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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Special report
Se l’accordo non va a Genius
“Complesso, atipico, con criticità”: bocciato dal parere del Dipartimento Programmazione e Coordinamento Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri il progetto di partenariato pubblico-privato per il Genius Center
Pubblicato il 16-08-2023
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Ma guarda un po’: neanche il tempo di digerire l’anguria di Ferragosto ed ecco che mi tocca masticare e farvi sorbire un pesante surplus di attualità.
Attualità che riguarda nientemeno che il Genius Center.
Il Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso all’amministrazione di Bassano del Grappa il proprio parere preventivo, obbligatorio per legge per progetti di importo superiore ai 10 milioni di euro, sul progetto di partenariato pubblico-privato previsto per la realizzazione e gestione del Genius Center nell’area ex Polo Santa Chiara.

Un render di progetto del Genius Center (archivio Bassanonet)
Non ripercorro qui gli infiniti antefatti della vicenda: pregasi consultare l’archivio degli “argomenti” di Bassanonet al riguardo.
E la notizia di oggi è che il DIPE (sigla del Dipartimento in questione) ha espresso un parere di bocciatura sull’impianto del partenariato tra Comune e privati, così come elaborato tra le due controparti, definendolo “complesso e atipico” e rilevandone le criticità in una relazione di 32 pagine trasmessa al Comune di Bassano.
Ma questa storia va raccontata a piccole puntate. Buona lettura.
Il comunicato dell’amministrazione comunale
Nella tarda mattinata di oggi arriva in redazione un comunicato stampa dell’amministrazione comunale. Oggetto: “Genius Center”.
La nota di via Matteotti, a modo suo, è un piccolo capolavoro di vaghezza comunicativa. Nel senso che non fa capire, in concreta sostanza, che cosa vuole dire veramente.
“Il Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri - informa il comunicato - ha inviato al Comune di Bassano del Grappa un parere nell’ambito della procedura per la valutazione del progetto di partenariato pubblico-privato “Genius Center”, da realizzare nell’area dell’ex Caserma Cimberle Ferrari, in centro storico.”
“Le osservazioni contenute nel documento - prosegue il testo - serviranno da linee guida per gli uffici comunali, in particolare dell’area tecnica ed economico-finanziaria, incaricati a valutare la fattibilità della proposta.”
“Si tratta di un passaggio previsto dalla normativa per questa tipologia di contratto - spiega nella nota l’assessore Andrea Zonta -. Il contenuto del parere consiste in particolare di osservazioni tecnico-finanziarie da approfondire prima di procedere con l’iter; daremo alla struttura anche un supporto avvalendoci di uno studio esterno competente in operazioni di partenariato pubblico-privato.”
“Nonostante quest’area sia oggetto di attenzione da anni da parte di molti soggetti, prime fra tutti le amministrazioni comunali che si sono succedute, di fatto in questo momento si trova in uno stato di degrado, un autentico sfregio nel cuore della città - sottolinea il sindaco Elena Pavan -. Noi siamo convinti che meriti una riqualificazione, per questo stiamo lavorando ad una soluzione concreta, che ne garantisca un pregevole futuro utilizzo.”
Ma cosa dice il parere del Dipartimento per la Programmazione ecc. ecc. della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul progetto di partenariato pubblico-privato per il Genius Center?
È questo il fondamentale aspetto che nel comunicato stampa del Comune di Bassano del Grappa non viene reso noto, rendendo vaga anche l’interpretazione delle dichiarazioni riportate.
In particolare la dichiarazione del sindaco, che sembra quasi mettere le mani avanti ma non si capisce bene da che cosa.
A proposito di tempi
Diamo innanzitutto un’informazione che getta un ulteriore velo di stranezza sulla vicenda, in particolare sulla tempistica della comunicazione diffusa oggi.
Il parere del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (che d’ora in poi, per semplicità, chiamerò solo “Dipartimento” oppure con la sua sigla, DIPE) è infatti datato 10 luglio 2023 ed è stato protocollato al Comune di Bassano del Grappa l’11 luglio.
E solo oggi, mercoledì 16 agosto, dopo oltre un mese e peraltro in periodo ancora “ferragostano”, l’amministrazione comunale ne dà improvvisamente notizia.
Non sui contenuti, come ho già scritto, ma sul fatto che il Dipartimento ha inviato il parere al Comune e che le osservazioni del documento “serviranno da linee guida per gli uffici comunali incaricati a valutare la fattibilità della proposta”.
A cosa è dovuta, quindi, la tempistica di tale comunicazione, diffusa dall’amministrazione comunale a scoppio ampiamente ritardato, oltretutto in piena pausa agostana?
È presumibile che la mossa odierna di uscita allo scoperto di sindaco e vicesindaco sia stata sollecitata dalla circostanza che proprio oggi, 16 agosto, il Comune ha consegnato il documento contenente il parere del DIPE sul progetto di partenariato pubblico-privato per il Genius Center al consigliere di minoranza Roberto Campagnolo, che aveva fatto richiesta di accesso agli atti.
Una cosa è certa: con la consegna dell’atto all’esponente di opposizione, il contenuto del documento diventa di dominio pubblico.
Nel pomeriggio Campagnolo ha trasmesso infatti in redazione un comunicato di informazioni e di dichiarazioni al riguardo, intitolato “IL GENIUS CENTER NON SI FARÀ - Relazione DIPE 11 luglio 2023”, di cui mi occupo nelle righe che seguono.
