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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Furbizie da Arlecchino
Lunedì 20 marzo, al Teatro Remondini, Stivalaccio Teatro porta in scena il suo Arlecchino, tra tradizione e contemporaneità
Pubblicato il 18-03-2023
Visto 3.674 volte
Lunedì 20 marzo, al Teatro Remondini, penultimo appuntamento de La stagione teatrale bassanese, realizzata in collaborazione con Arteven Circuito Teatrale Regionale, con in cartellone Arlecchino muto per spavento, presentato dalla Compagnia vicentina Stivalaccio Teatro.
Una serata da tutto esaurito, che propone uno tra i canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del Settecento e un omaggio alla Commedia dell’Arte. I membri della compagnia dei Comici Italiani, dopo circa quindici anni di esilio forzato, tornano a essere protagonisti del teatro parigino guidati dal capocomico Luigi Riccoboni, in arte Lelio, che però si trova a lavorare con un Arlecchino, il vicentino Tommaso Visentini, che non parla la lingua francese, e lì emerge il genio all’italiana di Riccoboni, che inventa una trama dove il furbo servo diventa muto.
Va in scena quindi la vicenda del giovane Lelio, follemente innamorato della figlia di Pantalone, Flamminia, in cui ha un ruolo fondamentale Arlecchino, servitore del capocomico. La trama è quella della Commedia dell’Arte, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che porta in scena, ma è anche l’occasione per proporre un teatro popolare ricco di nuovi spunti, in cui la tradizione viene smontata e rimontata da Stivalaccio Teatro attraverso uno sguardo più contemporaneo.

Stivalaccio Teatro (foto Serena Pea)
La serata, che avrà inizio alle ore 21, sarà preceduta da un incontro aperto al pubblico (dalle ore 19 alle 20, al Ridotto del Teatro Remondini) programmato all’interno di Abbecedario, il progetto di avvicinamento alle arti sceniche realizzato in collaborazione con Color Teatri, iniziativa che vede coinvolte anche alcune scuole superiori del bassanese.
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