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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Niente ripescaggio? Parla l'assessore allo sport Alessandro Fabris
"Il Bassano Calcio è un patrimonio di tutta la città. C’è bisogno di una seria e serena presa di coscienza da parte di tutti gli sportivi del territorio”. Intanto Braghin supera la concorrenza: Mateos è giallorosso, con lui Criaco
Pubblicato il 16-07-2010
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La nuova stagione è alle porte, lunedì prossimo verrà tolto il velo al Soccer Team che affronterà il prossimo campionato di Seconda Divisioni con legittime ambizioni. Ma a tenere banco è ancora la volontà della Diesel di non caricarsi di un’ulteriore spesa, o folle spesa, per far accedere i giallorossi alla Prima Divisione. I tifosi, anche se con un pizzico di comprensibile rammarico, si sono schierati dalla parte della Società, come testimoniato anche dai commenti e il sondaggio proposto su questo portale sondaggi.bassanonet.it/sport/6483.html. Ma a scendere in campo per ammonire tutti e sferzare la città con una ventata di sana passione sportiva ci pensa un supporter speciale: Alessandro Fabris. L’assessore allo sport, turismo ed attività economiche conosce perfettamente la realtà giallorossa e la prima esternazione non può che riguardare l’argomento del giorno. “Cosa ne penso del mancato ripescaggio? Niente di particolare nel senso che sono assolutamente convinto che noi cittadini dobbiamo essere fortemente attaccati a questi colori indipendentemente dalla categoria in cui giocherà la squadra. Chiaro, non mi sarebbe dispiaciuto vedere il Bassano nell’ex C1 però, onestamente, la decisione che ha preso la Società è la più saggia e condivisibile vista l’entità sproporzionata della cifra richiesta”. La prossima stagione si prospetta decisiva per diversi motivi. Uno dei più importanti riguarda il ricoinvolgimento della gente, ricreare il clima che si respirava giusto due anni fa, tanto per capirci: “È evidente che le ricette del successo non sono mai scritte e sono soggette all’influenza dei risultati. Quello che reputo fondamentale in questo quadro di diffusa difficoltà economica, è che Bassano del Grappa può contare su una società calcistica di prim’ordine e molto attaccata a questi colori, a questa città. E sappiamo tutti qual’è l’importanza del calcio nel nostro paese in termini prima di passione e spirito d’unione tra cittadini ma anche incidenza economica, basti pensare alla visibilità e all’indotto che questo sport riesce a creare. Qui dovrebbe stare la base di partenza per una più seria e serena presa di coscienza da parte degli sportivi bassanesi che li deve portare ad essere più vicini al Bassano Calcio in questo percorso che, è bene ricordarlo, finora è stato molto positivo nonostante la promozione sia sfuggita sempre sul filo di lana. Senza contare gli straordinari successi del Settore Giovanile, sempre più nell’elite del calcio veneto e non solo”. Dalle parole ai fatti. Fabris sta mettendo a punto una serie di iniziative “dal basso”. La convinzione di fondo è che i grandi risultati si raggiungano con piccole mete: “Per riavvicinare la squadra alla città, che è un patrimonio di tutti, e rintracciare un feeling importante stiamo pensando a tante piccole e medie iniziative, sentendo anche Stefano Braghin e Michele Nicolin. Tanto per ricordarne alcune indichiamo la disponibilità dell’impianto di Sant’Eusebio per la preparazione estiva al ritorno dal ritiro. Oppure la volontà concreta di invertire una tendenza che indica che su 104 partite casalinghe delle formazioni minori solo 26 sono state disputate nel territorio comunale o nelle immediate vicinanze. Troppo poco, come amministrazione siamo convinti che sarebbe salutare tornare a veder giocare nei nostri campi di quartiere ragazzini che indossano la maglia giallorossa. Ripartiamo da queste piccole grandi cose e tutti insieme potremmo fare molto”.
Doppio colpo. Intanto in attesa di venire a capo delle trattative per Baido e Crocetti (siamo in prossimità della firma per il fantasista, più intricata la situazione del centravanti) Stefano Braghin ha strappato la firma di Marcelo Mateos. La stella più luminosa della formazione che ha portato il Soccer Team tra i professionisti metterà a disposizione di Jaconi il proprio carisma da guerriero del centrocampo fin dal primo giorno di ritiro. Il ragazzo di Conegliano dopo aver lasciato la città del Grappa ha definitivamente sfondato nell’allora C1 al Venezia prima e all’Alessandria, dove ha lavorato con Braghin, successivamente. Uomo spogliatoio dotato di un destro micidiale Mateos affiancherà Caciagli nel reparto nevralgico del campo. Altro innesto è quello di Marco Criaco, classe ’89, reduce da una positiva annata in D col Pordenone: sarà l’alter ego designato di Iocolano sulla fascia sinistra.
Alessandro Fabris,a sinistra, con Stefano Rosso (foto Andrea Martinello)
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