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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Salita Prezzi

Affidato ma non assegnato l’appalto per la realizzazione dell’impianto di trasporto meccanico tra il Prato e viale dei Martiri. Aumentato il prezzario regionale Lavori Pubblici, costi da rivedere: la questione resta in sospeso

Pubblicato il 07-09-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Salita Gerhard Ott”.
È l’intitolazione indicata sul cartello al punto di imbocco in Prato Santa Caterina della scalinata che sale fino a viale dei Martiri, dominato dalla ripida scarpata erbosa tra il Prato e il viale.
È la famosa scalinata mozzafiato di Bassano, per il panorama che vi si gode e per la pendenza, a prova di sherpa, dei gradini. Talmente mozzafiato che, come ben sapete, l’attuale amministrazione ha pensato di realizzare quello che ho ribattezzato il Tiramisù.

Foto Alessandro Tich

Mi riferisco ovviamente al sistema di trasporto meccanico, nella forma di ascensore inclinato su doppia monorotaia a scorrimento e con doppia cabina di vetro, per le discese ardite e le risalite dall’esatto punto immortalato nella foto pubblicata qui sopra al viale dei Martiri, fronte ex Teatro Astra, e viceversa.
Ultimamente la dibattuta questione era scomparsa dai radar, per la verità.
L’ultimo mio articolo propriamente relativo al progetto, fatta esclusione per alcune successive reazioni politiche, risale addirittura allo scorso 6 febbraio.
In quella data veniva presentato in un incontro pubblico in sala Chilesotti il progetto definitivo del doppio ascensore inclinato, approvato dalla giunta comunale.
Era il momento di massima trance agonistica dell’amministrazione Pavan sull’obiettivo di portare a termine la prima grande opera pubblica non ereditata da amministrazioni precedenti.
E l’intera vicenda dell’impianto di risalita sembrava andare in discesa.

In quella occasione, tra le altre cose, era stato presentato il quadro economico complessivo dell’opera: 1 milione di euro, di cui 755.000 per lavori e 245.000 per somme a disposizione dell’amministrazione.
Molto di più del costo stimato di 600.000 euro indicato dall’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta in commissione consiliare nel gennaio 2022.
Rispondendo a una domanda arrivata dal pubblico (“Perché 1 milione di euro?”), il progettista arch. Felics Zanata aveva spiegato che il nuovo quadro economico era in linea col prezzario dei Lavori Pubblici della Regione Veneto, aggiornato al rialzo nel 2022 per l’impennata dei costi delle materie prime. “Noi dobbiamo adeguarci al prezzario regionale per legge”, aveva specificato il progettista.
Attenzione a questa cosa del prezzario della Regione, perché ritornerà in questo articolo.
Alla presentazione del progetto definitivo dello scorso 6 febbraio sono poi seguite nel più assoluto silenzio le altre fasi dell’iter: l’elaborazione del progetto esecutivo e quindi la messa in gara dell’opera.
L’appalto dei lavori, a seguito di procedura negoziata del Comune di Bassano, è stato anche aggiudicato. Ma non è stato ancora assegnato.
Traduco: il cantiere non può ancora partire. Lo scenario economico-finanziario dell’intervento di costruzione del sistema di trasporto meccanico tra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri è infatti ulteriormente cambiato.
Perché su quel cartello all’imbocco della scalinata, al posto di “Salita Gerhard Ott”, si potrebbe scrivere: “Salita Prezzi”.

Ma andiamo con ordine.
Come ho già scritto sopra, il Comune di Bassano ha provveduto ad aggiudicare i lavori per l’intervento nel delicatissimo e panoramico punto della città.
Il protocollo adottato dall’Area Lavori Pubblici è stato quello dell’affidamento con procedura negoziata della costruzione dell’opera per un importo a base di gara, soggetto a ribasso, di 732.500 euro, Iva ed oneri per la sicurezza esclusi.
E lo scorso 31 luglio è stato redatto il verbale di aggiudicazione dell’appalto.
Alla procedura erano stati invitati 12 soggetti economici.
Tra questi, per la cronaca, c’era anche la Inco Srl di Pergine Valsugana, nome celeberrimo alle nostre cronache ai gloriosi tempi della Pontenovela.
All’invito del Comune di presentare le offerte ha risposto però un solo operatore.
And The Winner Is, anche perché era l’unica partecipante, la ditta L.M. Costruzioni Generali Srl di Mussolente.
Questa la sua offerta in busta, al ribasso: 715.498,675 euro, oltre oneri di sicurezza e Iva al 10% per un totale di 811.798,55 euro.
Perché vi sto tartassando con le cifre? Lo capirete tra pochissimo.
Devo confessarvi, egregi lettori, che dopo aver letto il verbale di aggiudicazione io davo per scontato che ciò voleva dire, automaticamente, l’imminente partenza del cantiere.
Ma poi ho riscontrato per l’ennesima volta la grande verità del modo di dire: “non dare mai nulla per scontato”.

Martedì 5 settembre: visita in anteprima per la stampa alle sale in fase di riallestimento del Museo Civico.
Tra gli amministratori comunali presenti c’è anche l’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Andrea Zonta.
Al termine dell’incontro, in un luogo insolito per parlare di opere pubbliche e cioè la Sala Canoviana, senza preavviso gli chiedo lumi - registrando come sempre il tutto col mio telefonino, a scanso di equivoci - sull’appalto del sistema di trasporto meccanico:
“Allora assessore Zonta, ho visto sull’albo pretorio che è stato dato l’affidamento dei lavori per l’ascensore inclinato tra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri…”.
“No”, è la sua risposta al volo. E la sua replica mi fa restare di gesso come una statua di Canova.
Poi si correggerà: “L’appalto è stato affidato, ma non ancora assegnato.”
E perché? “Il lavoro era stato appaltato. Solo che la ditta non ha ancora firmato il contratto.”
Come mai? “Siamo a un punto in cui stiamo rivedendo alcune cose, perché essendo aumentati i prezzi del prezzario della Regione Veneto, ci sono alcuni prezzi che bisogna un attimo rivedere e stiamo cercando di capire come fare, sia con la ditta che a livello progettuale.”
Domanda inevitabile all’assessore comunale ai Lavori Pubblici: “Possiamo dare un’idea dei tempi?”. “Entro fine settembre decidiamo - risponde Zonta -. Forse anche prima.”
“Decidiamo” cosa? “Decidiamo come andare avanti. Andare avanti, si va avanti. Il progetto va avanti. È solo capire, dal punto di vista tecnico e finanziario, come possiamo aggiustare la questione.”

Dalla Salita Prezzi, che mozza il fiato ancor di più della Salita Gerhard Ott, per il momento è tutto: a voi la linea.

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