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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Finkbräu
Il momento che non mi sarei perso per tutto l’orzo del mondo: la prima spillatura del sindaco Nicola Finco della botte di birra allo stand di Mühlacker della Fiera d’Autunno
Pubblicato il 05-10-2024
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Eccomi qua, in prima fila, attorniato da un nugolo di persone.
Sono nella nuova “location” di piazzotto Montevecchio davanti allo stand della città gemella tedesca di Mühlacker, affiancato a quello della città gemella francese di Voiron, per la scena che non mi sarei perso per tutto l’orzo del mondo. Ma neanche per tutto il malto e il luppolo dell’universo.
E cioè la prima spillatura della botte di birra del sindaco Nicola Finco, immancabile momento clou della partecipazione dei gemelli tedeschi alla Fiera d’Autunno di Bassano del Grappa.
Il sindaco di Bassano Nicola Finco e il borgomastro di Mühlacker Frank Schneider brindano al gemellaggio (foto Alessandro Tich)
Sul tavolo adibito alla germanica operazione ci sono già la botticella piena di birra, la spina da inserire nell’apposito foro del barilotto e il martellone di legno con cui il sindaco di Bassano di turno deve dare il colpo magico per la fuoriuscita della prima schiuma della bionda bevanda.
I bookmakers sono già in azione: per qualcuno Finco riuscirà a spillare la birra al primo botto, per altri dovrà dare più colpi di martellone per raggiungere il risultato.
Roba che neanche le scommesse online per la Champions League.
L’atmosfera è spumeggiante come la birra che è la protagonista di cotanto evento, ma il gemellaggio è anche una cosa seria.
Prima di questa piccola e gioiosa Oktoberfest in salsa bassanese, le delegazioni di Bassano del Grappa, Mühlacker e Voiron si sono incontrate nella Sala degli Specchi di Palazzo Sturm per il momento ufficiale dello scambio di doni e per discutere la programmazione delle attività di gemellaggio per il 2025.
Il programma ufficiale della visita dei gemelli tedeschi e francesi è iniziato ieri sera al Teatro Remondini con il concerto “Bassano e Mühlacker: uno scambio in viaggio fino alla Luna”, con l’esibizione congiunta della Filarmonica Bassanese diretta da Jacopo Bertoncello e della Jugendorchester Musikverein Mühlacker, composta da 37 giovani musicisti, diretta da Lukas Bross.
Questa sera alle 21 le delegazioni ospiti visiteranno la tradizionale festa votiva “Madonna del Rosario” di quartiere San Fortunato, dove la Filarmonica Bassanese e l’orchestra giovanile della città tedesca terranno un nuovo concerto congiunto ovvero “classband” come dicono quelli che parlano bene.
E siccome non di solo Bassano del Grappa vive l’uomo, domani mattina per la conclusione del tutto è in programma una visita guidata al camminamento di ronda delle Mura di Cittadella.
A capo della delegazione tedesca - composta da ben 120 persone - c’è il borgomastro di Mühlacker Frank Schneider, che nella nostra città è ormai di casa. Come lo è anche Maren Recken, presidente del Comitato Gemellaggi della città del Baden-Württemberg. La rappresentanza istituzionale dei gemelli tedeschi è completata dai consiglieri comunali Rolf Leo, Frank Alber e Matthias Trück, dalla presidente onoraria del Comitato Gemellaggi Herta Gutmann e dalla responsabile dei gemellaggi Susanne Bosselmann.
C’è anche Elodie Livernais, nuovamente a Bassano nella sua veste di consigliere comunale di Voiron con delega ai Gemellaggi, accompagnata dal presidente del Comitato Gemellaggi di Voiron Emmanuel Dufour e da altre 15 persone al seguito.
Non c’è invece la delegazione di Mostar, città gemellata con Bassano dallo scorso 24 marzo, per una ineluttabile concomitanza: proprio domani, domenica 6 ottobre, nel capoluogo dell’Erzegovina si terranno infatti le elezioni comunali.
Se io fossi un giornalista di Mostarnet, avrei certamente di che scrivere.
Ma è il momento, adesso, di procedere a tutta birra.
So che è la parte di questo articolo che state tutti aspettando.
Alle 11.30, l’ora X fissata per la spillatura della botte, il tradizionale assalto alla diligenza agli stand delle città gemelle è già in corso di svolgimento, ma con un effetto meno claustrofobico rispetto alla vecchia collocazione di piazzetta Guadagnin.
