Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-10-2016
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Dopo un’infinita maratona in consiglio regionale, il Veneto partorisce la riforma della Sanità. All’una e venti della scorsa notte l’aula di Palazzo Ferro Fini a Venezia ha approvato infatti il Pdl 23 che riorganizza il sistema sanitario regionale, istituisce l’Azienda Zero e definisce gli ambiti territoriali delle nuove 9 Aziende socio sanitarie che copriranno l’intero territorio veneto: una per ciascun capoluogo di Provincia, più Bassano del Grappa e il Veneto Orientale.
Alle 9 Ulss si aggiungono inoltre l’Azienda ospedaliera di Padova, l'Azienda integrata di Verona e l’Istituto Oncologico Veneto.
45 i presenti in aula al momento del voto finale, 44 i voti validi, 27 a favore, 17 contrari, nessun astenuto. Hanno votato a favore Lega Nord, Gruppo Zaia Presidente, Forza Italia, FdL-An Mcr, SiamoVeneto. Contrari Pd, Movimento Cinque Stelle, Lista Tosi, Veneto del Fare, Lista Moretti. Il consigliere Marino Zorzato (Area Popolare) non ha partecipato al voto. Assenti al momento della votazione Franco Ferrari (Lista Moretti), Elena Donazzan (Forza Italia), Alessandra Moretti e Piero Ruzzante del Pd, Pietro Dalla Libera (Veneto Civico) e Silvia Rizzotto (Zaia Presidente).
Fonte immagine: consiglio regionale del Veneto
La fusione per accorpamento delle attuali 21 Ulss venete avrà validità con decorrenza dal 1 gennaio 2017. L’elenco delle 9 Ulss regionali annovera anche la nuova Ulss n.7 “Pedemontana” che sorge dalla fusione per incorporazione dell’Ulss 3 di Bassano del Grappa con l’Ulss 4 Alto Vicentino di Thiene.
La sede legale dell’Azienda Socio Sanitaria “Pedemontana” sarà mantenuta a Bassano del Grappa e il suo ambito territoriale comprenderà 60 Comuni del Bassanese, dell’Alto Vicentino e dell’Altopiano di Asiago, per un numero di circa 370mila cittadini residenti.
“La riforma della Sanità veneta, che riorganizza e riduce le Ulss - dichiara l’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin -, valorizza l’integrazione tra Sociale e Sanità difendendo la territorialità dei servizi.”
“Dopo tante, troppe, sedute d’aula - conclude l’assessore -, diamo ai veneti una doverosa revisione del modello aziendale che consentirà di risparmiare sulle spese amministrative e gestionali e di concentrare le risorse sui servizi sanitari e sull’integrazione tra Sociale e Sanità.”