Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-11-2008
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Ezio Glerean non ci sta. Non gli va proprio giù il fatto di leggere e sentire dichiarazioni e commenti atti a denigrare il lavoro che lui e il suo staff stanno portando avanti da quando, quasi tre anni fa, è tornato a sedere sulla panchina del Bassano Virtus. È consapevole che nel calcio i risultati sono tutto, o quasi, e che si vive esclusivamente di presente, ma invita tutti a lanciare uno sguardo al recente passato. Perché un conto è esprimere la propria idea, un altro sparare giudizi dopo undici gare di campionato. Soprattutto se si tratta, come talvolta capita, di vere e proprie sentenze capitali: “E’ vero, – spiega l’allenatore di Romano – per una squadra costruita per vincere, trovarsi a dieci punti dalla vetta dopo dieci giornate di campionato, significa essere completamente fuori dalla tabella di marcia stilata in estate. Ma sputare veleno in maniera gratuita non è corretto. Quando leggo di una squadra spregiudicata, di modulo sconsiderato o affermazioni di questo tenore, mi vien da chiedermi se chi parla è documentato o meno”.
È un fiume in piena Ezio Glerean, la voglia di tirare fuori il Bassano dal pantano in cui è invischiato è grande, quella di difendere il lavoro di una squadra che in questi anni ha fatto tanto, pure: -“Anche perché documentarsi non è poi così difficile, – continua il tecnico giallorosso – basta consultare i freddi numeri. Tanto per fare un paio di esempi: stagione 2006/07, 55 punti, 44gol fatti contro 31 subiti che hanno certificato la seconda miglior difesa del torneo. Siamo reduci dalla stagione più importante della storia di questa società: 66 punti, 60 gol fatti per il miglior attacco dell’intera Seconda Divisione e 34 subiti per la terza miglior difesa. Ma il discorso potrebbe anche essere ampliato. Questo per dire che tutti sono liberi di esprimere la propria idea, però poi ci sono i numeri che fanno fede. Sentir parlare di squadra spregiudicata, sbilanciata, senza capo né coda di fronte a queste statistiche mi vien da sorridere. L’equilibrio di squadra non dipende dal modulo o dal numero di punte ma dai movimenti dei singoli giocatori e del rapporto tra i reparti”.
Ezio Glerean, 52 anni, tecnico del Bassano Virtus (foto Andrea Martinello)
Il discorso torna sul momento attuale, e le difficoltà sono sotto agli occhi di tutti. Glerean non si nasconde e indica il punto dolente: -“Ci stiamo trascinando dietro alcuni problemi, primo fra tutti di non giocare con la dovuta serenità. In questo momento non abbiamo un’identità definita e per rintracciarla dobbiamo essere compatti e lavorare sodo. Abbiamo inoltre bisogno dell’aiuto dei nostri tifosi, soprattutto per dare una mano ai giocatori quando scendono in campo. Siamo, comunque, loro grati per le dimostrazioni d’affetto che ci fanno giungere quotidianamente”.