Quella volta a San Bassiano
Nel suo comunicato, Campagnolo ricorda che il 19 gennaio 2023 il sindaco Pavan annunciava “che entro il 2023 ci sarebbe stata la posa della prima pietra del Genius Center”.
È vero, era la cerimonia di San Bassiano e il sindaco lo ha detto.
Ne avevo riportato la dichiarazione nel mio resoconto della cerimonia e l’avevo ulteriormente commentata nel mio editoriale dell’8 febbraio “Genius incompreso”, consultato dallo stesso Campagnolo, nel quale avevo motivatamente spiegato perché l’apertura del cantiere all’ex Santa Chiara entro quest’anno “è una scadenza dura da rispettare”.
Campagnolo definisce il Genius Center “opera autoreferenziale pensata e imposta alla Città dall’amministrazione comunale e in particolare dall’assessore ai llpp Andrea Zonta per risolvere l’annoso cantiere fino a quel momento conosciuto come Santa Chiara.”
“La miracolosa soluzione passava per il PPP (partenariato pubblico privato) - continua il capogruppo consiliare del Gruppo Misto -. Da ex assessore ai llpp, consapevole della complessità che queste procedure amministrative portano con loro evidenziai da subito i rischi di fallimento che questa scelta portava con se, dagli enormi costi finanziari che l’amministrazione ha ammesso solo dopo che le minoranze hanno chiesto i documenti protocollati, ai rischi per il pubblico che queste procedure hanno sul versante delle garanzie per la fruibilità del bene con particolare riguardo alle linee guida ANAC, richiamate più volte dal sottoscritto in commissione ma, evidentemente, completamente ignorate dall’amministrazione comunale.”
“L’amministrazione, incurante a qualsiasi richiamo legato prima di tutto al buon senso e negando anche le più elementari conoscenze della procedura - aggiunge -, ha subito da parte degli uffici la richiesta di parere preventivo al DIPE sul Partenariato.”
“Ora, dopo qualche settimana di interlocuzione con gli uffici comunali - riferisce il capogruppo -, il Parere del DIPE è arrivato l’11 luglio 2023 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica prot.: DIPE-0006502-P. Una relazione di 32 pagine che, come volevasi dimostrare, entra nel merito punto per punto delle criticità segnalate.”
Le osservazioni del DIPE
“In particolare - rivela Campagnolo -, il documento evidenzia al paragrafo 5 come il Piano Economico Finanziario di questa proposta di Partenariato NON RISPETTA LE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO citate nelle linee guida ANAC n. 9.”
“Al paragrafo 6 - prosegue - si evidenziano una serie importante di criticità giuridiche presenti sulla bozza di convenzione in particolare partendo dall’evidenziare dell’ATIPICITA’ della proposta che non è un semplice leasing, cosa questa riportata nelle CONCLUSIONI che invitano l’amministrazione, nel caso in cui intendesse procedere, a rivedere il tutto.”
“Ora, nella migliore delle ipotesi si dovrebbe prendere atto dell’impraticabilità del percorso scelto e sbandierato dall’amministrazione che ha impropriamente assunto una proposta di partenariato ricevuta da privati, come la soluzione certa e sicura per l’ex Santa Chiara”, dichiara l’esponente di minoranza.
“Incomprensibile il motivo - incalza il consigliere - per il quale sindaco, assessore ai Lavori Pubblici e presidente di commissione consigliare abbiano riservato ai privati proponenti un trattamento “privilegiato” non come interlocutori proponenti di un interesse, ma già come partner scelti, affidabili per l’amministrazione comunale.”
“Risulta evidente - afferma l’ex vicesindaco - che la possibilità di diventare partner della Città di Bassano del Grappa da parte di questo gruppo di aziende private oggi, dopo la relazione del DIPE, sia nulla sulla base proposta.”
“Quello che è purtroppo CERTO - conclude Roberto Campagnolo - è il fatto che al netto dei roboanti annunci da parte dell’amministrazione comunale, dopo oltre 4 anni siamo certi che a fine 2023 sul buco dell’ex Santa Chiara, non ci sarà alcuna posa di prima pietra.”
Conclusione
Va specificato, a onor del vero, che quello del DIPE non è un parere vincolante come può esserlo, ad esempio, un parere della Soprintendenza.
Lo specifica lo stesso documento: “Le conclusioni svolte nel presente parere non assumono carattere vincolante per l’amministrazione, che potrà ponderarle e valutarle nell’ambito della propria discrezionalità”.
Ma a fronte di un parere che definisce il partenariato pubblico-privato per il Genius Center “complesso e atipico”, motivandone le criticità con una relazione di 32 pagine, e mettendoci nella testa dei dirigenti e funzionari dei competenti uffici che dovranno valutare la fattibilità del partenariato, è lecito porci dei dubbi sulla stessa fattibilità del progetto così come è stato architettato.
Diamo al DIPE quel che è del DIPE e al Comune quel che è del Comune.
Ma è davvero la fine del Genius Center, come affermato da Campagnolo?
Staremo a vedere.
Per concludere questo pezzo, io mi limito a copia-incollare le considerazioni da umilissimo cronista contenute nel mio articolo di resoconto della cerimonia di San Bassiano 2023, pubblicato otto mesi fa, il 20 gennaio, in tempi non sospetti:
“Quale sarà il reale desiderio espresso dall’amministrazione comunale di impegnarsi in un partenariato pubblico-privato col sistema del “leasing in costruendo” che potrebbe comportare per le casse comunali un esborso pluriennale di 20 milioni di euro? Ce lo dirà il Genius della lampada.”
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