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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Passaggio di testimone
A Villa Giusti in città incontro pubblico coi presidenti delle categorie economiche per il lancio del progetto Marchio d'Area-Territori del Brenta. Sarà anche il “canto del cigno” dell'arch. Massimo Vallotto, uno dei promotori del progetto
Pubblicato il 24-04-2017
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Oh, rieccola qua, la mia parola preferita: stakeholder.
Appena la sento o la leggo da qualche parte, capisco subito che si sta parlando di Marketing Territoriale. Ovvero, nella fattispecie, del Tavolo di Marketing Territoriale Territori del Brenta, finalizzato ad incrementare l'attrattività turistica del nostro comprensorio, funzionale alla realizzazione del Marchio d'Area.
Chi sono, dunque, gli stakeholder o - per fare ancora più figo - stakeholders?
Fonte immagine: atleticagallaratese.it
Sono i cosiddetti “portatori d'interesse”: vale a dire gli operatori e le categorie che da una reale valorizzazione dei Territori del Brenta come destinazione turistica possono trarre vantaggio per le proprie attività e, con esse, diventare a loro volta volano di sviluppo, di indotto economico e di incentivazione occupazionale sul territorio.
Fino adesso, però, a tenere desta l'attenzione sulle opportunità offerte dal progetto di valorizzazione turistica sono stati i “portatori d'acqua”.
Mi riferisco ai Tre Tenori (in ordine alfabetico: Roberto Astuni, Andrea Cunico Jegary e Massimo Vallotto) che ormai da quattro anni a questa parte stanno operando per inculcare nel senso comune del nostro comprensorio i principi teorici e operativi delle strategie del Marketing Territoriale.
Col tempo, il progetto è stato anche adottato dall'IPA (Intesa Programmatica d'Area) Pedemontana del Brenta che ha posto sui Territori del Brenta il cappello istituzionale degli enti pubblici e delle categorie economiche interessate alla prospettiva.
Ci sono stati inoltre numerosi incontri di formazione, aggiornamento e sensibilizzazione sul tema sia per il pubblico “tecnico” che per quello più esteso.
Ma l'aeroplano del percorso che dovrebbe portare al Marchio d'Area è ancora in fase di rullaggio sulla pista di decollo. Ed è fondamentalmente per questo motivo che l'Associazione Culturale Territori del Brenta, in collaborazione con l'IPA Pedemontana del Brenta, promuove un incontro pubblico con i presidenti delle categorie economiche di Bassano del Grappa e del mandamento “per la condivisione operativa del progetto Marchio d'Area-Territori del Brenta”.
L'appuntamento, intitolato ”Fare Turismo”, è in agenda mercoledì 26 aprile, dalle 18 alle 20, nella “Sala delle Rose” a Villa Giusti del Giardino, in via Travettore in città.
“I promotori del Marchio d'Area, nella prima delle due ore dedicate all’incontro - informano gli organizzatori -, faranno dei brevi interventi consuntivi del percorso fin qui svolto e propositivi per quello a venire, indicando le prossime auspicabili azioni mirate a creare una governance pubblico-privata che si formalizzi in un Consiglio Direttivo.”
“L'obiettivo primario - spiegano ancora i promotori del progetto TdB - è quello di costituire, con una ragionevole urgenza, un'Agenzia per l'Attrattività del Territorio”.
L'Agenzia in questione dovrebbe sviluppare, secondo un tipico linguaggio da addetti ai lavori, cinque “aree di attività”.
La prima è l'Area Identità (“re-design e codificazione dell'armatura culturale del territorio, definizione della corporate identity, disciplinare e linee guida visual/copy”).
La seconda è l'Area Animazione (“attività permanente verso decisori e stakeholder (Tavolo Marketing Territoriale): ciclo di workshop e seminari con esperti”).
La terza è l'Area Tutoraggio (“supervisione su tutte le singole iniziative di comunicazione legate al turismo, pubbliche e private, programmate nell’area Pedemontana del Brenta”).
La quarta è l'Area Formazione (“attività interna rivolta a decisori e stakeholder: coordinamento permanente e cicli percorsi formativi tramite l'FSE-Fondo Sociale Europeo”).
La quinta e ultima è l'Area Strategia (“mira direttamente ad elevare il valore della filiera del comparto turistico, a partire dal marketing e dalla comunicazione”).
Ad aprire gli interventi a Villa Giusti sarà Massimo Vallotto, presidente del Museo dell'Automobile Bonfanti-Vimar, che parlerà di “Quattro anni di incubazione e prossimi traguardi”.
Roberto Astuni, presidente del Consorzio Turistico Pedemontana Veneta, tratterà quindi il tema “La gestione delle Destinazioni Turistiche e i Marchi d'Area”.
Di seguito Andrea Cunico Jegary, titolare dell'agenzia di marketing e comunicazione Adacmaster Bassano nonché “mente strategica” del progetto, affronterà l'argomento “Funzioni dell'Agenzia per l'Attrattività del Territorio”.
In conclusione della prima parte, il presidente dell'Unione Montana Valbrenta Luca Ferazzoli presenterà un “Report sulle decisioni degli stakeholder pubblici”.
Nella seconda ora, con la formula del Talk e la conduzione del noto giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, i presidenti delle categorie economiche del Bassanese si confronteranno sul tema, esponendo le loro visioni su questo progetto mirato alla valorizzazione diffusa del territorio, attraverso l'industria del turismo sostenibile.
Ma gli stessi presidenti delle associazioni di categoria, come dal programma stampato sul volantino, “si esprimeranno sull'adesione e il sostegno al progetto”.
Il convegno a Villa Giusti del Giardino sarà infatti un autentico “bivio” per il Marketing Territoriale di casa nostra. “Dopo oltre quattro anni di incubazione - affermano ancora gli organizzatori - il progetto di Marchio d'Area-Territori del Brenta è arrivato ad un punto di svolta operativo.”
Dal confronto del 26 aprile, cioè, dovranno nascere le effettive condizioni affinché avvenga il passaggio di testimone, in quella che si spera non sia più una corsa a ostacoli, tra chi fino adesso ha lavorato per costruirlo e promuoverlo e chi - imprenditori, operatori turistici, categorie economiche e, non ultimi, “decisori” istituzionali - dovrebbe farlo proprio per renderlo una prassi di crescita territoriale quotidiana.
In altre parole, dalle risposte e dalle manifestazioni di impegno che emergeranno o meno dall'incontro pubblico si evincerà se il progetto Marchio d'Area-Territori del Brenta sarà destinato a rimanere una fiction oppure ad evolversi in un'iniziativa ampiamente condivisa e pienamente compresa dagli stakeholder e capillarmente ed estensivamente calata nella nostra realtà.
Non a caso, l'appuntamento di dopodomani sarà anche il “canto del cigno” dell'architetto Massimo Vallotto, uno dei tre copromotori del Tavolo dei Territori del Brenta, che dopo “Fare Turismo” lascerà ad altri le redini del progetto, ritirandosi dal medesimo.
“Il percorso teorico - dichiara Vallotto - è concluso. O la comunità lo farà proprio, tramite i portatori d'interesse con convinzione e incominciando anche ad investirci in risorse umane e professionali, o sarà inutile continuare a pestare acqua nel mortaio!”
Dunque, dal 27 aprile, i Tre Tenori del Marketing Territoriale resteranno in due.
Ma sarà una defezione indolore solo se assieme ad essi, e in prospettiva sostituendosi ad essi, comincerà a cantare anche il coro.
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