Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-12-2012
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Con il cognome che porta, è abituato a volare alto.
Gianfranco Aquila - napoletano verace innamorato di Bassano - lo ha dimostrato col suo lavoro di imprenditore: è infatti il patron delle Penne Montegrappa, gli “strumenti da scrittura di alta gamma” destinati in gran parte alla fascia di utenza luxury internazionale e che proprio per questo - anche in questi tempi di economia grama - danno linfa a una realtà aziendale in continua crescita di fatturato nei mercati mondiali, con testimonial del calibro di Paolo Coelho, Sylvester Stallone e Jean Alesi, questi ultimi due anche soci dell'azienda.
La sua storia, del resto, è molto particolare. Nel 2000 Aquila aveva infatti venduto la storica fabbrica “Elmo & Montegrappa” di via Ca' Erizzo, prospiciente la riva del Brenta a Bassano, alla multinazionale svizzera del lusso Richemont, proprietaria di marchi come Cartier e Montblanc. Salvo poi ricomprarsela nove anni dopo, per trasferirsi di nuovo, e definitivamente, dal Vesuvio al Grappa.
Il "Signore delle penne" Gianfranco Aquila (foto Alessandro Tich)
E' solo l'ultimo atto di un avvincente percorso di vita e di lavoro raccontato nel libro biografico - scritto dall'esperto di storia d'impresa Claudio Ruggiero e uscito esattamente un anno fa per i tipi di Maggioli Editore - “Il Signore delle penne”.
E come annunciato già dodici mesi fa in sede di presentazione del libro, il ricavato della vendita delle prime 750 copie è stato devoluto da Aquila alla sezione di Bassano del Grappa dell'AIS - Associazione Italiana Soccorritori.
L'assegno di 15mila euro è stato consegnato dall'imprenditore ai rappresentanti dell'associazione di volontariato, in divisa arancione di ordinanza, nel corso di una breve cerimonia al “Sagittario” in piazzotto Montevecchio.
“L'anno scorso a dicembre, sempre qui al “Sagittario” - ci ha detto nell'occasione Gianfranco Aquila -, avevo presentato il libro per dire grazie a tutti i miei amici che hanno collaborato alla realizzazione del volume. Abbiamo venduto 750 copie e ora l'intero ricavato viene devoluto in beneficenza. 15mila euro destinati all'AIS di Bassano, e che serviranno all'acquisto di un nuovo automezzo.”
Un gesto concreto di sostegno economico, spinto da una personalissima e nobile motivazione.
“Come scrivo anche nel libro, io avevo un fratello disabile che ho perso quando aveva 16 anni - ha spiegato il Signore delle penne -. Col tempo ho poi scoperto che i Soccorritori aiutano i disabili. Ho voluto dare un segno di solidarietà, per ricordare mio fratello e aiutare chi fa del bene.”