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Pedemontana. CoVePA: “Zaia ha dovuto ingoiare il pedaggio”

Pubblicato il 12-12-2013
Visto 3.265 volte

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Elena PavanRenzo Masolo

Superstrada Pedemontana: riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dal portavoce CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) Massimo Follesa:

COMUNICATO


Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa

Apprendiamo che il commissario di SPV avrebbe chiuso il piano economico finanziario pedemontana (2258 mln.€).
Il CoVePA replica che i suoi atti devono superare il vaglio della Corte Costituzionale, dal 17.12 (wwwcovepa.blogspot.it/2013/12/gazzetta-ufficiale-pubblicati-gli-atti.html): essa vaglierà la legittimità della sua proroga dei suoi atti e potrebbe sospendere l'efficacia dei suoi provvedimenti perché travalicherebbero la costituzione, questo almeno fino alla sentenza prevista per il 2014.
SPV sarà gratis solo per pensionati e studenti: Zaia ha dovuto ingoiare il pedaggio per tutte le categorie produttive e per tutti i veneti che la pagheranno cara.
CoVePA aveva anticipato queste contraddizioni, già mesi fa negli esposti alla corte dei conti.
Solo da oggi l'opera è tecnicamente bancabile a tre anni dall'inaugurazione dei cantieri sotto la brillantina e la giacchetta alla moda del primo dei veneti a cavallo della ruspa, ma questo viola le approvazioni CIPE e le norme in materia di contratti con la progettazione di finanza. Il CoVePa a nome dei ricorrenti contro la falsa emergenza e a nome di tutti i cittadini della pedemontana veneta chiede che il contratto e tutti i suoi atti siano resi pubblici.
Questa sua nuova versione dimostra che tutto finora è stato fatto ad arte per ottenere le approvazioni in spregio delle regole democratiche e delle norme.
Il contributo pubblico sale 615 milioni (370mln governo, 245mln regione), senza contare quello dovuto in caso di poco traffico: 24mln € per 30 anni se traffico inferiore a 25mila auto al giorno. L'intervento pubblico aumenta per sopperire la crisi della vendita della ghiaia prevista da escavazione opera.
Questi importi coprivano ad arte le previsioni economiche del 2006-2009 alterando il progetto finanziario. Il resto dell'importo lo metteranno le banche, come da project, ma solo dopo le garanzie pubbliche che copriranno l'intero rischio di mercato, la totale carenza di ricavi e tutto il costo di costruzione dell'opera, 1600mln€. Ma non doveva essere a carico dei privati, ma non dovevamo mettere “solo” 173mln€ cari signori Zaia, Galan, Chisso, Sartori?

Massimo Follesa
portavoce CoVePA

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