Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Superclassifica Show

Il Ministero dei Beni e Attività Culturali assegna un contributo di quasi mezzo milione a Operaestate Festival, promosso al rango di terzo festival in Italia. Subito dietro al Festival dei Due Mondi di Spoleto e al Festival Romaeuropa di Roma

Pubblicato il 11-08-2015
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Ma guarda un po'. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ci ha preso gusto: e dopo i 3 milioni stanziati per il restauro del Ponte degli Alpini decreta un contributo di quasi mezzo milione di euro (478.792, per l'esattezza) a favore del Comune di Bassano del Grappa per Operaestate Festival Veneto, promosso al rango di terzo festival italiano subito dietro al Festival dei Due Mondi di Spoleto e al Festival Romaeuropa di Roma. E scusate se è poco.
E' l'esito del bando per le assegnazioni dei contributi FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) 2015, ripartiti con apposito decreto dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero e riservati esclusivamente ai circuiti, agli organismi e ai progetti di programmazione multidisciplinare: che integrano cioè più discipline (danza, teatro, musica ecc.) nell'offerta dei loro cartelloni e nella propria attività istituzionale.
Operaestate Festival - nella fattispecie - è stato collocato nel capitolo dei “festival multidisciplinari”, e al primo “sottoinsieme”: quello relativo, cioè, ai progetti riconosciuti come i più rilevanti. Salendo direttamente sul podio dei primi tre festival in Italia, nel ponderato e rigoroso Superclassifica Show ministeriale.

La conferenza stampa in municipio (foto: Alessandro Tich)

“Un'Amministrazione - afferma in conferenza stampa il sindaco Riccardo Poletto - non va giudicata esclusivamente per le risorse che è capace di ottenere. Ma i 3 milioni per il Ponte e questo prestigioso riconoscimento per Operaestate sono due notizie che ci premiano. Un riconoscimento a un festival che da tempo ha già attivato importanti percorsi di innovazione.”
“Siamo molto orgogliosi che il nostro progetto artistico abbia ottenuto una valutazione così importante - gli fa eco l'assessore alla Cultura Giovanna Ciccotti -. E non bisogna dimenticare che al Ministero è stato presentato, così come richiede il nuovo decreto che regola la materia, un progetto triennale per Operaestate dal 2017 al 2017, e che proprio questo è stato valutato dalle commissioni ministeriali riunite: teatro, danza e musica, insieme con il progetto dettagliato annuale per il 2015.”
L'assessore Ciccotti, nell'occasione, ringrazia i direttori di Operaestate Festival che hanno reso possibile l'ambito risultato: il direttore generale Rosa Scapin e i tre direttori artistici Roberto Casarotto (Danza), Carlo Mangolini (Teatro) e Loris Parise (Lirica). Ma è la stessa Rosa Scapin, a sua volta, che cita e ringrazia pubblicamente tutti i componenti dello staff del festival “che lavorano indefessamente tutti i giorni”: Alessia Zanchetta (comunicazione), Sofia Girardi (amministrazione), Alice Leoni (organizzazione), Agnese Scapin (organizzazione) e Margherita Fiorese (amministrazione).
Una squadra attiva tutto l'anno a cui si affianca, nei 90 giorni della programmazione di Operaestate, un gruppo di stagiste, collaboratrici e collaboratori.
“Il progetto ha avuto successo nonostante lo staff sia così limitato - commenta Rosa Scapin -. I nostri “competitor”, classificatisi prima e anche dopo di noi, hanno staff con decine e decine di persone. E' un successo che va condiviso con tutti, non solo come supporto organizzativo ma anche come supporto ideativo rispetto alla progettazione artistica.”
“Nel luglio 2014 - spiega ancora Rosa Scapin - è uscito il decreto ministeriale che regola e rivoluziona il mondo dello spettacolo italiano, facendo nascere la figura del “festival multidisciplinare”. Sembrava che fosse la fotografia di Operaestate.”
E infatti i criteri necessari per partecipare al bando, ed emergere nei relativi punteggi, sintetizzano i requisiti in cui il Festival delle Città Palcoscenico già si distingue da tempo nella sua progettazione.
Tra questi: valorizzazione della creatività emergente, sinergia con altri soggetti di produzione culturale, creazione di reti nazionali e internazionali, educazione e promozione del pubblico, formazione e impiego di giovani artisti, rapporto con il territorio, supporto ai nuovi linguaggi, partecipazione a progetti europei, sviluppo di progetti in luoghi di impatto turistico.
“Abbiamo partecipato al bando senza inventare nulla - ribadisce il direttore generale Scapin -. Operaestate veniva già fotografato con questa somma di criteri. Abbiamo messo in fila le cose che già facevamo.”
E siccome - come conferma il direttore della Danza Roberto Casarotto - “l'attività del festival multidisciplinare è strutturata in un arco di tempo di 90 giorni, ma si articola in 365 giorni di lavoro”, ecco che spuntano già all'orizzonte i prossimi progetti.
Mentre il cartellone principale del festival prosegue fino a metà settembre, è infatti già conto alla rovescia per la nuova edizione di B.Motion, dal 20 al 30 agosto: dieci intensissimi giorni con 33 spettacoli per oltre 50 repliche con il meglio della scena nazionale ed internazionale della danza e del teatro contemporanei. E in più incontri internazionali, progetti di formazione, tappe di progetti europei e una Summer School.
E a proposito di progetti europei (Operaestate ne ha già vinti 11 e sta per partecipare a nuovi bandi): è ai blocchi di partenza anche Dancing Museums, il nuovo progetto di partnership europea tra Bassano e altri quattro centri coreografici del continente che durerà 24 mesi, esplorerà “nuove modalità di interazione con il pubblico” e metterà in rete il Museo di Bassano con altri sette musei di livello internazionale, compresi - nuovamente per la serie: “scusate se è poco” - il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra.
Ma la progettazione made in Bassano guarda anche ben oltre i confini europei: e, nel campo della danza, a quella già in atto con alcuni centri artistici del Canada si aggiunge una nuova prossima partnership con la Dance House di Melbourne, in Australia. “E' una costellazione di attività - sottolinea, con orgoglio, Casarotto - che mettono Bassano al centro di una collaborazione europea e mondiale.”
Operaestate Festival Veneto sempre sul pezzo: la scena internazionale, qui, ormai è di casa. Ora siamo anche i terzi in Italia: The Show Must Go On.

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