Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Vincenzo Pittureri
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 30-01-2025
Visto 3.317 volte
Perentori.
Al primo bivio stagionale, uno snodo senza paracadute, Bassano rovescia il pronostico, unica outsider del tabellone a ribaltare le previsioni della vigilia, e prende poderosamente a schiaffi Follonica nel suo tempio spesso inviolabile.
Al Capannino va in onda la migliore versione dell'Ubroker, quella vista per larghi tratti già sabato scorso nel sugoso pari di Forte dei Marmi nella tana dei campioni d'Italia in carica.
Foto Michele Brunello
Stavolta però l'opera è completata, non ci sono le sbavature viste in Versilia e di disattenzioni se ne conta una soltanto, anche se rischia di costare un patrimonio.
Ma l'immagine che risale dalla Maremma, quella che rimane indelebile nella memoria, è di una formazione implacabile e matura, pronta a scalare nuove posizioni nel ranking italiano, non solo di accontentarsi di un approdo alla final four della Coppa tricolore.
È impressionante la mentalità trasmessa da coach Bertolucci alla sua creatura che adesso spicca per personalità e organizzazione di gioco. I ragazzi ora si buttano nel fuoco per il loro coach e con queste premesse il salto di qualità emotivo rincorso per questa stagione, la prima dell'anno zero del nuovo ciclo è stato raggiunto.
La disinvoltura con cui la squadra, scappata sullo 0-3, ha palesato una volta agguantata sul 3 a 3, è stata esemplare.
Non si è minimamente scomposta ed ha ripreso a prendere a pallate la porta tirrenica. Riba con una scintillante cinquina e Mattia Verona tra i pali, sono stati l'alfa e l'omega di un quintetto sontuoso per energia e lucidità. In final four il primo ostacolo sarà a marzo, probabilmente a Novara, l'inarrivabile Trissino schiacciasassi.
Tuttavia questo Bassano se in salute potrà gettare manciate di sabbia negli ingranaggi e negli occhi della capolista. La netta sensazione è che l'Ubroker stia sbocciando compiutamente soltanto adesso e che tutti facciano a gara per schivarlo a primavera, che sia Coppa Italia o playoff.
Più che uno stato di grazia, una luccicanza da dilatare nel tempo.
Finché si può.