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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Salute

Tumore al seno, teniamo alta la guardia

Ogni anno in Veneto si registrano più di 4.000 nuovi casi e 3.000 mastectomie. L'assessore regionale Coletto interviene un convegno a Schio: “Prevenzione e cura, ma attenzione anche al dopo”

Pubblicato il 09-04-2011
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Ogni anno in Veneto si registrano oltre 4.000 nuovi casi di tumore alla mammella, pari a circa il 15% di tutte le neoplasie diagnosticate; 3.000 sono le mastectomie che vengono praticate annualmente.
Nella nostra regione si stima che oggi vivano almeno 47.000 donne che nella loro esistenza hanno avuto a che fare con questa patologia, sono state curate o lo sono tuttora, e comunque hanno dovuto affrontare non soltanto la paura del male, ma anche importanti conseguenze sul piano personale, estetico, psicologico e relazionale.
Tutto questo nonostante il Veneto sia tra le Regioni leader in materia di prevenzione e nonostante un diffuso sistema di screening che intercetta quasi 3 venete ogni 4 chiamate nell’età a rischio (50-70 anni) con circa 200.000 mammografie eseguite ogni anno.

Questi significativi dati hanno fatto da sfondo oggi all’intervento dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto al convegno “Il tumore al seno, nuove prospettive di guarigione nel racconto delle donne”, tenutosi a Schio per iniziativa di “Leonardo Cultura Medica e Arte Onlus”, associazione animata dal grande impegno di un universo soprattutto femminile.
“Per il sistema sanitario veneto - ha sottolineato nell'occasione Coletto - la lotta al tumore, ed in particolare a quello al seno con le sue mille implicazioni umane, psicologiche e sociali e con il suo impatto sulla vita di una donna, è una priorità assoluta, da combattere prima con la prevenzione, poi con la cura, ed infine con una presa in carico a 360 gradi della donna-paziente, che non va abbandonata dopo la fase acuta, ma assistita ed accompagnata lungo tutto il suo percorso attraverso e dopo la malattia”.

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