Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Quando il Tribunale non serve

Abolizione Tribunali: la voce fuori dal coro dell'A.N.P.A.R., Associazione Nazionale per l'Arbitrato e la Conciliazione. “La bocciatura del referendum dovrebbe dare più impulso ai sistemi extragiudiziali per la risoluzione delle controversie”

Pubblicato il 17-01-2014
Visto 2.960 volte

Le controversie civili e commerciali? Cittadini in lite che devono attendere anni, e pagare fior di parcelle agli avvocati, per far valere le loro ragioni?
Conflitti tra controparti destinati a perdersi nelle sabbie mobili dei tempi della giustizia ordinaria, resi ancora più problematici dagli accorpamenti della riforma della geografia giudiziaria?
Nel confronto impari tra cittadino e giustizia, ce n'è abbastanza per presentare formale richiesta di alzare bandiera bianca. Anche se in realtà è vero il contrario: perché nella maggior parte dei casi dei Tribunali si può fare benissimo a meno. E' l'esplicito e a suo modo rivoluzionario punto di vista dell'A.N.P.A.R., l'Associazione Nazionale per l'Arbitrato e la Conciliazione, attiva dal 1995 per la diffusione nel nostro Paese dei sistemi “extragiudiziali” per la risoluzione delle controversie.

Foto: archivio Bassanonet

La quale non solo non piange per l'abolizione dei Tribunali non capoluogo di provincia - come Bassano del Grappa - e delle sezioni staccate e uffici dei giudici di pace imposta dalla riforma della geografia giudiziaria, ma prende anzi spunto dalla bocciatura della Corte Costituzionale della proposta di referendum per l'abrogazione della riforma medesima per rilanciare la necessità di trasferire la mediazione della litigiosità civile al di fuori degli uffici e delle aule giudiziarie.
“Una bocciatura per crescere”, la definisce anzi un comunicato stampa che l'A.N.P.A.R. ha trasmesso oggi in redazione.
“La bocciatura del referendum su abolizione Tribunali - afferma la nota dell'associazione - dovrebbe dare più impulso a ricorrere ai sistemi extragiudiziali per la risoluzione delle controversie. Fra questi sistemi il più avvantaggiato è quello della mediazione civile e commerciale “obbligatoria”. L'adozione di sistemi extragiudiziali contribuiscono anche se in minima parte a rendere l'Italia più competitiva, ragion per cui non si è capito il perché dell'interessamento di alcuni politici regionali che si sono adoperati così tanto affinché il settore giustizia dovesse restare fuori dalla stabilizzazione finanziaria e dallo sviluppo.”
“Perché - prosegue il comunicato - solo 9 Regioni, tra l'altro “molto chiacchierate”, hanno chiesto il referendum sulla nuova geografia giudiziaria, mentre i restanti 11 Consigli Regionali (che rappresentano più di un terzo della popolazione) come la Lombardia, il Lazio, la Sicilia, la Sardegna, l'Emilia Romagna, la Toscana, il Veneto, l'Umbria, la Valle D'Aosta, il Molise, il Trentino Alto Adige, hanno preferito restarne fuori? Con la loro mancata partecipazione referendaria hanno già dato una risposta adeguata e semplice: invogliare forse i cittadini ad accedere alla giustizia extragiudiziale che non costa nulla ed abbrevia il percorso di risoluzione della controversia (max 3 mesi).”
“E' necessaria una divulgazione culturale su tutte le forme alternative alla
risoluzione dei conflitti - afferma Giovanni Pecoraro, presidente dell'organismo nazionale di conciliazione e arbitrato - se si vuole rispondere in modo concreto alle reali esigenze dei cittadini che attraverso questi nuovi istituti ben possono fare a meno di Tribunali, procure e uffici dei giudici di pace. Questi avranno più tempo per dedicarsi alle cause in corso, per smaltire gli arretrati, essere destinati a giudicare fatti penali e/o ad incarichi più prestigiosi. Per ora sono già tanti i giovani che attraverso i tribunali extragiudiziari stanno intraprendendo un nuovo percorso professionale remunerativo e che potrebbe per il futuro rivelarsi pieno di soddisfazioni. Che piaccia o no, questa bocciatura da parte della Consulta ha posto fine al mantenimento di posizioni specifiche privilegiate “di quartiere” a discapito dei cittadini e dei giovani.”

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 13.720 volte

2

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.162 volte

3

Attualità

01-12-2025

ULSS 7 Pedemontana, intesa con la Mayo Clinic

Visto 8.969 volte

4

Attualità

03-12-2025

Ministero e Alpini, accordo sui Campi Scuola

Visto 6.691 volte

5

Imprese

01-12-2025

L’Oro della Stampa a Nicole Tassotti

Visto 5.115 volte

6

Libri

02-12-2025

Diario estremo: vite a nudo

Visto 3.494 volte

7
8

Arte

02-12-2025

Umoristi a Marostica punta sulla SPERANZA

Visto 3.272 volte

9

Musica

03-12-2025

Nella luce, con Angelini e D'Erasmo

Visto 2.680 volte

10

Hockey

01-12-2025

Bassano settebellezze

Visto 2.450 volte

1
2

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.505 volte

3

Attualità

12-11-2025

Un assaggio di futuro

Visto 21.320 volte

4

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 20.834 volte

5

Politica

10-11-2025

Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”

Visto 20.707 volte

6

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.513 volte

8

Politica

09-11-2025

A tu per tu con Francesco Rucco

Visto 20.216 volte

9

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 19.912 volte

10