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Con il completamento del nuovo impianto pluvirriguo realizzato a favore delle campagne di Romano d’Ezzelino, Cassola e Mussolente, il Consorzio di Bonifica Brenta ha provveduto nei giorni scorsi a numerosi allacciamenti a favore di utenze non prettamente agricole: per l’abbeveraggio di orti, giardini, campi da calcio, oasi, parchi. Si tratta dei cosiddetti “rubinetti”.
E’ un vantaggio ulteriore che viene dato da questo tipo di impianti, che oltre ad offrire in generale il beneficio di “adacquare”, e cioè innaffiare i campi con notevole risparmio idrico rispetto ai preesistenti sistemi tradizionali “a scorrimento”, consentono anche di soddisfare questi ulteriori usi “periurbani”.
Grazie a queste utenze, è inoltre possibile sostituire l’uso di acqua potabile dell’acquedotto con acqua meno pregiata ma più idonea, proveniente dal fiume.
Ciò è in linea con le più recenti norme di settore. Il Decreto Legislativo 152/2006, noto come “Codice ambientale”, all’articolo 146 prevede infatti che: “…le regioni, sentita l'Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, … adotta norme e misure volte a razionalizzare i consumi e eliminare gli sprechi ed in particolare a … realizzare, in particolare nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni, reti duali di adduzione al fine dell'utilizzo di acque meno pregiate per usi compatibili...”.
Il Consorzio, in questo senso, ha lavorato in netto anticipo.
Gli allacciamenti richiesti in questi ultimi mesi sono numerosi e verranno completati dal Consorzio entro breve: pronti per annaffiare la prossima primavera.
Si tratta di un altro contributo che il Consorzio di Bonifica Brenta cerca di dare al territorio grazie alla preziosa presenza dell’acqua, messa in pressione nelle nostre tubazioni sotterranee e che viene messa a disposizione non solo del mondo agricolo, ma anche di quello urbano.
E’ un servizio molto gradito sia in termini ambientali, ma anche in termini di risparmio per il cittadino.
Il Consorzio è ora in attesa da parte del Ministero delle Risorse Agricole di un secondo finanziamento per estendere l’impianto ad altre zone limitrofe, nonché per realizzarne un altro poco più a nord, tra Pove e Bassano.
Se la cosa andrà in porto, e dovrebbe essere questione di settimane per i decreti attuativi, il Consorzio si porterà prossimamente a una superficie irrigata con i moderni sistemi a pioggia di oltre 10.000 ettari, mentre i rubinetti per orti e giardini hanno già superato il numero di 3.000.
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