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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Il "Tich" nervoso

Scende la pioggia

Pioggia insistente e battente sul Veneto: a Bassano salta il mercato del giovedì. Ma in queste ore, a Caldogno, i problemi sono molto più seri

Pubblicato il 16-05-2013
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Vi confido una cosa: per vedere che tempo farà, non mi collego più su meteo.it e non guardo più le previsioni del tempo. Mi basta vedere se negli angoli strategici del centro storico di Bassano - piazza Libertà, piazza Garibaldi, via Matteotti, via Da Ponte - spuntano i venditori africani di ombrelli. Compaiono all'improvviso e sono più affidabili del meteosat: non sbagliano un colpo. Se ne vedete uno che cerca di vendervi un parapioggia mentre splende ancora il sole, state tranquilli: entro massimo un paio d'ore, con puntualità scientifica, la pioggia arriverà.
Il bello è che ti propongono l'ombrello anche se vedono che l'ombrello ce l'hai già: “Cambia ombrello capo, cambia ombrello dai!”. Ma si sa, è un oggetto facile da rompere o da dimenticare da qualche parte, meglio averne uno di riserva.
Il problema è che questi ambulanti del maltempo compaiono ultimamente un po' troppo spesso. E cioè: non finisce più di piovere. Alla faccia dei tepori di primavera, una stagione che quest'anno fa acqua da tutte le parti. Appena ieri ci eravamo goduti una giornata di sole quasi estivo, ed ecco che oggi ricompare un autentico Dio de aqua. Pioggia insistente e battente dappertutto. Pioggia incessante e scrosciante anche a Bassano: al punto da far saltare, con la sola eccezione delle bancarelle in via Verci, il mercato settimanale del giovedì.

Foto di Alessandro Tich


Il rovescio della medaglia

Nel frattempo, mentre sto scrivendo, continuano ad arrivare in redazione gli aggiornamenti sulla situazione meteorologica. E il tono di questo editoriale, che voleva prendere la questione della pioggia un po' alla larga e soprattutto alla leggera, cambia inevitabilmente.
La Regione Veneto informa che “nelle prossime ore persisterà questa fase di tempo perturbato con rovesci frequenti e diffusi che dovrebbero ulteriormente intensificarsi specie su zone prealpine, pedemontane e pianura centro settentrionale”. Mettiamoci il cuore in pace: ombrelli e impermeabili saranno ancora, e chissà fino a quando, necessari.
Ma c'è un comunicato, giunto via email alle 11.31, che più di tutti merita considerazione. E' quello di Marcello Vezzaro, sindaco di Caldogno, il paese del Vicentino salito tristemente agli onori delle cronache in occasione dell'alluvione del 1 novembre 2010, e dove oggi il personale comunale e della protezione civile è stato mobilitato “per far fronte ai problemi che potrebbero crearsi nel pomeriggio-sera”.
“Questa mattina - informa il sindaco - ho fatto spedire un SMS per comunicare ai cittadini lo Stato di Preallarme: non c'è pericolo di esondazione di Timonchio e Bacchiglione, ma dobbiamo prestare attenzione ad alcune rogge minori e al sistema fognario che potrebbe andare in tilt se le previsioni di piena fossero confermate.”
“Ho invitato tutti i cittadini - prosegue Vezzaro - a portare in sicurezza gli oggetti di valore che si trovano nei seminterrati e negli interrati e nelle cantine. Naturalmente è necessario che le auto vengano portate in sicurezza e non lasciate nei garage interrati o seminterrati.”
E' il rovescio della medaglia dei rovesci di queste ore. A Bassano del Grappa la pioggia battente può avere al massimo l'effetto di far smantellare le bancarelle del mercato e di diventare l'argomento del giorno nelle conversazioni al bar.
A poche decine di chilometri di distanza il rischio concreto è invece quello di far tracimare i corsi d'acqua non ancora adeguatamente arginati e far smantellare le abitazioni. A più di due anni e mezzo da quella alluvione, nulla sembra cambiato. Il tanto atteso bacino di laminazione di Caldogno lungo il Timonchio e il Bacchiglione, che dovrebbe ridurre il rischio idrogeologico nell'area di Vicenza, è ancora da farsi. Le offerte per l'esecuzione dei lavori scadevano lo scorso febbraio e la Regione Veneto conta di iniziare l'opera “entro l'estate”.
Ma intanto siamo in primavera: la piovosa primavera del 2013. Che costringe un sindaco ad annunciare lo Stato di Preallarme ai suoi concittadini col telefonino.
Quando piove e basta, si può anche prenderla con filosofia e scambiare due battute con l'ombrellaio africano. Ma quando piove sul bagnato, non bisogna più scherzare.

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