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Direttore Responsabile
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Mara Bizzotto contro herr Schulz
Il socialdemocratico tedesco Martin Shulz eletto oggi presidente del parlamento europeo. Duro commento dell'eurodeputata leghista: “Con l'elezione di Schulz si rafforza il potere degli euroburocrati, per la maggior parte tedeschi"
Pubblicato il 17-01-2012
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Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è stato eletto oggi nell'assemblea plenaria di Strasburgo nuovo presidente del parlamento europeo, incarico che reggerà per la seconda metà della legislatura.
Rispetto alla maggioranza degli europarlamentari non solo italiani, il suo volto è piuttosto noto: merito dell'indimenticato siparietto dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (all'epoca presidente di turno dell'Unione Europea) che nel 2003, replicando ad alcune dure questioni poste sul tappeto dall'eurodeputato della Spd, aveva pronunciato la celebre frase: “Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta facendo un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò, lei sarebbe perfetto”.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, l'ex premier Berlusconi resta attualmente alla finestra e herr Shulz, oltre ad essere stato rieletto al parlamento europeo, ne è diventato ora il massimo rappresentante.
Il neoeletto presidente del parlamento europeo Martin Schulz. Mara Bizzotto: "Ci mancava anche un presidente tedesco all'Europarlamento"
Ma c'è chi, con l'ascesa dell'esponente politico tedesco alla poltrona più alta dell'assemblea europea, vede letteralmente i sorci verdi.
E' il caso dell'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto, che ha espresso nei riguardi del neoeletto presidente alcune poco concilianti dichiarazioni riportate oggi dalle agenzie.
“Con l'elezione di Martin Schulz alla presidenza del parlamento europeo - dichiara l'eurodeputata del Carroccio - i poteri forti e occulti dell'Europa hanno fatto scacco matto e sancito l'annientamento delle sovranità nazionali".
“Ci mancava anche un presidente tedesco all'Europarlamento - aggiunge la Bizzotto -. Così l'influenza della Germania si è estesa anche all'unico organo democratico e direttamente eletto tra le istituzioni europee".
“Nei prossimi due anni e mezzo scordiamoci di avere un presidente imparziale che rappresenti tutti i gruppi politici - prosegue l'esponente della Lega -. Il signor Schulz ha già dato ampiamente prova di non tollerare le posizioni più euroscettiche, il che sancisce anche la fine di ogni possibilità di contraddittorio.”
“Con la sua elezione - conclude l'on. Mara Bizzotto - si rafforza ulteriormente il potere degli euroburocrati di Bruxelles e Strasburgo, per la maggior parte tedeschi, che di fatto tengono in mano le redini dell'Europa, senza però tenere in considerazione i bisogni e le esigenze dei popoli che la compongono.”
Nel frattempo il neopresidente del parlamento europeo, nel suo discorso di insediamento, ha già dimostrato di che pasta è fatto.
“Per la prima volta dalla sua fondazione, il fallimento dell'UE non è un'ipotesi irrealistica” - ha affermato Schulz, che ha lanciato anche un monito ai governi nazionali che “da mesi passano da un vertice all'altro” facendo tornare l'Europa “ad un periodo superato, quello del Congresso di Vienna”.
“Un'inflazione di vertici” tra poteri esecutivi che secondo la massima carica di Strasburgo “esclude il parlamento europeo e i parlamenti nazionali dal processo decisionale”.
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