Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Come ogni anno il Veneto Jazz porta a Marostica grandi nomi della musica jazz e non solo, ed è questa la volta di Vinicio Capossela, che incanta il numeroso pubblico con le sue sonorità originali riarrangiate in chiave “rebetika”, tipico genere musicale greco, nato nei bassifondi della società. “E' il mondo ad essere in debito con la Grecia per queste sonorità” dice ironicamente Vinicio ad inizio concerto, ironizzando sulla situazione economico-politica del paese.
Affiancato dal sorprendete musicista ellenico Manolis Pappos al bouzouki e da altri 6 musicisti, regala più di due ore di musica che ha stupito anche i maggiori conoscitori del cantautore irpino/tedesco. Un mix di suoni ricercati ed originali, tra cui il suono del theremin suonato dall'eccentrico Vincenzo Vasi , giochi di luce e travestimenti sul palco ad alto effetto scenico, hanno entusiasmato il pubblico che, nell'ultima parte del concerto, ha abbandonato le proprie sedie per scagliarsi sotto il palco e godere da più vicino le ultime canzoni, suonate con parte dei musicisti, Capossela compreso, vestiti in abiti tradizionali della celebre partita a scacchi marosticense.
Vinicio Capossela sul palco di Marostica (foto Andrea Martinello)
Questa la scaletta dei brani eseguiti:
Abbandonato
Rebetiko Mou
Utrennyaya Gymnastika
Misirlou
Maraja
Contrada Chiavicone
Con una rosa
Non è l’amore che va via
Corre il soldato
Signora Luna
Contratto per Karelias
Cancion de las simples cosas
Non trattare
Aedo
Dimmi Tiresia
Brucia Troia
Vino Vinocolo
Il ballo di San Vito
Scivola vai via
Canzone strumentale
Presentazione band
Che Coss'è L'Amor