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EravamoRosà. Ora non possiamo più esserlo, dal momento che la commissione elettorale territoriale ha stabilito che il nome e il logo SìAmo Rosà va attribuito alla lista concorrente che candida a sindaco Elena Mezzalira.
Cala il sipario sulla inedita vicenda che sabato scorso, ultimo giorno per la presentazione delle liste, ha visto scendere in campo a Rosà due liste concorrenti e perfettamente omonime. Me ne sono già ampiamente occupato negli articoli precedenti e sapete quindi bene di che cosa si tratta.
Oggi è stato il giorno dell’epilogo annunciato. La lista che candida a sindaco Paolo Baggio - ormai ex Sì Amo Rosà - ha presentato, entro i termini fissati, il nuovo nome con cui apparirà sulla scheda elettorale: Riparte Rosà.
Paolo Baggio ed Elena Mezzalira (foto Mezzalira: Danilo Omodei)
Il colore giallo e nero e i simboli del logo (il leone alato seduto che guarda la rosa) sono immutati, quello che è invece cambiato è l’elemento principale della carta d’identità.
Ma tant’è: alla civica di Baggio non è rimasto altro che fare buon viso a cattivo gioco.
“Abbiamo preso atto - dichiara Paolo Baggio a Bassanonet - della decisione della commissione elettorale territoriale e con atto di grande umiltà e di servizio ai cittadini di Rosà abbiamo cambiato nome, anche se obtorto collo come si dice, e lo abbiamo presentato stamattina. Ora parte la campagna elettorale.”
“Qualcuno dei nostri - rivela il candidato sindaco di Riparte Rosà - aveva anche proposto di ritirarci dalla competizione, come gesto dimostrativo per la vicenda che ci ha penalizzato. In quel caso avrebbe corso da sola la lista nostra concorrente. C’era quindi il rischio di commissariare il Comune se non fosse stato raggiunto il quorum dei votanti, come previsto per le elezioni con una lista sola, anche se la nuova legge elettorale ha abbassato il quorum al 40% degli aventi diritto al voto.”
“Ma sarebbe stato impensabile costringere il Comune di Rosà al commissariamento - conclude Paolo Baggio-. È prevalso il senso di servizio civile e di responsabilità nei confronti della comunità rosatese.”
Dunque, entro la scadenza del mezzogiorno di oggi, la lista pro Baggio ha depositato il suo nuovo nome. Un atto che era atteso dalla commissione elettorale territoriale, riunita a Bassano del Grappa, che subito dopo ha provveduto al sorteggio delle due liste per l’ordine di comparizione sulla scheda elettorale.
Anche in questo caso la lista SìAmo Rosà, espressione della Lega e dell’amministrazione uscente, ha avuto la precedenza: è stata infatti sorteggiata per prima e come tale il suo logo sarà stampato sulla scheda.
Adesso la coppia di contendenti è ufficialmente definita, senza equivoci e omonimie: SìAmo Rosà versus Riparte Rosà.
Rispetto alle precedenti competizioni elettorali rosatesi, quella in corso presenta un paio di importanti aspetti, per così dire, non convenzionali.
Innanzitutto per la prima volta, nel trentennio a gestione leghista del paese, sul fronte opposto a quello dell’amministrazione uscente si candida a sindaco un già sindaco di Rosà. Cosa normale per la Lega-Liga Veneta, che nei suoi tre decenni di potere serenissimo ha visto Giovanni Didonè, Manuela Lanzarin e Paolo Bordignon succedere a sé stessi per il secondo mandato.
Non lo è stato invece fino ad oggi per l’area avversaria. Paolo Baggio, frontman di Riparte Rosà e sindaco di Rosà nel 1992-93, spezza quindi questa tradizione.
Il secondo aspetto riguarda il cursus honorum politico del candidato sindaco della Lega Elena Mezzalira. Prima di lei si sono infatti candidati e sono stati eletti come sindaci esponenti della Lega, già Lega Nord, duri e puri: nati e cresciuti cioè nella scuderia politica e nel brodo primordiale leghista.
Elena Mezzalira è l’assessore ai Servizi Sociali uscente della giunta Bordignon e nel 2017 era stata eletta con la lista Lega Nord Liga Veneta - Indipendenti per Rosà - Forza Continuità.
Ma si tratta della stessa Elena Mezzalira che in occasione delle amministrative di cinque anni prima era stata la presidente e co-fondatrice dell’associazione politico-culturale Ros@', alternativa all’area politica dell’amministrazione della Lega (per un rinfresco della memoria: www.bassanonet.it/news/10331-il_nome_della_ros_.html).
Fu proprio l’associazione Ros@', presieduta dalla Mezzalira, a promuovere la lista civica Ros@' 2012, che quell’anno candidò a sindaco Alfio Piotto, quale principale competitor del leghista Paolo Bordignon.
Una formazione civica che ha continuato ad esistere, che si è quindi evoluta in Rosà Civica, che con questo nome si è seduta sui banchi di opposizione nel mandato Bordignon 2017-2022 e che pur non comparendo nel simbolo e nel logo fa oggi parte della squadra di Riparte Rosà pro Paolo Baggio.
Per un ironico gioco della storia, pertanto, Elena Mezzalira si trova ad essere la principale avversaria di una lista sostenuta dalla formazione che lei stessa ha contribuito a creare.
Non è meraviglioso tutto ciò?
Ma torniamo ad oggi, perché è da oggi che tutte le carte delle elezioni amministrative a Rosà sono finalmente in tavola, dopo che la querelle sulla clamorosa omonimia tra le due liste è giunta velocemente a soluzione.
Termina così lo strano prologo di questa campagna elettorale rosatese, totalmente risucchiato dalla questione della paternità del nome e del logo con cui presentarsi agli elettori. Inizia dunque la vera sfida tra i due candidati sindaci concorrenti e le rispettive liste: quella basata sui programmi, sulle idee, sulle proposte e sulle due diverse visioni di porsi al governo del paese e in rapporto col territorio.
Sedetevi comodi sul divano: va in onda, in prima serata, La Guerra dei Roses.
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