Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
28 Aug 2025 19:23
28 Aug 2025 18:55
28 Aug 2025 18:26
28 Aug 2025 18:07
28 Aug 2025 17:51
28 Aug 2025 16:14
28 Aug 2025 22:39
28 Aug 2025 22:17
28 Aug 2025 21:32
28 Aug 2025 21:30
28 Aug 2025 20:59
28 Aug 2025 18:17
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 23-04-2010
Visto 2.940 volte
Proprio nel corso della settimana dedicata alla cultura si apprende dalla stampa nazionale l’entità dei tagli ufficializzati dal Ministero che interessano la scuola pubblica. Per l’anno scolastico 2010/2011 sono previsti nella nostra regione oltre 4500 studenti in più e 1633 cattedre in meno. L’USPV, Ufficio scolastico regionale, li ha appena declinati territorialmente: Padova e Treviso sono le province più colpite dai tagli, con rispettivamente 315 e 373 cattedre cancellate, poi seguono Vicenza (-285) e Verona (-264), la situazione appare leggermente meno pesante a Venezia (-172), Rovigo (-125) e Belluno (-99) per i numeri inferiori, ma vista la contingenza territoriale l’impatto in queste province potrebbe essere anche peggiore. Al di là del balletto delle cifre, che potrebbe ulteriormente definirsi e mutare, appare chiaro che prosegue invariata la politica del taglio agli organici della scuola iniziata nel corso dell’ultimo governo Prodi e portata avanti dall’attuale amministrazione. La sottrazione, negli intenti dichiarati, dovrebbe dare vita ad una moltiplicazione di cultura e di investimento nel futuro, il risultato è un’iperbole cui pare difficile credere.