Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-10-2008
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Divampano le discussioni e le polemiche sulla proposta di istituire in Italia “classi-ponte” e cioè vere e proprie classi separate per gli studenti stranieri che non conoscono a sufficienza l’italiano per evitare ostacoli e ritardi nel programma scolastico dei loro coetanei. C’è chi le vede come la soluzione al problema e chi invece come una scorciatoia per la nascita di “ghetti” in cui gli studenti non impareranno mai ad integrarsi con il nostro paese.
Ne dibattito si è inserito l’assessore provinciale all’istruzione Morena Martini che in occasione di un convegno a Bassano si è detta non solo favorevole alla creazione di “classi ponte” nel Vicentino - per le quali sta già cercando aule e locali idonei in alcuni istituti del territorio - ma si è detta anche propensa all’introduzione di materie specifiche per i ragazzi extracomunitari “come la cultura della quotidianità, le relazioni interpersonali nella nostra società e anche l’igiene”.
Non è una provocazione, sottolinea la Martini, ma una concreta proposta per evitare forme di razzismo tra le mura scolastiche.
“Tenersi puliti è molto importante - sostiene l’assessore - perché anche gli odori possono essere fonte di pregiudizi e di discriminazione.”