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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Lo chiamavano Trinità

Lo strategico budello di via Foza, le inversioni a U davanti alle Canossiane, il blocco “improvviso” in via mons. Onisto: viaggio nei ghirigori della nuova viabilità alla Ss. Trinità a Bassano dopo la realizzazione del sagrato della Chiesa

Pubblicato il 18-03-2014
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Rinascimento in bianco e nero

Lo chiamavano Trinità. Anzi: Santissima Trinità. Un quartiere nel West della città di Bassano, nel cuore di Angarano in Destra Brenta, porta naturale in direzione dei colli di San Michele e di Valrovina, di Contrà San Giorgio, di quartiere XXV Aprile e soprattutto dell'Altopiano di Asiago, e in quanto tale attraversato da un costante flusso di autoveicoli.
Ma c'era un problema: quegli autoveicoli, lungo la direttrice principale di via Ss. Trinità, transitavano proprio davanti l'ingresso della Chiesa. Creando il potenziale rischio, in caso di Messe o altre celebrazioni, di quella che un nostro utente in un suo commento aveva definito l'“uscita-zac”: ovvero il pericolo di investimento di qualche disattento fedele in uscita dal tempio.
Sicurezza stradale a parte, c'era anche un'irrisolta questione di rilevanza parrocchiale: la Chiesa della Ss.Trinità non disponeva di un vero e proprio sagrato, sacrificato alla striscia di asfalto che le passava davanti.

La transenna "comparsa" questa mattina allo sbocco del parcheggio di via mons. Onisto davanti al nuovo sagrato della Chiesa (foto Alessandro Tich)

E' quindi intervenuto l'assessore Dario Bernardi, sceriffo ai Lavori Pubblici della Contea di Bassano, e ora questi problemi sono risolti.
Con il noto cantiere allestito l'anno scorso e conclusosi nel mese di dicembre è stata creata “l'isola dei fedeli”: il nuovo sagrato in porfido davanti alla Chiesa ricavato dal pezzo di strada prospiciente la facciata, che conseguentemente è stato escluso alle auto tagliando in due la direttrice che da via Ss. Trinità conduce verso viale Asiago.
Ne è scaturita l'inevitabile rivoluzione della viabilità nel rione, pure inserita nell'intervento progettato dall'Area Lavori Pubblici del Comune per una spesa complessiva di 750mila euro.

Il trucco c'è, ma non si vede

Fin qui abbiamo parlato di cose più o meno risapute: ma forse più “meno” che “più”, visto che a quasi tre mesi dalla conclusione dei lavori il disorientamento di molti automobilisti è ancora all'ordine del giorno.
La confusione assale soprattutto chi arriva da viale Diaz ovvero dalla rotonda del Ponte Nuovo per proseguire in direzione di viale Asiago: nessuna indicazione segnala preventivamente l'interruzione della strada e quindi la “viabilità modificata”, e una volta presa la curva a destra dopo l'incrocio con via Angarano ci si trova parato davanti il divieto di accesso con l'unica possibilità di girare a destra in via Colbacchini.
Al sorpreso conducente diretto verso ovest non resta altro da fare che tornare indietro: e il tratto di carreggiata davanti all'istituto delle Suore Canossiane - cosa vista coi nostri occhi anche questa mattina - è diventata l'area dell'inversione a U.
Già: ma come proseguire verso la destinazione prevista?
In realtà nel nuovo labirinto della Trinità il trucco c'è, ma a prima vista non si vede: si tratta della piccola ed ex tranquillissima via Foza, che per chi arriva da viale Diaz è il magico passaggio verso tutte le direzioni.
Al suo ingresso c'è anche un cartello giallo con l'indicazione “Marostica - Asiago”, ma è posizionato per terra e non è il massimo della visibilità. Comunque sia, via Foza è lo stretto ma strategico Stargate che bypassa il blocco veicolare imposto dal nuovo sagrato.
E sempre in via Foza, per un'uscita-zac che sparisce, c'è un'altra uscita-zac che compare: al civico 3, con gli scalini di uscita di un'abitazione privata sfiorati di continuo dai mezzi di passaggio.
Tant'è: ed è soltanto uno dei cambiamenti imposti dalla rivoluzionata viabilità in zona, delimitata dalle fioriere che circoscrivono l'isola pedonale del sagrato e dalle barriere new jersey che chissà per quanto tempo rimarranno ancora a demarcare i nuovi ghirigori della mobilità nel quartiere.
E può anche capitare di perdere ulteriormente la bussola per improvvisi impedimenti temporanei. Come è successo questa mattina in via mons. Onisto: il “viale dei cipressi” che per una metà funge da sfogo per chi arriva da via Foza per andare da una parte verso Bassano o Marostica e dall'altra verso Asiago, e per l'altra metà - vicina alla Chiesa - è adibito a parcheggio.
Ed è proprio qui, nel parcheggio sotto gli alberi, che oggi è scattata la “trappola”.
Il parcheggio è infatti a senso unico in direzione della Chiesa: chi ne esce con la macchina deve usufruire della corsia di svincolo sul porfido del sagrato, che non è quindi totalmente pedonalizzato.
Questa mattina, però, l'ingresso dello svincolo è stato bloccato da una transenna con la scritta “Proprietà privata - Divieto di sosta - divieto di accesso”. Un blocco non meglio specificato e dovuto, probabilmente, a dei concomitanti lavori di potatura di alcune piante, comunque non segnalati. E così chi è uscito dal parcheggio lo ha dovuto fare obbligatoriamente contromano, in direzione dell'incrocio con via Foza, uscendo in divieto.
Cose che succedono, in questo fazzoletto di viabilità creativa che potrebbe mettere a dura prova anche il più navigato dei navigatori satellitari.

E intanto arriva un nuovo parcheggio

Nel frattempo alla Ss. Trinità torneranno a lavorare le ruspe. E la zona del quartiere attorno all'area parrocchiale è destinata nuovamente a modificarsi.
La giunta comunale ha infatti approvato il progetto esecutivo, redatto dall'Area Lavori Pubblici, di un nuovo parcheggio in via Colbacchini a servizio del sagrato e della Chiesa.
Lo prevede l'accordo di scambio tra la parrocchia e il Comune: la prima ha ceduto al secondo parte di terreno del campo giochi e del campo da calcio, in cambio delle aree comunali confinanti con la canonica e il patronato.
Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio per 15 posti auto: ma ricavarli non sarà una passeggiata. Prima bisognerà demolire completamente il fabbricato degli spogliatoi e parzialmente il muro di recinzione del campo sportivo parrocchiale, poi si costruirà una nuova recinzione “in calcestruzzo armato con sovrastante recinzione metallica”. Più cancello carraio, scavo di sbancamento, pavimentazione stradale eccetera.
Totale spesa prevista: 170mila euro. Saremo anche qualunquisti, e sicuramente non esperti in materia, ma per 15 posti auto è mica male.
...Continuavano a chiamarlo Trinità: il seguito del film promette bene.

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