Asparago di Bassano
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Alessandro TichAlessandro Tich
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“Sì all'Hub Urbano e polo naturalistico nella Scuola Mazzini, ma prima bisogna ascoltare la cittadinanza”. La presa di posizione fortemente democristiana di Impegno per Bassano sul futuro della scuola elementare del centro storico

Pubblicato il 27-05-2021
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L'Hub Urbano per la Cultura e l'Innovazione con la trasformazione della Scuola Mazzini in polo naturalistico? S'ha da fare. Lo storico edificio scolastico non è più adatto alle esigenze della didattica moderna e pertanto ben venga la sua nuova ipotizzata destinazione d'uso.
Su questo argomento, tuttavia, bisogna prima ascoltare i cittadini.
Insomma: un colpo al cerchio e uno alla botte. È la presa di posizione fortemente democristiana della lista civica Impegno per Bassano in merito agli annunciati destini della scuola elementare del centro storico, dopo la presentazione del “concept progettuale” di una quindicina di giorni fa in commissione da parte delle due società consulenti del Comune Mesa Srl e Grisdainese Srl.

Massimo Gianesin, Giulia Bindella e Matteo Bizzotto Montieni (foto Alessandro Tich)

Per esporre le loro argomentazioni, tre esponenti della civica - la coordinatrice Giulia Bindella e i due membri del direttivo Massimo Gianesin e Matteo Bizzotto Montieni - danno appuntamento alla stampa all'ingresso del Giardino Parolini dove, tra un albero e l'altro, si gode anche la buena vista di una parte della scuola oggetto del contendere.
“Noi siamo del parere - esordisce Giulia Bindella - che su questo tema serva un confronto con la città intera.” Quello che all'inizio appare un distinguo della civica di maggioranza si rivela invece lo spunto per esprimere un giudizio estremamente favorevole circa la prospettiva di mandare in pensione l'ultracentenaria scuola della città per farne qualcos'altro. Secondo Impegno per Bassano, il problema del calo delle nascite va preso altamente in considerazione: “La denalità progressiva porterà a settembre circa 50 bambini in meno rispetto allo scorso anno”. E si tratta di “un dato purtroppo in continuo calo se si pensa che ci sono state circa un centinaio di nascite in meno all'anno dal 2012”.
“La struttura dell'immobile è ormai inadatta: aule alte, caloriferi che consumano - aggiunge la Bindella -. Serve una scuola che sia adatta ai tempi che viviamo e con un reale efficientamento energetico.” Per gli Impegnati un altro elemento da considerare è l'ubicazione stessa della Mazzini, “inserita nell'annosa questione del traffico cittadino”.
“Il problema del traffico in discesa Brocchi - sostengono Bizzotto Montieni & Friends - deve portare alla valutazione di un sito diverso per la scuola.” In più, “la vicinanza ai Giardini Parolini ne fa una sede ideale per un museo naturalistico di ultimissima generazione, non più statico ma dinamico e versatile dove si possono modulare gli spazi adattandoli alle esigenze dei giovani e degli utenti che si modificano nel tempo”. Onde per cui “il polo naturalistico ha una visione futura che va incontro alle esigenze del mondo che sta cambiando”.
“Quello della Mazzini è un edificio non più in linea con le esigenze della didattica moderna - rincara la dose Massimo Gianesin -. La scuola Mazzini non è un tabù, è giusto che la città ne dibatta.” Il più antimazziniano è proprio Matteo Bizzotto Montieni. “È vero, siamo tutti legati a questa scuola, anch'io l'ho frequentata - afferma -. Ma non possiamo fossilizzarci nel passato. Questa struttura non risponde più alle esigenze degli studenti di oggi. Per il bene della città, su certe tematiche bisogna essere pragmatici e non romantici.”
Secondo Impegno per il Futuro, quindi, “il progetto dell'Hub Urbano deve essere innanzitutto spiegato bene alla città” e “bisogna ampliare il più possibile il confronto alla cittadinanza”. Come farlo? Non si sa ancora bene. Può darsi che la civica convochi un'assemblea dei propri iscritti dedicata all'argomento e aperta a tutti. Ma, strada facendo, potrebbero venire fuori altre idee. Ma la civica ammonisce: sì al confronto e sì al dibattito, ma su “scelte innovative che devono essere condivise” e non su argomentazioni esposte per partito preso. Ed è ancora l'antimazziniano e antiromantico Bizzotto Montieni a mettere i puntini sulle “i”. “Si può dibattere solo se non si parte da posizioni preconcette - afferma -. Ben vengano anche le critiche delle opposizioni, ma fatte in maniera ragionevole e non pretestuosa.”
Dal Buena Vista Social Hub per il momento è tutto, a voi la linea.

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