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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Luke Skywalker
Luca Zaia a Bassano sulla sentenza della Consulta che gli impedisce di puntare al quarto mandato: “È passato il principio che il blocco dei mandati è l’unico modo per eliminare i centri di potere. Dire questo significa dare degli idioti ai cittadini”
Pubblicato il 10-04-2025
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Come faremo, in futuro, senza Luke Skywalker che viene a Bassano a sostenere il Tribunale della Pedemontana o a tagliare il nastro della sua inaugurazione, nell’ennesimo episodio delle Guerre Ostellari?
Come farà il Vinitaly, senza il governatore più amato d’Italia che rimane in pianta stabile per tre giorni consecutivi in Fiera a Verona tra un cin cin con le bollicine, uno dei tanti eventi organizzati allo stand della Regione Veneto e una conferenza stampa di presentazione delle tappe venete del Giro d’Italia?
Come faremo a continuare a percorrere la Superstrada Pedemontana Veneta senza il conforto e lo sprone del presidente che ci ha regalato gli sconti per invogliarci a percorrerla?

Foto Alessandro Tich
Chiedetelo ai giudici della Corte Costituzionale, che ieri hanno deciso di proiettare i titoli di coda della fulgida carriera ormai quindicennale del governatore della Regione del Veneto Luca Zaia, che alle prossime elezioni regionali non potrà ricandidarsi per il suo quarto mandato consecutivo.
Il nostro GE - Governatore Eterno paga infatti le conseguenze del rigetto della Consulta della legge n. 16/2024 della Regione Campania, ritenuta “incostituzionale”, che consentiva al governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi per il terzo mandato.
Il pronunciamento dell’Alta Corte (“Altissima Corte”, ha ironizzato De Luca) ha bocciato l’articolo 1 della legge campana, che aveva introdotto una disposizione che aggirava di fatto il divieto del terzo mandato consecutivo sancito dalla legge nazionale n. 165 del 2004.
In sostanza, la Consulta ha confermato il divieto del terzo mandato consecutivo che “opera per tutte le Regioni a statuto ordinario, dal momento in cui esse hanno adottato una qualsiasi legge in materia elettorale”.
In questo modo, per effetto domino, viene resa impossibile anche la ricandidatura di Luca Zaia nel Veneto.
In realtà Zaia è già al suo terzo mandato consecutivo essendo stato eletto nel 2010, nel 2015 e nel 2020.
Come mai? Perché esiste una legge elettorale del Veneto che a sua volta ha recepito il principio del divieto dei tre mandati consecutivi.
Ma questa legge regionale del Veneto (“Norme per l’elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale”) è stata adottata nel 2012: il limite dei due mandati vale pertanto dal 2015 ed è come se il primo mandato del 2010 non contasse.
La legge della Campania sui tre mandati consecutivi per la presidenza della Regione, in qualità di “precedente” legislativo, apriva pertanto la via al terzo mandato consecutivo dal 2015 anche per Zaia, per quanto tecnicamente sarebbe il quarto.
Ma la Corte Costituzionale ha sbarrato la strada.
La fine dell’“era Zaia” nel Veneto è una notizia politica di rilevanza nazionale e l’argomento è inevitabilmente al centro dell’attenzione di stampa e Tv oggi a Bassano del Grappa, dove al Museo Civico - come ampiamente riportato nell’articolo precedente - il governatore è intervenuto a sostegno del progetto del Tribunale della Pedemontana.
E così, terminata la conferenza stampa sul Tribunale, la selva di telecamere, microfoni e telefonini delle testate giornalistiche compie il solito assalto alla diliZaia per registrare le sue dichiarazioni sulla decisione della Consulta.
“Dal punto di vista giuridico la partita è assolutamente chiusa - esordisce il presidente -. Dal punto di vista politico resta sempre aperta. Questo è un Paese di una grande ipocrisia. Abbiamo 20 Regioni in Italia e 21 presidenti da eleggere, considerato che due sono in Trentino - Alto Adige. Abbiamo capito dalla sentenza della Corte che cinque di queste Regioni non hanno nessun problema. Quindi sei presidenti non hanno blocco di mandati, tutto gli altri sì. Peraltro sono le uniche cariche elette direttamente dal popolo.”
