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Marco Polo
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Lega Pro: spirano venti di crisi
La attuali sette formazioni a rischio iscrizione tra serie B e Prima Divisione aprono la porta a qualche flebile chance ripescaggio anche per il Soccer Team
Pubblicato il 24-06-2010
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Continuano ad arrivare importanti conferme sulla grave difficoltà economica e strutturale che sta ha colpito le serie minori del calcio italiano, con una sequenza interminabile di crisi societarie sia in terza che quarta serie nazionale (culminate nella cancellazione del Perugia dai campionati professionistici). Il problema è che le scadenze incombono: entro il 25 bisognerà depositare in Lega le liberatorie da parte dei tesserati. Le compagini non in regola partiranno con una penalizzazione da scontare la prossima stagione. Ma soltanto cinque giorni dopo, il 30 giugno, i club dovranno versare l’importo richiesto per l’iscrizione al campionato. Da quel momento si spalancheranno le porte a tutte quelle società che sono intenzionate a presentare domanda di ripescaggio. La cifra che dovrà essere versata per essere presi in considerazione è di € 1.200.000 più tassa d’iscrizione al campionato di Prima Divisione. La cifra dovrà essere così ripartita: € 400.000 a fondo perduto; € 400.000 fideiussione FIGC ed € 400.000 fideiussione alla Lega Pro Prima Divisione più tasse. Fermo restando che l’iscrizione alla Seconda Divisione, pari all’importo di € 200.000 più € 27.000 per tasse, dovrà comunque essere presentata entro il 30 giugno. A queste esorbitanti cifre va poi aggiunta anche la fideiussione relativa al campionato 2009/2010, bloccata in Lega fino al 31 agosto.
Dalle cifre appena esposte si intuisce che non è così scontato che il Bassano Virtus, neanche con un’eventuale quasi certezza di un posto in Prima Divisione, presenti la famigerata domanda. Delle fonti vicine alla società di via Piave fanno sapere che è ancora prematuro fare qualsiasi tipo di ragionamento in ottica ripescaggio: 1) perché ancora non si conosce il numero dei club che dovranno rinunciare all’iscrizione, 2) perché le condizioni economiche imposte per accedere al benefit del ripescaggio sono molto onerose, soprattutto alla luce della nuova filosofia delineata dalla proprietà, e riducono di molto la convenienza economica dell’operazione. L’appuntamento è allora fissato per 15 luglio quando il Consiglio Federale annuncerà le compagini escluse.

Mario Macalli, presidente della Lega Pro
Società in crisi. In Prima Divisione, oltre al già citato Perugia, versano in situazioni molto complicate la Cavese, il Foggia, l’Arezzo, il Rimini e le retrocesse dalla sere B Mantova e Gallipoli. In Seconda Divisione sono nei guai il Legnano, ben messo in graduatoria ripescaggio essendo arrivato in finale playoff con lo Spezia, il Manfredonia, il Potenza, la Scafatese, il Brindisi, la Juve Stabia (neo promossa in Prima), il Cassino e l’Olbia. Discorso a parte per Fano, San Marino, Siracusa e tante altre che non hanno la possibilità di far fronte alle richieste economiche della Lega. Il cerchio si chiude con altre formazioni con ottime possibilità teoriche di accedere alla Prima Divisione: Lecco e Pro Patria hanno già goduto del beneficio nei precedenti cinque anni e sono dunque escluse, Prato e Sambonifacese, per bocca dei rispettivi presidenti si sono chiamate fuori per la volontà di non bruciare le tappe del progetto in corso.
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