Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
19 Aug 2025 21:12
19 Aug 2025 15:25
19 Aug 2025 14:10
19 Aug 2025 13:48
19 Aug 2025 13:03
19 Aug 2025 12:07
20 Aug 2025 00:29
19 Aug 2025 21:40
19 Aug 2025 21:32
19 Aug 2025 21:26
19 Aug 2025 21:16
19 Aug 2025 21:00
Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 27-04-2010
Visto 3.927 volte
Per i bassanesi doc, l'arrivo della primavera significa innanzitutto una cosa: l'arrivo degli asparagi. Simbolo del nostro territorio e prodotto gastronomico invidiatoci da gran parte d'Italia, l'asparago bianco fa infatti la sua comparsa nelle nostre tavole tra aprile e giugno.
Più precisamente, la tradizione vuole che il bianco turione arrivi con San Giuseppe (19 marzo) e se ne vada con Sant'Antonio (13 giugno). E proprio al santo portoghese, è legata la leggenda sulla comparsa dell'asparago nelle nostre zone: pare infatti che Sant'Antonio ne abbia sparso i semi - provenienti dall'Africa - di ritorno da una visita al temutissimo Ezzelino da Romano.
A celebrare questa prelibatezza, che ha ottenuto il marchio DOP nel 2007, sono stati promossi numerosi appuntamenti e manifestazioni nel territorio. Tra i più noti e prestigiosi vi è "Asparagi e Dintorni", manifestazione enogastronomica che sarà inaugurata questa sera, alle 20.00, a San Zeno di Cassola, presso il tendone appositamente allestito per l'occasione, e che proseguirà fino al 9 maggio. Nei prossimi giorni, perciò, le buone forchette avranno pane per i loro denti: si comincia oggi, con una cena, solo su prenotazione, organizzata dal Gruppo Ristoratori Bassanesi.
Ma non solo stasera, bensì per tutta la durata della manifestazione, presso lo stand gastronomico di San Zeno, sarà possibile apprezzare prelibate leccornie in cui l'asparago figurerà come re indiscusso, da solo o accompagnato ad altri strepitosi prodotti del territorio, come accadrà, per esempio, nel pranzo del primo maggio, in cui il bianco turione sarà abbinato al baccalà e ai rinomati vini di Breganze, in un estasiante tripudio di sapori e profumi nostrani.
Ad arricchire la rassegna gastronomica ci penseranno i complessi musicali, le serate danzanti, le mostre e i concorsi organizzati per l'occasione. Degni di nota, soprattutto, la "Marcia dell'asparago", giunta alla sua 9° edizione e che si terrà domenica 2 maggio e, nella stessa giornata, la rappresentazione di "Mestieri per strada", in cui saranno illustrati i mestieri più antichi della nostra tradizione artigianale.
Un'occasione quindi in cui sarà possibile valorizzare e apprezzare il nostro territorio, grazie a uno dei prodotti più prestigiosi della penisola, riconosciuto e certificato dalla comunità europea come un elemento unico, eccezionale e non assimilabile a nessun'altra varietà dell'ortaggio. Cibo amato e apprezzato dai dogi già nel 1534, l'asparago travalica così le mura delle cucine per diventare simbolo della storia di Bassano, della sua terra, del suo fiume.
E dopo i recenti SOS lanciati dalle autorità, che dichiarano l'asparago bianco bassanese a rischio d'estinzione a causa della pedemontana (che sacrificherebbe molti campi in cui l'amato germoglio viene coltivato), pare doveroso più che mai celebrare questa perla rara che impreziosisce le nostre terre e ci regala una fama che supera persino i confini nazionali.