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Elvio Rotondo
Contributor
Bassanonet.it
Giappone e Corea del Sud, alleati chiave degli Stati Uniti in Asia
Asse trilaterale sulla sicurezza contro la Cina (e la Corea del Nord)
Pubblicato il 08-09-2023
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I leader di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud si sono incontrati il 18 agosto scorso a Camp David, nel Maryland.
Nel corso del vertice si è discusso prevalentemente dell'espansione della cooperazione trilaterale attraverso l'Indo-Pacifico, della continua minaccia rappresentata dalla Corea del Nord e del rafforzamento dei legami con l'ASEAN e le isole del Pacifico.
L’incontro serviva a promuovere una visione trilaterale condivisa per affrontare le sfide alla sicurezza globale e regionale, promuovere un ordine internazionale basato su regole e rafforzare la prosperità economica.

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L'annuncio dell’incontro era arrivato pochi giorni dopo che la Corea del Nord aveva tenuto una massiccia parata militare davanti al suo leader, Kim Jong Un.
Nella cerimonia che segnava il 70° anniversario dell'armistizio della guerra di Corea ("Giorno della vittoria" per i nordcoreani) sono stati fatti sfilare gli ultimi missili balistici intercontinentali Hwasong-17 e Hwasong-18. Si ritiene che queste armi siano in grado di colpire con ordigni nucleari ovunque negli Stati Uniti.
Pyongyang ha lanciato una serie di missili nel mese di luglio scorso, tra cui anche il Hwasong-18 con il combustibile solido (probabile risultato della cooperazione con la Russia), a dispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ne vietano il possesso e il test.
All’evento di Pyongyang erano presenti anche alti funzionari cinesi e russi, vista la nota amicizia di lunga data dei paesi in questione.
La visita, nella capitale nordcoreana, del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, farebbe pensare all’interesse della Russia all’acquisto di armi dalla Corea del Nord in un momento in cui le sue scorte sembrano diminuire a causa del conflitto con l'Ucraina. Secondo fonti stampa, Mosca sembra aver già utilizzato razzi nordcoreani.
Indubbiamente, l'ondata, senza precedenti, di oltre 100 test missilistici di Pyongyang dallo scorso anno ha contribuito a rafforzare le relazioni bilaterali tra Giappone e Corea del Sud. I due paesi condividono una storia complicata. I rapporti tra Seoul e Tokyo sono ancora influenzati da diverse fratture di ordine storico, territoriale ed economico, a ferite non ancora sanate che risalgono a molti anni fa. Al centro del contrasto ci sono le atrocità commesse durante l’occupazione giapponese della penisola coreana dal 1910 al 1945.
I paesi sono due tra le più grandi economie e giganti tecnologici del mondo. Tokyo e Seoul sono i principali alleati degli Stati Uniti in Asia. Lo sforzo per relazioni trilaterali più strette ha avuto un input nel mese di marzo scorso, quando il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, ha fatto la prima visita a Tokyo, dopo molti anni, concordando con il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, di superare la lunga disputa su alcune questioni e ripristinare le relazioni.
A seguito dell’incontro, la Corea del Sud ha annunciato che avrebbe ripreso l'uso dell'accordo sulla sicurezza generale delle informazioni militari (GSOMIA), firmato nel 2016 dopo le pressioni ad entrambe le parti da parte degli Stati Uniti. GSOMIA è stato progettato per condividere informazioni tra Tokyo e Seoul sulla Corea del Nord. Secondo i termini originali dell'accordo, il Giappone avrebbe dovuto inviare immagini satellitari e informazioni elettroniche agli analisti sudcoreani, che avrebbe ricambiato fornendo al Giappone informazione riguardanti le attività Humint (human intelligence).
A Camp David, i tre paesi hanno deciso di migliorare la collaborazione nel settore della difesa, incluse esercitazioni militari multi dominio annuali per portare la cooperazione di difesa trilaterale a livelli senza precedenti. Probabilmente, entro quest’anno, i tre paesi lavoreranno anche per rendere operativa la condivisione dei dati di allarme missilistico relativo alla Corea del Nord in tempo reale e accelerare, inoltre, la condivisione delle informazioni sulle attività informatiche della Corea del Nord. Il coordinamento politico dei tre paesi si è esteso, oltre alla questione riguardante la Corea del Nord, anche alle aree che vanno dalla guerra della Russia contro l'Ucraina alle catene di approvvigionamento di materiali critici per semiconduttori e batterie.
L’alleanza degli Stati Uniti è fondamentale per i due paesi asiatici. Washington ha ribadito più volte il fermo impegno dell’alleanza con il Giappone e la Repubblica di Corea, sostenuti dall'intera gamma di capacità statunitensi, compreso il nucleare.
Gli americani mantengono una presenza militare di circa 55.000 soldati in Giappone e circa 28.500 in Corea del Sud, rispettivamente, la seconda e la terza più grande presenza militare degli Stati Uniti al di fuori del paese dopo la Germania. L’alleanza di Stati Uniti e Corea del Sud gioca un ruolo centrale nella deterrenza e nel mantenimento della pace nella penisola. Nel 2017, Washington ha dispiegato sul suolo sudcoreano il sistema missilistico THAAD (Terminal High Altitude Area Defense anti-ballistic). Tale sistema rappresenta una misura difensiva e una risposta diretta al programma nucleare e missilistico nordcoreano. L’annuncio dello schieramento aveva suscitato forti proteste da parte di Cina e Russia perché rappresenterebbe, secondo Mosca una minaccia per l’equilibrio nella regione, e secondo Pechino nuocerebbe gravemente agli interessi di sicurezza strategici dei paesi della regione.
A proposito della rapida modernizzazione militare cinese, alcuni giorni fa, il comandante del comando Indo-Pacifico, ha descritto il potenziamento militare di Pechino, come "secondo a nessuno, che accresce in modo rapido tutte le sue capacità: nell'ambiente marittimo, nel dominio aereo, nello spazio. La capacità ipersonica e missilistica è una parte di questo”.
Da registrare, inoltre, un evento non proprio incoraggiante, appena sei ore dopo il vertice di Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone a Camp David. La Cina ha tenuto esercitazioni militari nelle vicinanze di Taiwan. Secondo il ministero della Difesa taiwanese, 42 aerei cinesi e otto navi da guerra sono stati rilevati nelle acque vicino a Taiwan. Inoltre, 26 aerei cinesi avrebbero attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, che per decenni ha agito da barriera non ufficiale tra le rispettive forze militari di Cina e Taiwan.
La prova più grande nelle relazioni trilaterali è sempre stata la volatilità nel rapporto tra Giappone e Corea del Sud, con periodi di miglioramento nelle relazioni che si ribaltano rapidamente dopo i cambiamenti nel contesto di sicurezza o nella leadership politica, e proprio per questo non si può fare a meno di riflettere sulla possibile durata dell’accordo di maggiore cooperazione di Camp David. Quanto reggeranno i buoni propositi sulle relazioni sudcoreano-giapponesi?
I leader del vertice dovranno confrontarsi con la difficoltà di stabilire una cooperazione duratura data la “natura del turnover politico”. Le elezioni negli USA sono previste il prossimo anno, mentre in Giappone nel 2025, anche se elezioni anticipate in Giappone no sorprenderebbero più di tanto. La Corea del Sud non terrà le elezioni presidenziali prima del 2027.
Naturalmente, i tre leader hanno rassicurato tutti che nulla cambierà ..ma questo, sarà tutto da vedere.
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