Le cinque Regioni sono ovviamente quelle a statuto speciale e uno dei sei presidenti è Maurizio Fugatti, presidente di quella Provincia Autonoma di Trento che sempre ieri, e proprio ieri, ha approvato l’estensione del limite dei mandati del presidente da due a tre.
“Sono felice per Maurizio Fugatti che nel giorno della sentenza contro la Campania è riuscito a farsi approvare una legge che prevede lo sblocco dei mandati a Trento - commenta Zaia -. Questa è la dimostrazione dell’ipocrisia di questo Paese.”
Da qui un affondo sulle contraddizioni del sistema-Paese in materia elettorale:
“Io penso che sia fondamentale riconoscere il ruolo di attore al cittadino, che deve essere attore protagonista nella scelta della classe dirigente e non lasciare tutto in mano alle segreterie dei partiti. Perché se solo alcuni sindaci e solo alcuni governatori hanno il blocco dei mandati, significa che tutte le altre cariche dello Stato, senatori, deputati, presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministri e potrei andare avanti con la lista, non hanno nessun blocco.”
Sollecitato dai cronisti a parlare del suo futuro, Luca Zaia afferma di “sentirsi il cuore in pace” e preferisce concentrarsi sul presente:
“Innanzitutto cercheremo di capire come gestire questi ultimi mesi, che non sono pochi e che vanno nella direzione del buon governo. Oggi siamo qui per il Tribunale di Bassano, poi abbiamo la partita dell’autonomia, le Olimpiadi. Domani sarò a Padova a presentare la nuova Pediatria, quasi 100 milioni di euro di lavori, e avanti ancora. Quindi io penso a governare, dopodiché quello che farò nel mio futuro, nel momento opportuno lo dirò e dirò anche cosa penso di tutto il resto.”
Poi ritorna sul concetto dei “due pesi e due misure” espresso dalla Consulta:
“Ho visto ieri la sentenza e sinceramente non mi ha stupito, ma mi ha incuriosito invece il fatto che la Corte ha scritto due cose importanti. La prima è che non tutti i governatori e non tutti i sindaci hanno il blocco dei mandati. Questo è bene ripeterglielo, ai cittadini. La seconda è che il blocco dei mandati vale per tutte le Regioni che hanno adottato una legge elettorale. Domanda: le Regioni che non hanno adottato una legge elettorale dopo il 2004, sono esenti da questo? A me risulta di sì.”
Sulla prossima candidatura a presidente del Veneto per la coalizione di centrodestra è già Sfida all’O.K. Corral tra la Lega e Fratelli d’Italia ma…
“È legittimo che la Lega chieda questa posizione - dichiara il governatore -. Non riguarda me, visto che abbiamo il segretario Stefani a livello regionale, e il segretario Salvini. Quindi loro lavoreranno per questo. Dopodiché ognuno deve fare il suo mestiere. Se mi occupassi di questo dovrei fare il segretario, ho scelto di fare l’amministratore e la mia storia nel pubblico è sempre stata di amministratore.”
“È innegabile che i veneti chiedano di poter avere tra i candidati il sottoscritto - incalza Luca Zaia -. Gli viene negata questa possibilità, come in altre Regioni. Ne prendiamo atto, però è pur vero che passa un principio, per me inaccettabile, secondo il quale il blocco dei mandati sarebbe l’unica modalità per eliminare i centri di potere. Dire questo vuol dire offendere noi amministratori, e dall’altro lato dare degli idioti ai cittadini.”
Parola di Luke Skywalker, che però alle prossime elezioni dovrà deporre la sua spada laser, colpito del provvedimento del Palazzo della Consulta, quartier generale del Lato Oscuro della Forza.
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