Ultimora
14 Jul 2025 21:05
Dolomiti in musica,concerti Estate Tizianesca per Milano-Cortina
14 Jul 2025 18:19
Musumeci,Cdm delibera stato emergenza per maltempo nel Vicentino
14 Jul 2025 16:18
Figlia due madri,Corte Appello boccia ricorso Procura e Viminale
14 Jul 2025 16:11
'Mi dia almeno 18...', universitario bocciato scrive al prof
14 Jul 2025 15:14
Abbronzatura prudente, gli italiani preferiscono protezioni alte
14 Jul 2025 14:58
Gallarati Scotti Bonaldi nuovo presidente Confagri Veneto
14 Jul 2025 20:35
Garlasco: il test conferma un nuovo Dna, caccia a 'ignoto 3'
14 Jul 2025 20:32
Tregua armata sui dazi, nuove misure Ue per 72 miliardi
14 Jul 2025 20:02
Ucraina: Trump minaccia Putin, 'Pace in 50 giorni o dazi al 100%'
14 Jul 2025 20:08
Rimpasto a Kiev, una nuova premier amica degli Usa
14 Jul 2025 19:55
Braccio di ferro Italia-Ue sul golden power Unicredit
14 Jul 2025 19:27
Tredicenne adescata sui social e violentata a Monza
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Poesia e finitezza
In uscita il 10 settembre il nuovo libro di saggi del poeta scledense Stefano Guglielmin
Pubblicato il 04-09-2009
Visto 3.714 volte
Sarà disponibile dal 10 settembre nelle librerie il nuovo lavoro di Stefano Guglielmin. L’autore, poeta e saggista scledense, ha già pubblicato “Fascinose estroversioni” una silloge per la quale ha ricevuto il premio poesia giovane, Quaderni del Gruppo Fara, Bergamo 1985, “Logoshima”, Firenze Libri 1988, ha scritto “Come a beato confine”, Book editore, Castelmaggiore 2003 cui è stato assegnato il premio Lorenzo Montano, recentemente ha pubblicato “La distanza immedicata / the immedicate rift”, per Le Voci della Luna, 2006, “Il frutto, forse”, Araba Felice, 2008, una poesia in 99 copie numerate con opera originale di E. Oliviero, “Erosioni”, in “Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est” Fara, 2008 ed il saggio “Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento” edito da Anterem, Verona 2001. In uscita il suo nuovo libro “Senza riparo. Poesia e finitezza” La Vita Felice editore, a cura di Gabriela Fantato, un testo dove Guglielmin tra le altre cose si interroga sul rapporto tra poesia e presente, dialoga con Tiziano Salari sui temi dell’esilio e dell’infanzia in Pascoli e Pavese, scrive di bellezza e verità dopo Baudelaire, presenta la scrittura “sorgiva” dei poeti di “Anterem”, parla di poesia e pubblico nel secondo ‘900 italiano e delle convergenze tematiche nella poesia odierna, nella seconda parte analizza i canoni, presenta materiale dedicato a diversi autori tratto dal suo blog “Blanc de ta nuque” e propone una raccolta di letture di poeti contemporanei. Scrive la Fantato nella prefazione: «Guglielmin sa far dialogare passato e presente; poesia e filosofia; estetica ed etica: “parola in azione” questa, parola rizomatica, indagatrice inesausta e attiva nel grande arcipelago della poesia contemporanea e nel tessere collegamenti tra i vari poeti e con il clima culturale complessivo del ‘900. Per Guglielmin la parola di poesia è radicata nell’umana finitezza, nel nostro essere un corpo gettato al mondo, esposto al dolore e alla fine, ma anche alla gioia e all'incontro con l'altro».
Stefano Guglielmin
Il 15 luglio
- 14-07-2023Si scontra con un’altra auto e poi sfonda la vetrina del bar
- 14-07-2022Ciao Presidente
- 14-07-2021I Fantastici 4
- 14-07-2017Frankenstein Junior
- 14-07-2017Fatture false, Guardia di Finanza sequestra la somma di 150.000 euro
- 14-07-2016Cantiamogliene quattro
- 14-07-2015La querela cade in acqua
- 14-07-2015Bassano, potenziamento del servizio dei vigili di quartiere
- 14-07-2015Mister Kalashnikov
- 14-07-2014Filippin...alla Mario Götze
- 14-07-2014Il Ponte delle “Bugie”
- 14-07-2014Quant'è complessa la semplificazione
- 14-07-2012La scomparsa del “conte volante”
- 14-07-2011Meningite: “Caso ragionevolmente concluso”
- 14-07-2011Ma la notte...Sì
- 14-07-2009Primo sciopero dei blog
- 14-07-2009L’Orchestra del teatro La Fenice a Bassano per l’Abruzzo