Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 23-04-2010
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Proprio nel corso della settimana dedicata alla cultura si apprende dalla stampa nazionale l’entità dei tagli ufficializzati dal Ministero che interessano la scuola pubblica. Per l’anno scolastico 2010/2011 sono previsti nella nostra regione oltre 4500 studenti in più e 1633 cattedre in meno. L’USPV, Ufficio scolastico regionale, li ha appena declinati territorialmente: Padova e Treviso sono le province più colpite dai tagli, con rispettivamente 315 e 373 cattedre cancellate, poi seguono Vicenza (-285) e Verona (-264), la situazione appare leggermente meno pesante a Venezia (-172), Rovigo (-125) e Belluno (-99) per i numeri inferiori, ma vista la contingenza territoriale l’impatto in queste province potrebbe essere anche peggiore. Al di là del balletto delle cifre, che potrebbe ulteriormente definirsi e mutare, appare chiaro che prosegue invariata la politica del taglio agli organici della scuola iniziata nel corso dell’ultimo governo Prodi e portata avanti dall’attuale amministrazione. La sottrazione, negli intenti dichiarati, dovrebbe dare vita ad una moltiplicazione di cultura e di investimento nel futuro, il risultato è un’iperbole cui pare difficile credere.