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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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La Storia siamo Noi

Pubblicati i tre volumi della nuova “Storia di Bassano del Grappa”. Domani, sabato 30 novembre, la presentazione ufficiale al Duomo di Santa Maria in Colle con l'intervento del noto giornalista e storico Paolo Mieli

Pubblicato il 29-11-2013
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Cinque chili di storia, suddivisi in tre volumi. L'ultramillenario passato della nostra città non è del resto un argomento da prendere alla leggera.
E' stata finalmente data alle stampe, a cura del Comitato per la Storia di Bassano, la nuova “Storia di Bassano del Grappa”: poderosa opera di ricerca sul “come eravamo” nei tempi che furono, a più di un secolo dalla monumentale opera monografica di Ottone Brentari (1884) e ad oltre trent'anni di distanza dalla revisione e riscrittura aggiornata, curata da Gina Fasoli (1980).
Messa in cantiere grazie a un finanziamento di 50mila euro della Fondazione Cariverona, e beneficiando di ulteriori 30mila euro erogati dal Comune, l'iniziativa scientifico-editoriale ha chiamato a raccolta una cinquantina di studiosi e ricercatori che hanno scandagliato i più diversi aspetti della vita pubblica e delle vicende bassanesi attraverso le epoche.

Il sindaco Cimatti e il presidente del Comitato per la Storia di Bassano Pietro Fabris alla conferenza stampa di presentazione (foto Alessandro Tich)

Ne sono risultati 57 saggi, ripartiti in tre tomi: “Dalle origini al dominio veneziano”, “L'età moderna” e “Dal periodo austriaco al Novecento”.
Il coordinamento generale del progetto è stato curato da Giampietro Berti, che ha coordinato anche la Sezione Storia Contemporanea, affiancato dai coordinatori delle altre singole sezioni di ricerca: Gian Maria Varanini per la Sezione Antichità e Medioevo, Paolo Preto per la Sezione Storia Moderna e Giuliana Ericani per la parte artistica, architettonica e archivistica.
Il prodotto finale è racchiuso appunto in tre volumi, raccolti un un apposito cofanetto, stampati da Grafiche Fantinato e realizzati con l'innovativa carta ecologica “Crush” della Favini, che utilizza parzialmente sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali: un contributo complessivo di 1700 pagine, con oltre 600 foto in bianco e nero e più di 100 foto a colori.
“E' un racconto vivo della nostra storia - spiega alla conferenza stampa di presentazione il presidente del Comitato per la Storia di Bassano Pietro Fabris -, dagli inizi fino al 1977, l'anno della vertenza delle Smalterie, e cioè “la Fiat” di Bassano, che è stato uno spartiacque della recente storia della città.”
“Leggendo i saggi della ricerca - aggiunge Fabris - emergono alcune caratteristiche costanti nel tempo. La prima è lo sforzo dei bassanesi per guadagnarsi l'autonomia, non solo contro Vicenza. Poi c'è il rapporto con la Chiesa, con la quale la città ha avuto secoli di confronto. Emergono anche l'amore per la propria terra e per la patria, e le attività e la voglia di fare della nostra gente.”
L'opera è stata stampata con una tiratura di 1600 copie, metà delle quali già prenotata e disponibile per il ritiro presso la sede della Pro Bassano. Le altre 800 copie della “Storia” sono invece in vendita nelle librerie della città.
Domani, sabato 30 novembre, la “Storia di Bassano del Grappa” sarà ufficialmente presentata alle 16 nel Duomo di Santa Maria il Colle.
Dopo una breve rievocazione storica “dell'atto firmato nel 998 proprio in questo luogo e che attesta l'esistenza a quel tempo della chiesa”, seguiranno i saluti del sindaco Cimatti e del presidente Fabris e l'intervento di Giampietro Berti, coordinatore generale del gruppo di studiosi impegnati nella ricerca.
Guest star della cerimonia di presentazione, il noto giornalista e storico Paolo Mieli - già direttore de “la Stampa” e del “Corriere della Sera”, attuale presidente di RCS Libri e curatore di numerose rubriche a contenuto storico programmate dalla Rai - che terrà una relazione “sull'importanza della Storia e delle ricerche storiche per individuare, definire e proporre l'identità di una comunità”.

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