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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Punto e a capo. Il Bassano può ripartire da qui.

Roselli e Braghin: “Perdere sarebbe stato assolutamente beffardo”.

Pubblicato il 15-09-2009
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Si sa, Giorgio Roselli è un tipo sanguineo, durante le partite è come governato da un impeto ingovernabile. Ma contro il San Marino è apparso più travolgente del solito, un’intera gara a sbracciarsi, incitare, imprecare quasi volesse entrare lui stesso in campo. A fine partita ritrova compostezza ma, a domanda specifica sulla reazione avuta in seguito all’occasione che ha visto protagonista sfortunato Favret, ci scappa il sorriso: -“ Ma non solo in quell’occasione – ci ride su il coach giallorosso – mi sono agitato spesso perché oggi stavamo riuscendo nell’impresa di perdere una partita dove, sul piano delle occasioni non c’è stata storia. E sottolineo, senza subire niente”. Niente vittoria ma un pareggio balsamico che interrompe l’emorragia di sconfitte: -“Questo punto è fondamentale, ripartire da qui con un'altra sconfitta dopo aver lavorato molto in settimana, sofferto e creato durante la partita, sarebbe stato quasi letale. Questo risultato acciuffato per i capelli, con un rigore netto, ci aiuta tantissimo sul piano del morale, prima che su quello della classifica, e per noi, in questo momento, era la cosa più importante”. Zanetti e Cesca hanno dato vita ad una lotta tra titani: -“Bravissimi tutti e due sia per come hanno giocato e, soprattutto, perchè sono stati bravi e fortunati a non farsi espellere”. Evitando accuratamente ogni domanda sui singoli, Roselli indica la strada che intende intraprendere per il prossimo futuro: -“Non riusciamo ancora a giocare a ritmi intensi ma oggi, sinceramente, il San Marino ha fatto meno di noi per vincere. Il modulo? Penso proprio che continueremo su questa strada, perché si adatta bene alle caratteristiche di molti giocatori come Anaclerio. Però ora pensiamo a riposare che da martedì si comincia a preparare le battaglia di Prato”.

Uno dei protagonisti della giornata è senza dubbio Gabriele Graziani. Il centravanti, nello scampolo di partita riservatogli, si è conquistato il rigore che ha permesso al Soccer Team di pareggiare: -“Siamo riusciti a risalire dall’inferno nel quale stavamo sprofondando con le unghie. Questo punto ci consente di tornare a lavorare con maggiore serenità per correggerei tantissimi errori che ancora facciamo. Dobbiamo seguire il mister in tutto e per tutto con tanta tanta umiltà per diventare, oltre che una buona squadra, un buon gruppo”. Tra gli aspetti prioritari su cui lavorare c’è quello dell’intensità di gioco: -“Certamente siamo ancora indietro da questo punto di vista però, anche oggi gli episodi ci stavano dicendo contro in maniera inspiegabile. Nella ripresa hanno segnato al primo tiro in porta e queste situazioni alla fine pesano, tanto più se già non ti stai esprimendo bene di tuo”. Sul rigore Graziani non ha dubbi: -“E’ stato ingenuo il difensore perché si è aggrappato alla mia maglia. Certo io non ho lottato con tutte le mie forze per stare in piedi ma, ripeto, la trattenuta era evidente”.

Gabriele Graziani, 34 anni, ha conquistato il rigore che ha permesso a Guariniello di pareggiare (foto Andrea Martinello)


In chiusura ci pensa Stefano Braghin a fare il punto della situazione: -“Se qualcuno parla di Bassano fortunato al termine di questa partita sbaglia di grosso. L’unica squadra ad essere stata baciata dalla buona sorte è stato il San Marino segnando al primo tiro in porta di una certa pericolosità. Noi abbiamo creato almeno quattro cinque palle gol abbastanza evidenti. La squadra è convalescente ma qualche piccolo progresso l’ho notato, soprattutto sul piano caratteriale perché abbiamo avuto la forza di reagire allo svantaggio subito nel nostro miglior momento”.

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