Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Cronaca

Il dente del giudizio

Antenne puntate sul Tribunale di Vicenza: depositata dal pm la richiesta di rinvio a processo del patron televisivo Jannacopulos

Pubblicato il 14-06-2023
Visto 10.426 volte

“Minacce a Bramezza: Jannacopulos a processo”.
Così oggi una locandina fuori dalle edicole.
Sotto il profilo strettamente tecnico, non è esattamente così.

Il pm di Vicenza Serena Chimichi, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza sul patron ed editore di fatto di Reteveneta e del gruppo televisivo Medianordest, ha depositato in tribunale a Vicenza la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’indagato, accusato delle ipotesi di reato di minacce e di atti persecutori ai danni del direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza.
Ma questo non significa automaticamente che l’ingegner Giovanni Jannacopulos andrà alla sbarra. A deciderlo sarà il giudice, in sede di udienza preliminare, fissata per il prossimo 10 ottobre.
Sarà quindi il Gup (Giudice dell’udienza preliminare), nel caso in cui ritenga che sussistano gli elementi e i presupposti per procedere, a disporre il giudizio dell’imputato e a stabilire data e ora della prima udienza dibattimentale.
In caso contrario, sarà lo stesso Gup ad emettere una sentenza di non luogo a procedere.
Fine del gioco di società “Il piccolo avvocato”. So bene che si tratta di argomenti di non facile digeribilità, ma era necessario specificare come stanno realmente le cose dal punto di vista del procedimento giudiziario in corso.
Al momento Jannacopolus, difeso dall’avvocato Maurizio Paniz (ebbene sì, proprio lui, il celebre avvocato di Berlusconi nonché già parlamentare di Forza Italia), ha portato in cascina due risultati utili.
Dapprima il Tribunale del Riesame ha annullato la misura cautelare imposta all’indagato dalla Procura di Vicenza del divieto di esercizio dell’attività di editore televisivo e di avvicinamento alla redazione, successivamente la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura stessa contro la sentenza del Tribunale del Riesame.
Ora il magistrato inquirente, a seguito della chiusura delle indagini, ha ritenuto che gli elementi raccolti in sede investigativa fossero sufficienti per richiedere il rinvio a giudizio.
Un corposo e articolato materiale desunto dalle intercettazioni che, tra le altre cose, hanno generato nuove rivelazioni a mezzo stampa sul particolare filo diretto dello Jannacopulos con alcuni medici dell’ospedale di Bassano, come riportato oggi con dovizia di particolari da un articolo sul Corriere del Veneto.
Informazioni su delibere dell’Ulss, richieste personali di aiuto o di appoggio, concorsi interni, spostamenti o rimozioni di personale, richieste di intervento presso i vertici della Regione, sollecitazioni per favorire l’arrivo di nuove tecnologie mediche eccetera.
Sono varie ed eventuali le questioni affrontate e le istanze richieste per via telefonica dai camici bianchi a Jannacopulos, con il quale, come riporta sempre il CdV, nel periodo di tre anni sono intercorse oltre 1400 telefonate.
In sostanza, dalla messe di intercettazioni telefoniche delle Fiamme Gialle emerge ulteriormente un quadro di “interconnessione” tra l’homo televisivus del bassanese e una frangia di primari e di medici del San Bassiano particolarmente ostili a Bramezza che nell’appoggio dell’editore avrebbero trovato, per così dire, la chiave di volta di una causa comune su cui incentivare la pressione mediatica.
Secondo i riscontri investigativi - e cito sempre dal quotidiano regionale - l’editore dell’etere avrebbe beneficiato di una “rete di informatori” all’interno dell’ospedale che “gli comunicavano informazioni in virtù della soggezione che nel tempo ha incusso nel personale medico”.
Va ribadito che i professionisti sanitari non sono indagati nell’inchiesta. I loro comportamenti, cioè, non sono stati ritenuti dal magistrato inquirente passibili di reato.
I loro fitti colloqui telefonici costituiscono comunque ampia parte integrante delle evidenze dell’inchiesta che hanno motivato la richiesta del pm di rinviare a processo l’editore di fatto del gruppo Medianordest.
Come ho già scritto, sarà il giudice di competenza a decidere il prossimo 10 ottobre se accogliere o respingere la richiesta del magistrato. Solo allora si saprà se al patron televisivo si metterà a battere o meno il dente del giudizio.

Messaggi Elettorali

Elena PavanFrancesco RuccoRenzo Masolo

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 11.686 volte

2

Cronaca

03-11-2025

Stefano Farronato disperso in Nepal

Visto 11.273 volte

3

Cronaca

04-11-2025

Nepal, trovato il corpo di Farronato

Visto 9.327 volte

5

Politica

05-11-2025

Pedemontana, voce in regione

Visto 4.791 volte

6

Musica

03-11-2025

Sting torna a Bassano del Grappa

Visto 3.344 volte

7

Arte

03-11-2025

Umanica. Uno sguardo a uomo e futuro, con Dif.fusione

Visto 3.301 volte

8

Hockey

01-11-2025

Derby Time

Visto 2.261 volte

9

Incontri

04-11-2025

L'Aperilibro riparte in noir

Visto 2.246 volte

10

Calcio

01-11-2025

Bassano, brividi a Vigasio

Visto 2.190 volte

1

Elezioni Regionali 2025

25-10-2025

Financial Times

Visto 20.690 volte

2

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 20.425 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-10-2025

Fratelli e Sorelle

Visto 20.394 volte

4

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 19.743 volte

5

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 19.602 volte

6

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.735 volte

7

Politica

26-10-2025

I nodi al pettine

Visto 16.787 volte

8

Attualità

21-10-2025

Antenna 5G sotto accusa

Visto 12.071 volte

9

Attualità

10-10-2025

Jacopo Marostica

Visto 11.763 volte

10