Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 11-12-2009
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Un Gufo Reale, un Falco Pellegrino, un Barbagianni, un Falco di Harris, una Poiana Codarossa e un Gheppio: sono questi gli esemplari di uccelli rapaci che sarà possibile ammirare domenica 13 dicembre a partire dalle ore 9:00 in Piazza Libertà. Un gazebo li ospiterà insieme ad esperti maestri falconieri, a disposizione di quanti vorranno avere informazioni o curiosità.
“Questa iniziativa vuole avvicinare le persone alla nobile arte del falconiere, agli uccelli rapaci e alle attività del museo ornitologico - spiega Stefano Scanagatta, responsabile del Museo Ornitologico “Angelo Fabris” di Marostica -, soprattutto i bambini dimostrano sempre grande interesse per queste specie”.
Con una mostra permanente di 149 esemplari di uccelli nidificanti autoctoni della Provincia di Vicenza, appartenenti alla splendida 'Collezione Massimino Dalla Riva', classificata tra le più belle d'Europa, il museo è un punto di riferimento imperdibile per chi desidera conoscere l'ornitologia e le scienze naturali in genere, un centro studi sulle tematiche legate all'ambiente e al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni.
Dimostrazione volo
In collaborazione con la Scuola Italiana di Falconeria ed Astoreria (S.I.F.A.), la Regione Veneto ed il Comune di Marostica, l’ente, che ha sede a ridosso del Castello Superiore, organizza tutto l'anno corsi di Falconeria per apprendere come gestire e far volare un falco autonomamente, con una parte teorica e una pratica.
Nella bella stagione, nell'incantevole anfiteatro naturale all'ombra delle mura del Castello Superiore, si svolgono inoltre dimostrazioni di volo con rapaci, nonché laboratori didattici a cura di maestri falconieri, che offrono la splendida opportunità di osservare da vicino e di ammirare il volo di un'Aquila o la picchiata del velocissimo Falco Pellegrino.
Da marzo a ottobre, il museo è visitabile tutte le domeniche, da novembre a febbraio su appuntamento per gruppi di minimo 20 persone.