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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Il filo russo
Un itinerario culturale per una domenica di fine agosto. Il tema: inseguendo i passi di Madre Russia
Pubblicato il 26-08-2012
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In questa ultima domenica, finalmente grigia, d’agosto, chi ha ancora voglia di giocare può seguire gli appuntamenti culturali del territorio che dipanano un filo russo, il paesaggio che si apre intorno è ricco e vario: una tappa a Marostica, dove nelle sale del Castello Inferiore è ospitata, a qualche anno dal 150° dalla sua morte, la prima monografica sul pittore veneziano Cosroe Dusi, l’esposizione indaga il suo percorso artistico fiorito alla corte degli zar tra Mosca e San Pietroburgo; una fermata ad Asolo, che in questi giorni brulica di mostre fotografiche e installazioni dedicate a Madre Russia, dove in mattinata al Teatro Duse viene proiettata una serie di documentari russi, la rassegna è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo e St. Petersburg Documentary Film Studio (ci sono anche le “bambole”, meno Barbie però quelle viste ieri nella performance proposta in piazza Libertà cinedoc.ru/?division=part&id=410), e poi nel pomeriggio, alle ore 18, viene proposta la visione del film di Pyotr Buslov Vysotsky. Felice di essere vivo, un biopic su Vladimir Vysotsky, cantautore, attore e scrittore famosissimo in patria tra gli anni Sessanta e Settanta, morto a 42 anni durante le Olimpiadi di Mosca del 1980, e considerato una rockstar nonostante il rock fosse vietato e lo show business inesistente; in serata poi, concludendo il tour russo a Bassano, si può assistere a Teatro Remondini all'ultimo appuntamento dedicato alla danza da B.motion: in scena gli spagnoli del gruppo “La Veronal” propongono Moscow, un lavoro che indaga il tema della paura partendo dall'ossessione per il rigore della ginnastica sovietica. Il brindisi finale, per i puristi con tè e samovar, è d’obbligo.
Il caffè, opera di Cosroe Dusi
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