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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il treno dei desideri
In vista delle Olimpiadi invernali 2026 RFI elettrifica la linea ferroviaria Trento-Primolano, escludendo Bassano. Interviene il PD cittadino: “Bassano ferma al palo e sempre più isolata dal resto del Veneto”
Pubblicato il 17-01-2022
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“Il treno dei desideri nei miei pensieri all’incontrario va”, dice la nota canzone.
E quando si parla di linee ferroviarie a Bassano del Grappa, da sempre, c’è sempre qualcosa che prima o poi va all’incontrario. Per qualche ragione o per l’altra la nostra città, che è l’ottava città del Veneto, finisce sempre ad attendere su un binario morto.
Succedeva già dagli antichi tempi in cui si fantasticava del Sistema Ferroviario Metropolitano di Superficie, la grande montagna su rotaie che ha però partorito un misero topolino, e succede ancora oggi. Questa volta la delusione guarda a nord, sulla tratta ferroviaria che porta fino a Trento.
Uno scorcio della tratta ferroviaria Primolano-Bassano del Grappa (foto Alessandro Tich)
RFI, ovvero Rete Ferroviaria Italiana, sta infatti predisponendo l’elettrificazione della linea, ma limitatamente al percorso Trento-Primolano.
Niente da fare per la tratta Primolano-Bassano: la linea che attraversa la Vallata e raggiunge la città del Grappa rimane esclusa dall’importante intervento.
Già la scorsa estate RFI aveva provveduto ad eseguire i lavori propedeutici all’elettrificazione della linea Trento-Primolano. “Si tratta - aveva informato Rete Ferroviaria Italiana in un comunicato dello scorso 4 giugno - di interventi di potenziamento tecnologico dell’infrastruttura per aumentare la puntualità e le potenzialità della linea”.
Contestualmente erano stati anche rinnovati i binari e i deviatoi nelle stazioni trentine di Pergine, Villazzano, Strigno e Borgo Valsugana centro. Il completamento dell’elettrificazione sulla linea interessata è previsto entro il 2025, vale a dire in tempo per le Olimpiadi invernali del 2026 di Milano e Cortina d’Ampezzo, che per le gare di salto e di sci da fondo si svolgeranno anche in Val di Fiemme in Trentino. L’intervento sarà realizzato grazie a un finanziamento di 59 milioni di euro messi a disposizione da RFI.
E come per le prove che si svolgeranno al trampolino olimpico di Predazzo, la funzionalità della linea ferroviaria farà un grande salto in avanti. Fino a Primolano, appunto, “termine corsa” del progresso sui binari. Sulla questione interviene oggi il Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, con un comunicato stampa trasmesso in redazione, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
RFI va avanti in Veneto, ma Bassano ferma al palo.
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta finanziando, anche grazie ai fondi del PNRR, l’elettrificazione della linea che da Trento arriva in Veneto.
La linea passerà da Primolano, lasciando Bassano ferma al palo.
“Nei progetti di RFI non c’è l’elettrificazione della linea Bassano-Primolano e questo significa due cose. Innanzitutto Bassano verrà esclusa dal circuito elettrificato che unirà Venezia e Treviso con Belluno e Trento, rimanendo isolata dal traffico e conseguentemente anche dai circuiti turistici”, la dichiarazione di Daniele Mezzalira, componente del nuovo direttivo del PD di Bassano, che prosegue: “Inoltre questo non permetterà a Bassano di poter essere servita dai nuovi treni acquistati dalla Regione, che sono sicuramente più “green” dei treni diesel che oggi vediamo passare dalla stazione di Bassano. La mobilità sostenibile della nostra città non può che essere imperniata sul treno. In questo momento le priorità sono l'elettrificazione della linea per Trento fino a Primolano e l'adeguamento della linea per Padova fino a Camposampiero.”
“A prescindere dalle decisioni di RFI, è assurdo vedere l’immobilismo della nostra amministrazione.” le parole di Luigi Tasca, Segretario dem di Bassano, che insiste: “Dovevano progettare la Grande Bassano e invece con questa inerzia su temi così importanti porteranno Bassano ad essere sempre più isolata dal resto del Veneto.
Ricordiamoci che c’è il treno diretto per Vicenza, ma ci sono solo 5 corse al giorno. Questi servizi vanno potenziati altrimenti i bassanesi guarderanno il treno delle occasioni passare e lasciarli fermi in stazione.”
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