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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Tutto il Ponte minuto per minuto

In consiglio comunale passa all'unanimità una mozione delle minoranze che impegna sindaco e giunta a pubblicare tutti gli atti sul restauro del Ponte e ad aggiornare i dati settimanalmente. Le opposizioni: “Serve la massima trasparenza”

Pubblicato il 13-11-2015
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Brassaï. L’occhio di Parigi

La notizia nella notizia è questa qua: al consiglio comunale di Bassano di martedì scorso le minoranze hanno presentato una mozione che impegna il sindaco e la giunta “a porre in essere immediatamente a favore della cittadinanza tutte le attività e le iniziative possibili affinché vengano messi a disposizione con la massima trasparenza tutti gli atti riguardanti il restauro del Ponte degli Alpini”.
In altre parole, si è chiesto al governo cittadino di riparare a quel deficit di “informazione condivisa” che fino ad oggi ha contraddistinto la comunicazione sulle varie fasi preliminari dell'intervento e su quello che accadrà successivamente.
Alla luce anche dell'unica riunione pubblica tenutasi fino ad oggi sull'importante argomento, quella dello scorso 17 settembre, nella quale - come si legge nel testo della mozione - “la cittadinanza ha richiesto che via sia la massima trasparenza negli iter di assegnazione dei lavori di appalto e nella gestione economico-finanziaria dell'operazione, preso atto dell'importante impegno di denaro pubblico richiesto da questo intervento”.

