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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Bassano: è un suicidio
I giallorossi devono fare autocritica per un’interpretazione di gara sbagliata. Crocetti segna al 5’ poi finisce con la Carrarese in cattedra ma comunque retrocessa.
Pubblicato il 10-05-2010
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CARRARESE - BASSANO 2-1
Carrarese Calcio (4-3-1-2): Dei 7; Vannini 6,5, Del Vivo 6,5, Del Nero 6,5, Russo 7; Bariti 7,5, Camilli 6,5 (st 27’ Del Sole 6), Vincenzi 6,5 (st 39’ Volpini sv); Bonfanti 7 (st 27’ Taormina 6); Granito 6,5, Guidone 7.

Finisce con giallorossi e gialloblù in lacrime: Bassano fuori dai playoff, Carrarese in D
A disp.: Giarnera, Dughetti, Kabashi, Santella. All.: Bonvini 7.
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6; Basso 5,5, Pellizzer 6,5, Pavesi 5, Beccia 5; Baido 6, Caciagli 6,5, Favret 6 (st 39’ Anaclerio sv), Fabiano 5,5; Guariniello 5,5 (st 27’ Iocolano 5,5), Crocetti 6 (st 7’ La Grotteria 5,5).
A disp.: Zattin, Martina, Veronese, Drudi. All.: Beghetto 5.
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6.
RETI: pt 4’ Crocetti (BV), pt 36’ Bonfanti (C), st 4’ Guidone (C)
NOTE: spettatori 1000.
Ammoniti: Pellizzer, Bonfanti, Vincenzi, Russo, Granito
Espulsi: -.
Angoli: 4-4
Recupero: pt 1’; st. 5’.
Carrara.Termina nel modo peggiore la stagione del Soccer Team. Finisce con La Grotteria furioso con un pseudo-steward che lo provoca. Finisce ancor prima che l’arbitro fischiasse la fine quando Stefano Rosso, Braghin e Masiero hanno lasciato la loro postazione in tribuna d’onore. E finisce, soprattutto dopo il gol di Crocetti al 5’ minuto del primo tempo. Lì il Bassano si spegne piano piano come una candela. Lentamente ma inesorabilmente. La Carrarese, si sapeva, dove fare la partita della vita: l’ha fatta. I giallorossi dovevano avere l’atteggiamento di chi gioca una finale: non è stato così. Nemmeno quando tutto sembrava ormai perduto non c’è stata una scossa. Eppure il match si era messo nei binari giusti: già al 5’ Crocetti porta in vantaggio i suoi su suggerimento da fermo di Baido. Subito dopo arriva il raddoppio, sempre ad opera di Crocetti con l’assistenza di Baido, ma l’arbitro sbandiera un fuorigioco molto dubbio. Da lì la Carrarese continua la sua onesta partita mentre il Soccer Team arretra il baricentro, rinuncia a ripartire con la giusta convinzione e subisce gol con un tiro rimpallato dalla barriera al 36’. Il risultato di parità dura pochissimo perché al 4’ del secondo tempo Guidone, di testa con la difesa schierata ma immobile, fa secco Grillo per la seconda volta. Beghetto inserisce La Grotteria e Iocolano ma rinuncia ad entrambe le punte, in una partita da vincere a tutti i costi, e i giallorossi non mettono in campo quella reazione che ci si aspetterebbe da una squadra che per tre mesi aveva ottenuto risultati sorprendenti. Finisce qui l’avventura giallorossa, finisce con entrambe le squadre a terra: Bassano fuori dai playoff, Carrarese retrocessa in un campionato troppo condizionato dai risultati maturati su campi di squadre senza obiettivi. Ma questa è solo una goccia di un vaso che trabocca di rimpianti interni alla squadra stessa.
Le scelte. Massimo Beghetto recupera i cardini Caciagli e Baido e propone una formazione equilibrata ma al tempo stesso molto offensiva. Con La Grotteria ancora a mezzo servizio, le due punte, che vivono entrambe per i gol, sono Crocetti e Guariniello. Per loro i suggerimenti devono arrivare dai due fantasisti posizionati sugli esterni: Baido e Fabiano devono partire larghi per accentrarsi e trovare la conclusione o il filtrante.
