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Alessandro TichAlessandro Tich
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Asparago poco social: stranezze e incongruenze nei canali web e Facebook dedicati alla promozione dell'Asparago Bianco di Bassano DOP. Le segnala, nella sua pagina Fb, Roberto Astuni. E abbiamo controllato anche noi

Pubblicato il 21-05-2016
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A tirare fuori la castagna - per restare in tema agroalimentare - è stato sempre e ancora lui: Roberto Astuni, multiforme rappresentante dell’imprenditoria turistico-alberghiera e del marketing territoriale del nostro comprensorio.
Il quale, dopo aver servito martedì scorso assieme ai colleghi Ristoratori Bassanesi i piatti a base di Asparago Bianco di Bassano DOP ai politici del consiglio regionale a Venezia, ha cercato di postare delle foto relative all’evento sui social. Compresi i canali web e social ufficialmente dedicati alla promozione del bianco turione bassanese a Denominazione d’Origine Protetta: ma è proprio qui che Astuni ha rilevato alcune “incongruenze”, prontamente segnalate in un post sulla sua pagina Facebook.
Le prime stranezze, infatti, riguardano il sito ufficiale (www.asparagobiancobassano.com) del Consorzio per la Tutela dell'Asparago Bianco di Bassano DOP: ovvero il Consorzio costituito a tutela del disciplinare di produzione e del marchio del prodotto principe dell'agricoltura bassanese. Il quale - per la promozione dell'Asparago made in Bassano, compresa la realizzazione e la gestione del sito internet medesimo - beneficia dei cospicui finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007 - 2013, di cui il Consorzio è “organismo responsabile dell'informazione” e la cui Autorità di gestione è la Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione Veneto. Come specifica obbligatoriamente, del resto, lo stesso sito web del Consorzio e come ancora nel 2011 avevamo avuto modo riferire su questo portale (notizie.bassanonet.it/economia/8110.html).

Fonte immagine: piaceridellavita.com

Risorse a loro volta attinte dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, come pure obbligatoriamente indicato a margine dell'intestazione del sito istituzionale asparagobiancobassano.com.
Ebbene: come ogni sito promozionale che si rispetti, anche su quello del Consorzio sono presenti le icone dei link diretti ai canali social, nella fattispecie Facebook e Youtube.
Solo che, come evidenziato da Astuni, cliccando sull'icona Facebook del sito consortile compare la pagina www.facebook.com/asparago.dop.
Nello spazio social in questione ci si aspetterebbe di vedere turioni in quantità, info aggiornate sugli eventi in corso, ricette a base di Asparago, comunicati sulla rassegna del Gruppo Ristoratori Bassanesi, notizie sul nuovo presidente del Consorzio di Tutela dell'Asparago Paolo Brotto e chi più ne ha più ne metta.
Insomma: tutto quanto deve essere comunicato per mantenere fresca ed aggiornata l'informazione e la promozione a tutto campo sul prodotto che per due mesi all'anno è il dominatore incontrastato dell'economia agricola e gastronomica bassanese.
E invece no. Perché si tratta, in realtà, della pagina Fb intestata a Daniela Borriero. La quale, per inciso, è la promoter dell'agenzia di PR e comunicazione Primaera, titolare delle attività di promozione dell'Asparago Bianco di Bassano DOP per conto del Consorzio. Ma sul profilo social, aggiornato al mese di settembre 2015, le notizie sull'Asparago bassanese sono ben poche, relative agli anni scorsi e postate solamente a intermittenza. Tutto il resto dei contenuti della pagina Fb è composto da post inerenti tutt'altre cose: appuntamenti di musica e pittura, eventi animalisti, concerti, corsi di fai-da-te.
“Strano - commenta al riguardo Astuni - per una iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto. E' una pagina “privata” dove ci sono post di tutti i tipi.”
E non va certamente meglio - sotto il profilo della diffusione del marchio e dell'immagine dell'Asparago di Bassano - l'opzione Youtube. Cliccando infatti la relativa icona del sito del Consorzio, compare un link con la faccina triste con la scritta: “Siamo spiacenti, la pagina non è disponibile. Prova a cercare qualcos'altro.”
Lo stesso sito asparagobiancobassano.com - che a seguito del post di Astuni è stato scandagliato da chi vi scrive - non è certamente un esempio di aggiornamento cronologico. Nella sezione “galleria”, ad esempio, gli ultimi eventi riportati risalgono al 2014, mentre la sezione “media e stampa” è ferma alla rassegna degli articoli del 2011.
Ma non è tutto: sempre Sherlock Astuni, “investigando” sulla rete, riferisce di aver scoperto anche un'altra pagina Facebook relativa all'Asparago di Bassano (www.facebook.com/Asparagi-di-Bassano-DOP-204231816278070/?fref=nf) presentata come “Pagina Ufficiale dell'Asparago Bianco di Bassano DOP”. Ma si tratta di una pagina statica, attivata nel 2011 e mai più aggiornata.
La quale nelle info riporta l'indirizzo di via Matteotti 39 a Bassano (l'indirizzo del Comune di Bassano del Grappa), un numero di telefono che corrisponde alla sede di Bassano della Coldiretti e un link che collega nuovamente al sito istituzionale del Consorzio per la Tutela dell'Asparago Bianco di Bassano DOP.
Degli unici due post recenti nella pagina - inseriti nei giorni scorsi per segnalare la stranezza di un simile spazio social apparentemente “abbandonato” - uno è proprio di Astuni: “Ma è vera o no questa pagina? Se è un fake, possibile che uno possa usare impunemente logo e dicitura di un marchio tutelato dalla Comunità Europea?”
Conclude ordunque il presidente degli Albergatori di Bassano, nel post di segnalazione sulla sua pagina Fb: “Ma allora i dubbi nascono spontanei: è il Consorzio poco “accorto” a non verificare quello che c'è in giro su Internet o c'è qualcosa che non “quaglia”?? Ma la vera pagina Facebook del Consorzio qual è? Se qualcuno potesse togliermi questi dubbi, visto che mi piacerebbe promuovere le tante iniziative che si fanno, ma nel posto giusto!!”
Sono le domande che attanagliano gli utenti di Asparabook: il social dell'Asparago poco social.

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