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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Ceramica e restauro: se la fragilità è bellezza
Venerdì 13 dicembre, al Teatrino della Collezione Costenaro di San Giuseppe di Cassola saranno ospiti Fabiola Scremin e Francesca Saccardo
Pubblicato il 12-12-2024
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L’ultimo appuntamento datato 2024 della rassegna “70+40+190=300 storie POP”, a cura di Eleonora Zampieri e Marco Maria Polloniato, è fissato per venerdì 13 dicembre nel Teatrino della “Collezione Costenaro”, a San Giuseppe di Cassola.
Tema conduttore dell’incontro sarà il restauro. La ceramica è per sua natura un materiale straordinario e dalle molteplici peculiarità: il suo cammino trasversale lungo tutta la storia dell’uomo è testimoniato da reperti archeologici, da straordinarie opere di grandi artisti sino alle più avanzate tecnologie rintracciabili nei satelliti o nei microchip.
Forte di tanti utilizzi, la ceramica è anche fragile e può rompersi, ma, come accade per altri materiali, è possibile recuperare forme e decori iniziali grazie a laboratori di restauro specializzati. “Se il vaso è rotto, è rotto, non potrà più essere come prima” è in realtà un’affermazione molto occidentale: la filosofia orientale del Kintsugi (che significa letteralmente “riparare con l’oro”) è tradotta con la pratica del riparare oggetti in ceramica utilizzando l’oro per saldare insieme i frammenti — prassi dichiarativa del fatto che ogni storia, anche se dolorosa, è fonte di bellezza e ogni cicatrice viene mostrata con orgoglio.

Fabiola Scremin, con Francesca Saccardo protagonista della rassegna culturale al Teatrino Collezione Costenaro
Con arte, è comunque spesso possibile riportare manufatti artistici ad antichi splendori.
Si occupa di restauro professionalmente dal 1999 un laboratorio bassanese, FuturoAntico, di Fabiola Scremin. Il laboratorio si impegna nel restauro dei materiali ceramici di qualunque tipologia ed epoca, dalla terracotta alla porcellana, dall’ambito archeologico a quello che guarda al contemporaneo. Nel tempo, si è occupato di lavori importanti, commissioni giunte dal Museo diocesano di Faenza, dal Teatro “La Fenice” e da Musei veneziani; la sua titolare è stata anche responsabile del cantiere archeologico “officina del garum” di Pompei e ha partecipato al restauro di urne cinerarie provenienti dalla necropoli di Caravaggio, in area bergamasca.
“Restauro della ceramica: il Futuro ha un cuore Antico” avrà come protagoniste Scremin e Francesca Saccardo, quest’ultima professionista che ha all’attivo esperienze lavorative di prestigio nel settore e collaborazioni con enti ed istituzioni culturali a livello nazionale. Nell’occasione sarà presentata la pubblicazione di Saccardo che porta il titolo: Ceramica antica a Venezia - Produzioni e importazioni dall’XI al XVII secolo (Linea Edizioni, 2024).
L’inizio per fissato per le ore 18.30. L’ingresso è libero, su prenotazione alla mail collezione@costenaroassicurazioni.it o al numero telefonico 3791282153.
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