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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il filo di Arianna
Superstrada Pedemontana: la capogruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera Arianna Spessotto punta il dito sulla trasformazione della società del Passante di Mestre Cav Spa per “soccorrere” il Consorzio Sis in crisi di liquidità
Pubblicato il 20-12-2016
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Superstrada Pedemontana Veneta: sull'infinito iter dell'infrastruttura a pedaggio in avanzato stato di costruzione nonostante le criticità relative al cosiddetto “closing finanziario” dell'opera, interviene la deputata ovvero “portavoce” del Movimento 5 Stellle e capogruppo M5S alla Commissione Trasporti della Camera Arianna Spessotto.
La parlamentare, che ha presentato al riguardo un'interpellanza al ministro dei Trasporti, punta il dito sull'operazione - targata ancora governo Renzi - che viene incontro al concessionario Sis, in crisi di liquidità, conferendo nuovi poteri alla Cav (Concessioni autostradali venete ) Spa: società detenuta al 50% dall'Anas e al 50% dalla Regione Veneto, costituita a suo tempo per la esclusiva gestione del Passante di Mestre.
Grazie a un emendamento alla Finanziaria proposto dallo stesso ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Cav Spa viene “affrancata” dal vincolo di occuparsi del solo Passante di Mestre e trasformata in concessionaria autostradale.
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La deputata del Movimento 5 Stelle Arianna Spessotto
Viene in questo modo liberalizzato l'assetto azionario: viene a mancare in prospettiva il rapporto paritetico tra Anas e Regione e potranno entrare altri soci. La nuova concessionaria autostradale, tra le sue attività di competenza, potrà anche occuparsi delle opere in project financing della Regione Veneto.
Non è ancora definito se e in che termini tale prerogativa potrà essere applicata alla Pedemontana Veneta, ma la “promozione” della società del Passante viene da più parti interpretata come un “soccorso rosso” al Consorzio privato Sis (peraltro attraverso una società attualmente detenuta da una società pubblica e da un ente pubblico) a fronte dei rilevanti dubbi tecnico-finanziari emersi il mese scorso dall'ultima relazione della Corte dei Conti che ha definito nientemeno che “a rischio fattibilità” il progetto della SPV.
Su questi aspetti si concentra l'attenzione della deputata pentastellata.
Un “filo di Arianna” che ripercorre in estrema sintesi le contraddizioni di un'opera viaria nata come project financing di iniziativa privata e successivamente trasformata in una progressiva calamita di risorse pubbliche, come da comunicato stampa trasmesso in redazione che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
Nonostante l'ennesima bocciatura della Corte dei Conti sulla Pedemontana Veneta, che con la sua ultima relazione ha evidenziato, in analogia con quanto denunciato già da tempo dal M5S, tutte le carenze progettuali dell’opera, i favori elargiti in questi anni al concessionario e le numerose criticità ambientali derivanti dalla sua costruzione, è scattata, l'operazione soccorso al consorzio Sis, concessionario della Pedemontana e in piena crisi di liquidità.
Di fatto, facendo perno su Cav Spa, la società di gestione del Passante di Mestre, è stata spianata la strada alla Pedemontana Veneta, un'opera che si trova in una situazione a dir poco disastrosa, considerata anche l’inadempienza contrattuale del concessionario Sis, che avrebbe dovuto assicurarne il finanziamento privato.
Come noto, l’opera è stata pensata in project financing ma finora gli unici soldi spesi sono stati quelli pubblici che ha messo lo Stato, mentre Zaia, dimostrando tutta la sua irresponsabilità politica, continua a battere cassa a Roma, rincorrendo Delrio, per farsene dare altri!
Ricordo come quest’opera sarebbe dovuta costare 750 milioni di euro mentre ora siamo arrivati a superare i 3 miliardi!
Il ricorso al partenariato pubblico-privato non solo non ha portato, come c’era da aspettarsi, i vantaggi annunciati, ma ha reso incerta la fattibilità della stessa autostrada, come ribadito anche dalla Corte dei Conti nella sua ultima relazione.
Non possiamo più alimentare con risorse pubbliche questo contratto di concessione, insostenibile per le casse dello Stato e contrario a qualsiasi logica improntata a un bilanciamento costi-benefici favorevole alla collettività!
I costi che graveranno sui cittadini, a fronte di previsioni di traffico altamente sopravvalutate, sono infatti inaccettabili, ancor più se si pensa che una tratta dell’autostrada sarà comunque del tutto inutile dato che correrà sostanzialmente parallela a un’altra già esistente!
Ho depositato in questi giorni un’interpellanza parlamentare al ministro dei Trasporti per pretendere chiarezza e trasparenza sulla convenzione economico-finanziaria dell’opera, mantenuta segretata dal commissario, e per sapere cosa intenda fare questo governo per discostarsi dalle scelte di quello precedente e per evitare il futuro scenario di un inutile dispendio di denaro pubblico.
Arianna Spessotto
Capogruppo M5S Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Camera dei Deputati
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