Ultimora
26 Nov 2025 18:40
Milano-Cortina, accesa ad Olimpia la fiaccola dei Giochi
26 Nov 2025 17:27
Ciclista muore dopo scontro con auto nel Bellunese
26 Nov 2025 17:18
Scontro auto-autobus, un morto e un bambino di due ann ferito
26 Nov 2025 13:38
Frode fiscale, sequestrati 33 milioni di euro e 34 indagati
26 Nov 2025 12:43
A Padova diagnosi precocissime per il tumore al polmone
26 Nov 2025 12:39
Biennale: Wang Shu e Lu Wenyu direttori artistici Architettura
26 Nov 2025 23:10
Sparatoria a Washington, colpiti due soldati della Guardia Nazionale
26 Nov 2025 22:59
Champions League: Atletico Madrid-Inter 2-1
26 Nov 2025 22:53
Champions League, Francoforte-Atalanta 0-3
26 Nov 2025 21:14
Sparatoria vicino alla Casa Bianca, colpite almeno tre persone
26 Nov 2025 20:59
++ Sparatoria vicino a Casa Bianca, diverse persone colpite ++
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Quando a parlare sono i Silenzi
Fino al 30 aprile, a Casa Allianz, una collettiva con opere di Silvia De Bastiani, Paolo Giaretta e Carlo Martini
Pubblicato il 26-01-2025
Visto 5.829 volte
A Palazzo Suntach Zilio Tessarolo, ospitante Casa Allianz, fino al 30 aprile è possibile vistare una collettiva che presenta una selezione di opere di tre artisti veneti: Silvia De Bastiani, Paolo Giaretta e Carlo Martini.
Si tratta della quarta esposizione organizzata dalla realtà bassanese, ha il patrocinio della Città di Bassano e i curatori sono Claudio Brunello e Pietro Gasparotto.
Suddivisi sui tre piani del palazzo, ad abbellire gli uffici e il salone delle conferenze, i quadri dialogano con l’ambiente di lavoro imponendosi come finestre visionarie, con i loro scorci e i loro silenzi. Si intitola appunto “Silenzi” l’esposizione, raggruppante opere scelte di tre artisti che parlano in realtà linguaggi diversi, dal punto di vista tecnico e figurativo, ma che hanno come denominatore comune una riflessione sulla cifra dell’assenza, rappresentata nel caso di De Bastiani da panorami di montagna, di Giaretta da interni in abbandono e di Martini dall’andare di figure aleatorie.
un momento dell'inaugurazione della mostra Silenzi
Silvia De Bastiani vive a Imer, nel Feltrino, e nella sua attività artistica ha riversato una profonda passione per le montagne: boschi e panorami dolomitici, i protagonisti dei suoi acquerelli su tela. Silenzio e solitudine pervadono i dipinti, tra quelli presenti anche di grandi dimensioni, elementi mai presenti a dire l’isolamento in senso drammatico, più a proporre un viaggio privilegiato, inquadrato da vicino, tra la bellezza di vette inerpicate e ghiacciai quasi carezzati da pennellate acquatiche.
Tinte tenui, fredde, da paesaggi innevati, da rosengarden crepuscolare, appartengono sia alle rocce che ai boschi più in basso, nelle raffigurazioni che ospitano tronchi nel sottobosco. C’è solo la musica del vento in questi panorami silenziosi che evocano propriamente la natura alpina, ma escono nel contempo dal loro contesto per figurare l’essenza della montagna e ciò che rappresenta, e c’è inoltre l’andare per sentieri dei pensieri di artefice e spettatore.
Carlo Martini, thienese, è un artista autodidatta che viene dalla grafica. Oggetto dei suoi dipinti sono da alcuni anni interni di edifici in abbandono, siano essi domestici, lavorativi o industriali. Nelle raffigurazioni, il silenzio è rotto dal dialogo tra spazio e luce: finestre e porte a vetri sono sempre presenti, a donare uno sguardo laterale, di scorcio a oggetti dimenticati, o lasciati appositamente soli, ad abitare stanze e spazi e a restituirne la dimensione vitale che non c’è più, emblemi di ricordi e memoria.
Alcune opere, soprattutto quelle rappresentanti contesti lavorativi, hanno atmosfere cinematografiche, da film di Tarkovskij. Anche qui, nessun senso di tragedia né di dramma: il normale ciclo delle cose e delle persone, che comprende anche l’assenza, la mancanza, la morte. Il silenzio sembra interrotto da sussurri che circolano tra le pareti, mentre la vita scorre fuori, dagli affacci da dove proviene la luce, che però nelle opere ci sono quasi ovunque negati.
Paolo Giaretta, artista di Schio, predilige per i suoi dipinti tele di medio-grandi dimensioni, utilizza colori acrilici o più raramente a olio, con cromie accese, e ha realizzato serie nominate landscape building, dove il fruitore diventa protagonista e costruttore insieme all’artefice del dipinto. “I miei lavori potrebbero essere visti come storie mai scritte” ha dichiarato Giaretta, infatti il margine di costruzione/decostruzione, e quindi di narrazione, lasciato all’osservatore è molto ampio in queste opere dove prevale il “non a fuoco”, insieme a una dimensione onirica. Le librerie, soggetto ricorrente, sono raffigurazioni di silenzi parlanti, di oggetti-mondo.
La mostra è visitabile negli orari di ufficio e su prenotazione. Per informazioni e per le visite: cell. 3931354890.
Il 27 novembre
- 27-11-2023TanGerin Dream
- 27-11-2023Vicenza di uccidere
- 27-11-2021Ai confini del virus
- 27-11-2021La Disfida di Bassano
- 27-11-2020Clamori in corso
- 27-11-2018Il lato destro della Luna
- 27-11-2017God Save the Bridge
- 27-11-2017Pina, Jacopo e Canova
- 27-11-2015L’Islam presunto
- 27-11-2013Lasciati all'oscuro
- 27-11-2013Tares, l'inutile “Sì”
- 27-11-2013Terzini di fascia
- 27-11-2012Rosà, i dubbi da spazzare
- 27-11-2010Union Forex: attività abusiva. Oltre 200 risparmiatori a rischio
- 27-11-2009Opere e progetti sul territorio
- 27-11-2009Il deserto dei Tartari
- 27-11-2008Bassano “vietata”
- 27-11-2008Crisi economica: parla la città
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.362 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.350 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.944 volte