Partenza illusoria. Inizia a spron battuto la formazione di Carrara sospinta da un pubblico caloroso e per nulla rassegnato alla retrocessione. La formazione apuana aveva promesso il massimo impegno e di lottare per la maglia e i primi minuti sembrano darle ragione. Ma è un fuoco di paglia. Il Soccer Team sornione sornione fa avanzare gli speranzosi e vogliosi padroni di casa per poi ripartire per fare male. Già al 4’ Guariniello ha una prateria nello spazio compreso tra centrocampisti e difensori e può scoccare un destro e costringe Dei alla respinta di pugno. Un minuto dopo, sempre da una ripartenza, Fabiano conquista un calcio di punizione all’altezza del vertice sinistro dell’area. Sul pallone va Baido che accarezza la sfera e la mette proprio sul piede micidiale di Crocetti che di prima intenzione trafigge la parta marmorea e conduce i suoi in vantaggio. Un minuto dopo, altra palla recuperata dall’aggressivo centrocampo giallorosso: Fabiano apre per Baido che mette in mezzo un cross basso e tagliato sul quale irrompe di nuovo Crocetti. Sarebbe doppietta se non fosse che il segnalinee annullasse per un offside davvero dubbio. Al di là dei limiti più o meno spiccati degli avversari, ancora una volta emerge la bravura e la grande pericolosità del Bassano quando si tratta di ripartire negli spazi aperti. La partita si incanala, dunque, nei binari più favorevoli ai ragazzi di Beghetto ma che i pericoli siano dietro l’angolo lo ricorda al 17’, di una partita vissuta e giocata a ritmi serrati, Guidone che trova lo spazio per battere a rete dal limite dell’area e colpire il palo a Grillo battuto. Lo spazio tra le linee continua ad abbondare, spazio in cui andrebbero a nozze sia Baido che La Grotteria. Lì la formazione veneta potrebbe tranquillamente andare a vincere il match se non fosse che il fantasista di Arsego gioca esterno, il Gaucho è in panchina e Guariniello ha tutt’altre caratteristiche che visione di gioco, imprevedibilità e capacità di dettare l’ultimo passaggio. Così la gara rimane in bilico e piano piano la Carrarese si rianima: dopo un momento di sbandamento, abbandona ogni remora per buttarsi in avanti a pieno organico andando a creare qualche apprensione alla insicura retroguardia bassanese. La pressione dei gialloblù è continua e persistente, mentre il Bassano si adagia, non riparte e in difesa sembra addirittura impaurito. L’atteggiamento è inspiegabile, assurdo, inconcepibile. Il pareggio è casuale ma meritato: al 37’ Bonfanti, direttamente su punizione dai trenta metri, insacca complice la deviazione decisiva dalla barriera. Il gol galvanizza i padroni di casa e incendia il pubblico. Poi in rapida secessione, Crocetti fallisce un gol clamoroso a tu per tu col portiere e Granito spara addosso a Grillo il possibile 2 a 1 per i padroni di casa.
Nessuna reazione. La ripresa si apre con un miracolo di Grillo che disinnesca la saetta di Guidone scattato e servito sul filo del fuorigioco. È il preludio del vantaggio apuano: al 5’ un colpo di testa di Guidone trafigge i giallorossi con la difesa che sembra composta da statuine del presepe. Cerca di correre ai ripari Beghetto andando a togliere Crocetti, che ha speso di più e sembra meno lucido sottoporta di Guariniello per andar a prendersi quei benedetti spazi che la Carrarese aveva lasciato tra le linee in precedenza e che ora, inevitabilmente, non ci sono più. Ci sarebbe un tempo per ribaltare il risultato ma il Bassano si sfalda come un ghiacciolo ai cocenti raggi del sole estivo. Non c’è forza o convinzione per imbastire una furibonda reazione, i ritmi sono troppo blandi, quasi da encefalogramma piatto. Una scarsezza caratteriale che lascia a dir poco basiti chiunque abbia potuto ammirare quella che definimmo la “grande rimonta”. Beghetto prova a smuovere una partita che sembra cristallizzata inserendo Iocolano sulla destra e mettendo Baido alle spalle di La Grotteria. Ma facendo ciò rinuncia anche a Guariniello dopo aver già tolto Crocetti: anche questo è un brutto segno perché ci sono due gol da fare e si rinuncia ad entrambi i goleador. Chiaro indice di incapacità a cambiare le cose in corso d’opera, a trovare soluzioni alternative e che non contemplino il solo 4-4-2. Una mancanza di coraggio e di “inventiva” che non produce nemmeno l’ombra di una palla gol. La Carrarese non deve far altro che schierare una difesa a cinque ed attendere. Attendere di retrocedere e con lei le ambizioni del Soccer Team.
Le pagelle.
Pellizzer 6,5. Il difensore bassanese tiene alti i colori della propria città. È lui la nota positiva di giornata, lui che negli stadi incandescenti dimostra una volta di più di esaltarsi. È l’unico lì dietro a non perdere la bussola. L’unico di una retroguardia andata in bambola per la pressione di una partita da vincere ad ogni costo.
Caciagli 6,5. La sua presenza in mezzo al campo si sente. Dà il solito contributo in termini di corsa e geometrie. Gli manca, però, il sicuro riferimento sulla trequarti.
Crocetti 6. Segna un gol, un altro glielo annullano per fuorigioco dubbio. Però l’occasione sciupata verso la fine del primo tempo è un errore troppo grossolano. Mette la sua fisicità al servizio della squadra. Esce scuro in volto.
Fabiano 5,5. Parte benissimo poi si spegne. La Carrarese offre il fianco, il suo pane, ma lui smette di andare a prenderselo, non gli riesce di trascinare i compagni e si fa va picco insieme al resto della squadra.
Pavesi 5. Il centrale inizia sbagliando appoggi semplici, non conferisce sicurezza ad un reparto che aveva contribuito a rendere impenetrabile. Perde Guidone sul gol del raddoppio toscano. Irriconoscibile nella partita più importante.
Beghetto 5. Imposta male la partita decidendo di partire col doppio centravanti e scegliendo quindi di togliere il trequartista alle spalle dell’unica punta. I suoi si spengono dopo pochi minuti. Non è fortunato nel gol del pareggio ma Carrara ha preso un palo e creato due nitide occasioni. Continua peggio con una gestione dei cambi che non porta a nulla.
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