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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
I ragazzi dell'89
Braghin pescherà tra Berretti, ragazzi in prestito e under di altra provenienza con maggior esperienza alle spalle
Pubblicato il 08-07-2010
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L’ufficialità della regola imposta dalla Lega sul numero di under ’89 da schierare obbligatoriamente in campo ha prodotto un numero consistente di critiche e osservazioni. Ma proviamo ad osservare la norma sotto un’altra luce e poniamoci questo interrogativo: può essa favorire un maggior interscambio tra formazione Berretti e Prima Squadra? La risposta non è univoca, dipende da giocatore a giocatore, da caso a caso. La linea seguita dai vertici di via Piave, sentiti il responsabile del Settore Giovanile Michele Nicolin e il tecnico Zironelli, è quella di far maturare ai giovani della Berretti almeno un anno di esperienza in serie D per non dare eccessivi, e controproducenti, strappi alla crescita calcistica dei ragazzi. Ciò non toglie che alcuni elementi classe ’91 saliranno in Val di Sole (Dimaro) per farsi valutare da mister Jaconi: “Bisogna vedere se i giovani che andranno in ritiro – spiega Stefano Braghin – dimostreranno di potersi meritare la Prima Squadra senza bisogno di un passaggio intermedio. Tenete presente che in questo caso si parla di ragazzi del ’91 cioè elementi che dovrebbero competere con degli ’89. Questo per dire che devono essere particolarmente bravi per poter supplire alla minor esperienza e fisicità. Dobbiamo far grande attenzione per non correre il rischio di bruciarli però, certamente, se dessero delle risposte confortanti ci risolverebbero tanti problemi”. In conclusione tra i giovani in odore di ritiro contiamo Vigo (centrocampista esterno), Fantinato (seconda punta), Panarotto (difensore centrale) e Mattioli. In particolare su quest’ultimo le referenze sono di primo piano: si parla di un trequartista, 17enne, con ampi margini di miglioramento anche da un punto di vista fisico ma dotato di colpi e talento fuori dal comune. Non a caso su dì lui a più riprese hanno messo gli occhi Milan, Roma e Fiorentina. Nel Bassano di Jaconi potrebbe essere una valida alternativa sull’esterno ma, chiaramente, l’ultima parola spetta al campo d’allenamento e di gioco.
Altro serbatoio di giocatori da cui può pescare Stefano Braghin è rappresentato da quei fuoriquota Berretti (classi ’89 e ’90), sempre di proprietà del Soccer Team, che hanno vissuto da protagonisti l’ultima stagione in serie D. Stiamo parlando dei 20enni Bizzotto (anche se la volontà del ragazzo è quella di rimanere a Pisa con l’allenatore che lo ha lanciato da titolare), Rubbo reduce da una positiva stagione all’Albignasego, Cacciotti e Calgaro. Altro baby giocatore molto promettente è Michele Barbieri, classe ‘92. Il forte terzino è però destinato a giocarsi le sue carte nell’ambizioso Jesolo (serie D).
Giovanni Martina ha le valige in mano
Una volta sondato il terreno interno il dg giallorosso volgerà il suo sguardo vero degli ‘89 provenienti da squadre più importati, calciatori del livello di Pellizzer e Iocolano tanto per capirci: “Noi abbiamo la facoltà di costruire la squadra per 8/11 perché i restanti tre posti gli ha già stabiliti la Lega – spiega il direttore generale –. Di fatto dal punto di vista dei titolari cambia poco perché sui giovani abbiamo sempre puntato, già lo scorso anno impiegavamo praticamente costantemente due ’89. In quei tre posti cercheremmo di posizionare delle coppie in modo da non dover stravolgere la formazione ogni volta (mossa questa che favorisce anche la sana competizione ndr)”. Ricapitolando due dei tre posti da assegnare agli under sono quelli di difensore centrale (Pellizzer) ed esterno destro (Iocolano) mentre per le quattro caselle che mancano (tra titolari e riserve) Braghin si confronterà con mister Jaconi, atteso nelle prossime ore in città. Tra conferme e scelte pregresse restano liberi i ruoli di esterno offensivo sinistro e quella di terzino destro. Da segnalare in questo senso l’interesse della Cremonese per Martina che, non essendo under, potrebbe partire.
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