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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Bassano capolista forza quattro!

Un Soccer Team un po’ spettacolare e un po’ spietato si sbarazza del Cuneo e mette in fila una straordinaria quarta vittoria consecutiva! Segnano Falzerano e Misuraca, esulta il popolo giallorosso per tre punti pesanti

Pubblicato il 03-10-2015
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BASSANO – CUNEO 2-0

Bassano Virtus (4-3-1-2): Rossi 6,5; Toninelli 6,5, Barison 7, Bizzotto 7, Stevanin 6,5; Davì 7, Proietti 7; Falzerano 7, Candido 6 (pt 35’ Misuraca 7), Iocolano 6 (st 23’ Fella 6,5); Pietribiasi 6,5 (st 33’ Fabbro 6).

I giallorossi sono autori di una delle migliori partenze di sempre (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Costa, Bortot, Zanella, Semenzato, Cenetti, Gargiulo, Voltan, Germinale. All.: Sottili

AC Cuneo 1905 (3-5-2): Tunno 6,5; Conrotto 6, Rinaldi 6,5, Gorzegno 6; Franchino 5,5, Gatto 5,5, Cavalli 5, Corradi 5,5, Bonomo 5,5 (st 13’ Beltrame 6,5); Banegas 5,5 (st 4’ Garin 6,5), Chinellato 6 (st 33’ Corsini 6,5).
A disp.: Erdelyi, Barale, Ferrero, Quitadamo, Thiao, Ottobre, Ruggiero. All. Iacolino

ARBITRO: Sozza di Seregno
RETI: pt 6’ Falzerano (BV), pt 43’ Misuraca (BV)
NOTE: -
SPETTATORI: 800
AMMONITI: Gatto, Proietti, Bizzotto, Rossi, Fabbro
ESPULSI:
ANGOLI: 4 - 4
RECUPERO: pt 2’; st 3’

Bassano del Grappa. Dove potrà arrivare la formazione di Stefano Sottili lo sanno solo gli dei del calcio. Però già adesso, dopo cinque giornate, si vedono sempre più chiaramente potenzialità che evidentemente questa squadra possedeva nelle sue corde ma che si era probabilmente sempre vergognata di mostrare (e nonostante questo ha vinto due campionati di fila!). Il Soccer Team mostra una maturità disarmante, una gestione della palla impensabile solo qualche mese fa, una capacità di essere sempre pericoloso sulle palle inattive incredibile, un’intelligenza nel tenere il campo mirabile. Inutile girarci intorno, mai e poi mai avremmo pensato di scrivere certe cose in riferimento a questo Bassano. Per tale motivo il sospetto è che il meglio sia ancora in là dal venire perché il meglio questo gruppo lo fornisce quando dà libero sfogo al suo dna: attacchi trancianti in verticale, ripartenze spacca difese, aggressione alta e ribaltamenti implacabili. Il mix tra queste caratteristiche è la combinazione che più si avvicina alla perfezione. Ecco il motivo per cui a mister Sottili interessa poco della classifica, troppo provvisoria e passibile di mutamenti, e molto più dei margini di miglioramento che i suoi hanno e sui cui bisogna lavorare per farli emergere: «Abbiamo disputato un gran primo tempo – sottolinea il tecnico a fine partita – abbinando qualità ad una grandissima intensità, siamo molto migliorati nel palleggio. Eppure non siamo stati capaci di chiuderla e sull’1 a 0 abbiamo concesso a Gorzegno la possibilità di pareggiare. La classifica non ci interessa, è ancora troppo lunga».

Un film già visto. Partenza a razzo, gol che spezza l’equilibrio, fase di gestione nella quale l’avversario riesce a mettere fuori il naso e a far correre un lungo brivido lungo la schiena, seconda rete giallorossa che mette in ghiacciaia il risultato ma soprattutto restituisce quella consapevolezza che consente di giocare il pallone con maggior serenità. L’avvio dicevamo, l’approccio alla gara dei giallorossi è micidiale, incendiario. Il Cuneo viene letteralmente tramortito dalle pallonate che riceve, dai contrasti che perde , dai duelli fisici o uno contro uno in cui soccombe, dalla ferocia e velocità con la quale il Soccer Team tratta la palla. I padroni di casa sono perfetti nell’attuare una tattica devastante nei confronti di una formazione ferma a zero punti che avrebbe bisogno di una buona partenza per prendere fiducia. Il gol di Falzerano, gran destro sotto l’incrocio dopo un’incornata di Barison fotocopia rispetto a quella di Bolzano, fa esplodere il Mercante ed è la goccia che fa traboccare il vaso della desolazione in casa cuneese. Cuneo che peraltro non ha nulla a che vedere con il Pordenone fanalino di coda dello scorso nel girone d’andata o del Bra di due anni fa ma è una squadra viva e combattiva. Il fatto è che il Soccer Team lo asfalta e proprio nel momento in cui i biancorossi iniziano a farsi vedere dalle parti di Rossi, arriva il raddoppio di Misuraca, subentrato a Candido sofferente ai flessori: tiro di Toninelli che diventa un passaggio a Pietribiasi, assist del Condor e staffilata da posizione ravvicinata del fantasista palermitano. Si stappi lo spumante, in alto i calici. La presenza in campo di Pietribiasi è evidente come il sole nel cielo: il Condor con i suoi continui attacchi alla profondità rappresenta un po’ la leva, citando Archimede Pitagorico, con la quale il Soccer Team solleva (il mondo) l’avversario.

Montagne russe. Nel corso della ripresa si vive la paradossale situazione nella quale il Cuneo continua ad aspettare, invece di aggredire alto per accorciare le distanze, mentre il Bassano pare combattuto tra il premere sull’acceleratore per siglare la terza rete e gestire la palla per condurre in porto il risultato senza rischiare di beccare un contropiede. L’incontro vive di una strana tensione, un equilibrio che un episodio casuale potrebbe compromettere. E allora è giusto domandarsi se è lecito lasciar decidere al fato come debba proseguire un confronto già incanalato sui binari giusti. Ci spieghiamo. Se Cavalli trasforma un calcio di punizione dal limite, la partita si sarebbe riaperta e allora sarebbero stati dolori fino al 95’, con il rischio beffa sempre dietro l’angolo. Sottili non è per niente d’accordo pertanto ricorre alla ricca panchina di cui dispone. Dopo essersi già giocato la carta Misuraca, manda in campo Fella per Iocolano e Fabbro per Pietribiasi. Come a Bolzano le sue mosse risultano azzeccate: i due subentrati portano freschezza, grinta, aiuto ai compagni e pericolosità a fronte di un Cuneo che non getta assolutamente la spugna. Sottili ci tiene a rimarcarlo: «Anche oggi i subentrati sono stati devastanti. È facile fare i complimenti a Misuraca ed infatti io mi riferisco a Fella e Fabbro. Non era un momento facile, c’era da sputare sangue e loro l’hanno fatto anche con la qualità di cui dispongono. Il gruppo sta facendo la differenza, i subentranti in questa fase sono il nostro valore aggiunto».

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