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La filippica di Ciambetti
La senatrice Filippin critica la gestione del bilancio della giunta Zaia. L'assessore regionale al Bilancio: “La Filippin parla di cose che non conosce, pensa di saperne di più della Corte dei Conti ma a Roma non fa nulla per il Veneto”
Pubblicato il 12-12-2013
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L'intervento della senatrice bassanese e segretario regionale del PD Rosanna Filippin, affidato oggi all'area news del sito internet del Partito Democratico del Veneto, era passato praticamente inosservato.
Nel tardo pomeriggio è però arrivata la durissima reazione dell'assessore leghista al Bilancio della Regione Veneto Roberto Ciambetti, trasmessa a tutte le redazioni, che ha fatto inevitabilmente da cassa di risonanza alle dichiarazioni rese dalla parlamentare democratica.
Ma andiamo con ordine. In occasione della presentazione e discussione del bilancio in Regione, la segretaria veneta del PD ha pubblicato un sua comunicazione intitolata “Zaia poco attento a gestione pubblica”.

Bilancio della Regione: Roberto Ciambetti vs Rosanna Filippin
“Il bilancio in 'rosso' della regione Veneto - afferma nella nota la senatrice Filippin - è l'ennesima dimostrazione di una scarsa attenzione alla gestione della cosa pubblica e un altro punto negativo della giunta Zaia.”
“Zaia e la sua giunta - prosegue la parlamentare bassanese - non mancano occasione di autocelebrarsi ma all'appuntamento con il bilancio, da anni, arrivano con i conti che fanno acqua da tutte le parti. E si rischiano anche ritardi su tempi e metodi.”
“Occorre avviare - conclude la senatrice democratica - un serio processo di risanamento della finanza pubblica anche in Veneto che serva come vero sviluppo dell'economia, turismo, cultura. Zaia e la sua giunta ne prendano atto.”
Apriti cielo: quanto sostenuto dall'esponente di centrosinistra ha scatenato l'immediata replica al calor bianco di Ciambetti.
“Oltre ai titoli e alle parole scritte in grande - dichiara l'assessore regionale al Bilancio -, l’on. Filippin dovrebbe leggere anche quanto è scritto nel corpo degli articoli, dove si spiegano bene le dinamiche tecniche non di una finanza regionale malata, che casomai riguarda altre Regioni, ma di un bilancio in cui la Giunta chiede l’autorizzazione per fare investimenti e sostenere l’economia.”
“Filippin pensa di saperne più della Corte dei Conti - continua Ciambetti - e dimentica un aspetto tutt’altro che marginale: i Governi che hanno massacrato l’economia reale, portando le tasse a livelli inqualificabili e il debito pubblico a tetti incredibili, hanno i voti e i nomi del Partito Democratico.”
“Alle parole di una parlamentare - prosegue l’assessore - ribatto con i fatti e i fatti dicono che il Veneto è l’unica Regione, assieme alla Basilicata, a non aver aumentato l’addizionale IRPEF, è una Regione che non ha messo le mani nel portafoglio dei cittadini, che non ha taglieggiato i Comuni, trasformati loro malgrado in gabellieri statali da Monti con il voto del Pd.”
“Ai nostri Comuni, mentre lo Stato tagliava i fondi, noi nell’ultimo biennio abbiamo trasferito 150 milioni di quota di Patto di stabilità - sottolinea l'amministratore regionale leghista -, permettendo a molte amministrazioni di far fronte ai loro impegni. La signora Filippin vuole fare davvero qualcosa di concreto per la nostra terra? Si batta per ripristinare un’autonomia decisionale del Veneto e dei Comuni veneti, per i fondi dei Comuni di confine, scippati dal suo Governo a tante comunità locali.”
“Si batta - conclude Ciambetti - per riequilibrare a nostro favore la quota di Patto di stabilità. I suoi colleghi parlamentari trentini e sudtirolesi hanno portato a casa, in cambio dei voti necessari a non far traballare Letta, la piena autonomia fiscale: prima di dire sciocchezze sul bilancio del Veneto acquisti qualche titolo di merito, come hanno fatto i suoi compagni trentini.”
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