Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 24-01-2018
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A forza di studiare il pane, Riccardo Antoniolo ha lievitato verso importanti traguardi.
42 anni, cuoco creativo, sempre impegnato nella ricerca culinaria, Antoniolo gestisce lo storico Ristorante Pizzeria Ottocento a Bassano del Grappa, immerso nel verde paesaggio di Contrà San Giorgio. Negli ultimi anni la fama dello chef è arrivata in tutta Italia grazie alle sue pizze per l'appunto “lievitate”, il cui impasto ha meritato riconoscimenti di rilievo come i “Tre spicchi”, conferiti solo alle migliori 54 pizzerie d'Italia scelte dalla guida del Gambero Rosso. Ma nella bacheca dei titoli conquistati da chef Riccardo c'è anche la “Ruota d'oro” del Touring Club, senza dimenticare tra le altre cose la presenza per quattro anni nelle guide dell'Espresso tra i “Ristoranti dell'anno” e le segnalazioni nelle guide Michelin e Gatti-Massobrio. Premi che però, evidentemente, al riconosciuto maestro della lievitazione non bastavano.
Da qui la decisione di intraprendere una nuova via: quella del biologico.
Riccardo Antoniolo
Per alcuni giorni il ristorante è rimasto chiuso per ristrutturazione. Spostamenti nell'arredamento, nuove tinte ispirate al verde, nuovi spazi e angoli intimi: d'ora in poi l'Ottocento diventerà green, e non solo per i colori alle pareti, e perderà nel nome la dicitura “simply food”. Ora si appresta a riaprire come primo ristorante-pizzeria totalmente biologico in Veneto.
“Abbiamo chiesto e ottenuto dall'Icea, l'Istituto per la certificazione etica e ambientale, il bollino di ristorante biologico - spiega Antoniolo -. In sostanza, tutto quello che si consumerà all'Ottocento sarà proveniente da prodotti certificati biologici: dal vino all'olio, passando per la pasta e la birra, fino ai singoli ingredienti che andranno a comporre il menù.” “Siamo i primi piccoli ristoratori artigianali in Italia ad ottenere questa certificazione lontano dai centri commerciali - aggiunge lo chef -. È stata davvero dura riuscirci ma adesso inizia la nuova avventura.”
Va precisato, per gli amanti del genere, che la pizza non scomparirà dal menù del ristorante, anzi. Oltre alla celebre “lievitata”, già tagliata a spicchi dallo chef, saranno proposte delle pizze tonde che saranno “raccontate” in uno spazio apposito del menù. Altra novità: sarà finalmente possibile ordinare la pizza da asporto, un modo per avvicinarsi ancora di più alle famiglie.
Si tratta solo dell'inizio di una nuova avventura per il locale, pronto anche ad espandersi. La pizza che ha reso celebre lo chef bassanese avrà infatti nuova vita a Pove del Grappa, nella sede dell'hotel Miramonti, dove prossimamente aprirà Ottocento con i lievitati.
Una forte e incisiva comunicazione basata sul nuovo logo e sulla nuova identità completano il progetto di rinnovamento, che sarà presentato nella serata aperta al pubblico di venerdì 26 gennaio, alle ore 20, ovviamente al ristorante Ottocento.
Riccardo Antoniolo riparte quindi dal Bio: si tratta senz'altro di una sfida impegnativa, ma ha trovato pane per i suoi denti.