Foto: archivio Bassanonet

Ebbene: la notizia sta nel fatto che la mozione è stata approvata dal consiglio comunale all'unanimità. Quindi anche con il voto della maggioranza.
Non era questo l'esito previsto (qualcuno aveva detto: “la mozione non va approvata perché la trasparenza è già in essere”), ma un intervento del sindaco Poletto che in sostanza si è detto disponibile ad accettarla qualora fossero emendate, e cioè modificate alcune frasi del testo originale ha sparigliato le carte e alla fine il documento è passato.
Ora sindaco e giunta sono tenuti a dare puntuale e continua informazione pubblica “con tutti gli strumenti possibili, anche e prioritariamente sul sito internet del Comune in apposita area dedicata” su tutti gli aspetti relativi all'intervento. E in particolare, “a titolo esemplificativo”: computo metrico ed elenco dei prezzi unitari, capitolato speciale d'appalto, documentazione di gara e delle offerte, determina o altro atto sull'affidamento all'impresa Sace S.a.S. dei “lavori urgenti” di questi mesi, progetto architettonico e esecutivo delle opere appaltate e relativi allegati, documentazione sull'eventuale compenso extra stipendio del progettista, eccetera eccetera eccetera.
In più, l'impegno preso è anche quello di “informare costantemente la cittadinanza, con periodicità settimanale, dello stato di avanzamento lavori di tutte le varie fasi di intervento, e di tutte le scelte che l'Amministrazione andrà ad effettuare per la realizzazione dell'importante opera di restauro”.
Insomma: tutto il Ponte minuto per minuto.
E' l'antefatto che porta i consiglieri delle opposizioni di centrodestra a convocare la stampa in municipio per specificare quelle che - a loro dire - sono le carenze dell'operazione-restauro proprio dai punti di vista della trasparenza e dell'informazione.
“Nel consiglio comunale di martedì - spiega Roberto Marin di Impegno per Bassano - due interpellanze e una mozione hanno sollecitato l'Amministrazione su un problema che abbiamo evidenziato: un'informazione e un confronto istituzionale non adeguati rispetto alla portata dell'intervento.”
“C'è difficoltà nell'Amministrazione - puntualizza Marin - a motivare con criteri oggettivi le scelte dei professionisti esterni e delle aziende, la scelta dello staff progettuale, il quadro dei costi salito dai 2 milioni e 380mila euro del primo progetto preliminare del novembre 2014 ai 6 milioni e 700mila del progetto preliminare approvato in giunta il 22 settembre 2015. Qui prima si decide e poi si informa, noi vogliamo invertire questo modus operandi.”
Tamara Bizzotto, della Lega Nord, lamenta che “non c'è stato un percorso accompagnato” sull'iter del restauro e che non sia stato preso in adeguata considerazione “l'esposto presentato all'Autorità Anticorruzione dalla Fondazione Architetti e Ingegneri Inarcassa, in merito alla regolarità della assegnazione degli incarichi per il restauro del Ponte degli Alpini”.
E a proposito di comunicazione, la stessa Bizzotto si chiede “perché manchi il cartello dei lavori con indicazioni del progettista e del direttore dei lavori”.
“Il Ponte - sostiene Federica Finco della coalizione di centrodestra -, vista la generosità di tante persone, meritava a monte un concorso di idee.”
“La scelta attraverso internet e un curriculum di 500 pagine del professor Modena non è motivata - prosegue -. Lo stesso Modena, in commissione, ha detto di non essere un esperto di ponti in legno. Per l'informazione alla cittadinanza non serve solo il sito internet, ma anche un luogo fisico dove la gente può vedere e capire.”
Mariano Scotton, di Forza Italia, oltre a esprimere perplessità sulla lievitazione dei costi dell'intervento, focalizza l'attenzione sullo stanziamento di 9.150 euro per “spese incarico sito web dedicato al restauro del Ponte” assegnato al segretario del Partito Democratico di Rosà Stefano Mocellin “che è stato molto attivo in campagna elettorale”.
“Si potevano fare molte iniziative - aggiunge Scotton -. Ad esempio una mostra sul progetto in tre-quattro luoghi della città. Aver coinvolto all'inizio non solo il professor Modena ma anche altri luminari, specialisti in legno, poteva essere una partenza più efficace e più alla luce del sole.”
Stefano Monegato di Impegno per Bassano punta il dito “sui 3 euro in meno di affidamento diretto sotto i 40.000 euro (incarico al prof. Modena, NdR) che hanno fatto scattare l'esposto all'Anticorruzione”.
E, da consigliere-alpino, aggiunge: “Il Ponte degli Alpini e Bassano sono un tutt'uno. Ci vuole una tensione morale rivolta agli alpini. Il presidente Rugolo (della sezione ANA Montegrappa, NdR) ha chiesto al Comune di essere informato sui costi, vista anche la raccolta fondi gestita dalla sezione, senza ricevere ancora risposta.”
Le opposizioni, in prospettiva, si dichiarano preoccupate “sulla questione dello sviluppo del cantiere”. “L'assessore ha detto che il bando di gara dovrebbe partire a metà novembre, ma non c'è ancora un progetto esecutivo e senza progetto esecutivo la gara non si può fare.”
Espresse perplessità anche “sulla scelta della progettazione interna del restauro da parte delle risorse interne dell'ufficio Lavori Pubblici rispetto all'alta professionalità e competenza necessarie tenuto conto, peraltro, che gli stessi uffici, in precedenza, hanno “sorvolato” sulle reali condizioni del manufatto palladiano”.
Come se non bastasse, “in questo particolare momento critico per l'avvio dei lavori per il restauro del Ponte, l'area Lavori Pubblici è rimasta senza dirigente responsabile di riferimento”. “Da un anno - lamentano le opposizioni - questa Amministrazione era a conoscenza del termine e della necessità di nominare il nuovo dirigente. Ci troviamo ora in una situazione “grottesca” dove ben tre aree dell'organizzazione interna del Comune sono rimaste senza dirigente: Cultura, Lavori Pubblici e Urbanistica. Incarichi tutti assunti ad interim dal segretario comunale con ingorgo burocratico-amministrativo, con evidente precarietà e ritardi cronici nelle attività.”
Postilla conclusiva. La citazione del giorno viene conquistata di diritto da Federica Finco, che afferma: “Abbiamo una giunta metallara.”
Il colorito riferimento è all'ipotesi dell'installazione “di un reticolo di acciaio inossidabile” per il consolidamento della struttura del Ponte, ma anche - inevitabilmente - all'“abete di metallo” che l'Amministrazione è intenzionata a posizionare in piazza per le feste natalizie.
Caspita: Poletto e assessori assimilati a un gruppo rock? Questa non l'avevo mai pensata. E a quale rock band potrebbero mai ispirarsi, visto anche il sistema di illuminazione previsto per l'albero di Natale tecnologico?
Ma ai Led Zeppelin, naturalmente!

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