Per gli assetati e gli affamati di passaggio gli amici tedeschi propongono principalmente birra e wurstel alla griglia, mentre quelli di Voiron, nello stand gestito da 11 studenti e 4 professori del locale Liceo Agricolo “La Martelière”, offrono in vendita noci fresche, olio di noce e miglio prodotti dalla scuola.
Quando finalmente il sindaco Nicola Finco si materializza in mezzo alla folla, finiscono le chiacchiere da sala d’attesa e siamo tutti pronti a vivere questa pagina di storia del XXI secolo.
Prima della spillatura della botte, il borgomastro Frank Schneider annoda attorno alla cintola del collega bassanese un grembiule il cui colore, che è il verde, è certamente gradito al primo cittadino leghista.
Ma è un grembiule di dimensioni teutoniche.
“Nicola, te ghe ste do volte in quea traversa!”, grida a Finco un suo aficionado situato alle mie spalle.
Il sindaco tedesco indossa quindi il suo grembiule ma entrambi poi concordano di togliersi le giacche, giacché l’operazione richiede comodità di movimento.
Siamo finalmente giunti al momento fatidico. E nel fazzolettino di superficie rimasto a disposizione per fare foto e riprese si ammassa una calca di telefonini e telecamere che ricorda la corsa dei tori di Pamplona.
Schneider innesta la spina nel foro della botticella, Finco afferra il martellone, prende la mira e…Bonk!
In un colpo solo il biondo nettare germanico fa uscire il suo primo fiotto dalla spina della botte, dimostrando la dimestichezza del primo cittadino bassanese nel cimentarsi nel ruolo di mastro birraio.
Non c’è che dire: è un sindaco di Bassano in modalità Finkbräu, la birra tedesca, di cui allego un’immagine nella galleria fotografica per chi non se la ricordasse, in vendita sugli scaffali di una nota catena di supermercati discount.
Siamo al gran finale a tutta schiuma del tradizionale rito della Fiera d’Autunno: dalla botte spillata vengono riempiti i bicchieri per il consueto ed augurale “Ein Prosit!” tra i due sindaci, le altre autorità e gli infiltrati presenti.
Con la regia occulta del vicesindaco Mariano Scotton, che dà il perentorio “via libera” all’organizzazione, entrano quindi in scena - già seduti da un pezzo al lato del piazzotto - i giovani componenti della Jugendorchester Musikverein Mühlacker che danno fiato ai fiati e rullio alle percussioni per il doveroso accompagnamento musicale alla bicchierata internazionale a cui ho l’onore di assistere.
E in un futuro più o meno prossimo potrò dire ai miei nipoti che ancora non ho: quel giorno, lì, c’ero anch’io.
Conclusione tichiana come da prassi.
Tra i numerosi esponenti dell’amministrazione comunale che confluiscono al festoso e dissetante appuntamento in piazzotto Montevecchio c’è anche il consigliere di maggioranza Valentino Antonio Piccolotto che riveste l’incarico di presidente della 3° commissione consiliare Urbanistica e Ambiente.
Giovedì scorso Piccolotto ha presieduto la riunione della commissione dedicata al tema dei Pfas a San Michele, di cui al mio precedente articolo “Perdinci e Perfluoro”.
Già: proprio le sostanze perfluoroalchiliche che non mettono d’accordo nessuno, a partire dalla loro pronuncia che per alcuni è “Fas” mentre per altri è “Pi-fas”.
Assieme a Piccolotto e all’assessore Andrea Zonta - l’uomo che c’è, sempre e a prescindere - scherziamo un po’ sull’argomento Pfas, anche perché il clima della Fiera invita a sdrammatizzare.
Rassicura spiritosamente Zonta: “Qui non c’è pericolo di Pfas. Qui non c’è acqua, c’è solo birra.” Io però faccio notare che la birra è composta per la maggior parte di acqua.
Ma ci fidiamo ciecamente delle analisi sull’acquedotto di Mühlacker condotte dall’agenzia Von Arpav.
Ed ecco che scatta all’improvviso la mia sindrome incurabile da associazioni linguistiche.
Perché sapete come si dice in tedesco “birra alla spina”?
Si dice “Bier vom Fass”.
M’illumino d’immenso.
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