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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
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La magia del circo
Una tre giorni dedicata al circo, quello che fa sognare e che non fa soffrire gli animali in tre serate di calibro internazionale, al Comunale di Vicenza. Da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, la “pista” del teatro si è trasformata in un circo
Pubblicato il 15-12-2019
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Una tre giorni dedicata al circo, quello che fa sognare e che non fa soffrire gli animali in tre serate di calibro internazionale, al Comunale di Vicenza. Da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, la “pista” del teatro si è trasformata in un circo e si sono alternati sulla scena alcuni tra i più creativi interpreti circensi del mondo.
In programma, otto tra gruppi e artisti singoli che si sono alternati sul palco e hanno proposte diverse performance a metà tra la suspense di casa nel circo classico e il fascino della danza contemporanea. Nel programma, nomi di artisti di casa nei teatri europei e oltre più prestigiosi e in circhi più rinomati.
Lo show, a cura di “Circo e Dintorni”, nato da un’idea di Raffaele De Ritis e Alessandro Serena, ha aperto con i DekRu, quartetto di performer ucraini nato a Kiev nel 2010, maestri del teatro fisico ed eredi del grande Marcel Marceau, che hanno dato vita nel corso della serata, tra gli altri, a un affascinante mondo marino, a un albero nella tempesta, agli ingranaggi perfetti di un orologio; ha fatto seguito un’aggraziata performance con hula hop di Katlin Vassileva, che è poi ritornata in scena per volteggiare su un red carpet di tessuti aerei; Tim Kriegel, danzatore aereo dalle spaccate incredibili vincitore della medaglia d’argento al Festival du Cirque de Demain di Parigi, ha poi interpretato brani di musica classica appeso alle “cinghie del destino”. A intervallare tanta destrezza, e in apertura, prima che tutto il pubblico fosse accomodato in sala, le risate per le scenette e le improvvisate di Luca & Tino, “I Lucchettino”, definiti “gli Stanlio e Ollio italiani”, vincitori de il Mandrake d’Or di Parigi, l’Oscar mondiale della magia. Tornato il buio, ha cominciato a girare sul palco la ruota misteriosa di Francisco Rojas, acrobata che ha danzato volteggiando in un particolare attrezzo multicolore chiamato ruota Cyr; Olga Golubeva ha poi intrapreso un’arrampicata ed eseguito dei numeri di acrobazia pieni di poesia abbracciata a un “lampione”; Andrey Romanovsky, un talento eccezionale perfezionato alla Scuola del Circo di Mosca, detto “L’uomo di gomma”, ha interpretato un inedito spazzacamino. Hanno chiuso lo spettacolo i “Titani dorati”, un duo di equilibristi possenti completamente dipinti d’oro, che si sono esibiti in “Golden Power”.

Olga Golubeva
Il Teatro Comunale di Vicenza è stato tra i primi in Italia a dedicare una sezione della sua programmazione al circo e alle nuove evoluzioni delle attività circensi e per il secondo anno consecutivo ha inserito nella sua programmazione una rassegna dedicata, a cui il pubblico ha risposto decretando il tutto esaurito nelle tre serate.
Gli aggettivi che si usano per descrivere artisti e numeri da circo sono sempre iperboli, come è giusto che sia, anche per l’enorme sforzo fisico e mentale che richiedono le discipline circensi, ma rimane intatto a tutte le età il fascino di questo spettacolo che nel tempo ha stregato la fantasia di tanti pittori, musicisti, scrittori e registi.
Bassano ha saltato a piè pari l’appuntamento con il circo programmato da Operaestate lo scorso settembre, speriamo che il salto non diventi un doppio carpiato.
Il prossimo appuntamento con la rassegna vicentina è fissato per venerdì 7, e poi l'8 e il 9 febbraio 2020 con My Land, a cura di Rerciquel Company Budapest. Per informazioni info@tcvi.it.
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