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Ouverture è una mostra che raccoglie il lavoro a quattro mani realizzato da Michele Spanghero e Michele Tajariol per lo spazio asolano di Svernissage, il quale sabato 18 ottobre alle ore 18.00 avrà l’onore di ospitare un talk con i due artisti in occasione del suo “finissage”. Un incontro dove saranno invitati a intervenire, sul resoconto dell’evento, il curatore dell’esposizione Daniele Capra e il pubblico ivi presente.
Un’occasione unica che permette allo spettatore di entrare in contatto con Stage, un progetto realizzato dalla cooperazione dei due artisti, i quali hanno condotto un’indagine ambientale e non, all’interno dello spazio in cui hanno lavorato.
Quando si parla di Ouverture non si deve immaginare una situazione museale, con le opere appese ai muri e dove il flusso delle emozioni viene incattivito dalle quattro pareti adornate ad hoc per un determinato allestimento; Ouverture offre un contesto del tutto stravagante ma squisitamente originale, in quanto Svernissage è uno spazio abitativo, messo a disposizione da due appassionati soliti ospitare eventi di questo genere.
Lo scopo del lavoro è stato quello di apportare un cambiamento agli spazi dell’abitazione asolana al fine di cambiarne il godimento, modificando la volumetria e il sistema acustico di uno dei vani. E’ stata aggiunta al pavimento una superfice di legno rivestita di bianco che ricalca alla perfezione la planimetria della sala da pranzo, luogo dove è stato collocato l’impianto audio e le sculture, che permettono di ascoltare gli studi sonori effettuati all’interno dell’ambiente.
Il complemento di questa sorta di palco, il quale tra l’altro può essere delocalizzato e ricontestualizzato in altri spazi, infatti, diminuisce la cubatura della stanza abbassando il soffitto, di conseguenza viene alterato il modo in cui suoni e luci si muovono all’interno di questa; lo spettatore viene colto da una sorta di perdizione data da un’alterazione dei sensi che ne vengono coinvolti.
Michele Tajariol opera effettuando degli autoscatti in bianco e nero nei quali indossa degli oggetti presenti all’interno dell’ambiente ove si presta (ad esempio una valigia, dei libri, occhiali, sedie), instaurando un rapporto sinergico con questi arnesi e creando quindi una sorta di legame affettivo: decontestualizzandoli li pone in un’ottica di poetico risalto.
Michele Spanghero, la cui arte si basa sull’acustica (sound art) e sulla sperimentazione visiva, che lo porta a prediligere il medium fotografico, si sofferma su geometrie e scorci estranei allo sguardo. I suoi scatti per Ouverture documentano superfici bianche caratterizzate da diverse tonalità che sono presenti all’interno dello spazio in cui opera. A rendere ancora più suggestiva e catartica la dimensione in cui lo spettatore si trova coinvolto è la presenza dei Field Recording, i quali registrano il silenzio della stanza nelle due diverse conformazioni volumetriche (con e senza palco).
Un allestimento che dietro di sé cela un grandissimo lavoro e che giunge alla sua conclusione.
La mostra è inoltre corredata da una pubblicazione con le immagini delle opere realizzate per lo spazio, e relativo testo a cura di Daniele Capra.
Info:
Ouverture
Michele Spanghero/ Michele Tajariol
A cura di Daniele Capra
Sabato 18 ottobre, ore 18.00
Svernissage
Via Cipressina,1
31011 Asolo (TV)
info@svernissage.com
www.svernissage.com
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