano locale.
Tre composizioni che si sviluppano sul filo conduttore della provocazione e della riflessione sui diversi aspetti del “linguaggio”, del “pensiero” e della “comunicazione”: nel segno dell'invisibile cordone ombelicale che unisce, nel bene e nel male, il nostro passato al nostro presente.
Con “Memoria” (polimaterico ed acrilico su 5 tele fissate su pannello in ferro, 2010) l'autore ci avverte del pericolo della revisione della storia: fogli oscuri e giovani occhi, proiettati in un futuribile anno 2154, accompagnano messaggi scritti che parlano di “schegge di informazione impazzita” dove “la luce della verità scompare”, su libri di storia dove si afferma che “Auschwitz era un centro vacanze a 5 stelle, Bergen-Belsen una Beauty Farm, Dachau un centro turistico e Mauthausen un resort”, in un'epoca che invece “chiama ed invoca la luce nell'oscurità”.
Con “Materiality” (polimaterico ed acrilico su 4 tele, fissate su un pannello in ferro, 2009/10), Brunello ricerca le radici di tutte le cose - acqua, aria, terra e fuoco - per un illusorio bisogno di memoria antica e di ritorno alle tradizioni primordiali, al quale si contrappone l'innesto di un display che segna il tempo come una moderna meridiana, di calcoli matematici che impongono il primato della scienza sulla natura e di un circuito elettronico che ammonisce sul predominio del nuovo “mezzo comunicante”, nell'era tecnologica, sul pensiero e sulla parola.
Infine, in “Comunicazione” (polimaterico ed acrilico su tela fissato su pannello in rame trattato, 2010) la composizione degli elementi passa dal graffito alla tastiera di un pc, sovrastata dai simboli della meridiana e del linguaggio scritto, su un campo blu oltremare che richiama il colore della contemplazione, con il corredo di due statuette rappresentanti due momenti cruciali per il pensiero occidentale: il diritto romano e l'illuminismo.
Tre suggestioni in cui l'anima segreta della materia si rivela nella sua essenza più prorompente: provocazioni in libertà, in tempi in cui la libertà è l'unica arma per contrapporsi alle menzogne dell'esistenza.

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