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Direttore Responsabile
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Attualità

Natale Palla-diano

Breve e definitivo trattato giornalistico sulle “due palle” luminose natalizie che dal Ponte Vecchio sono state trasferite al Castello degli Ezzelini

Pubblicato il 14-12-2024
Visto 10.719 volte

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Elena Pavan

Aaah, Bassano del Grappa: città vivace, sorprendente e sempre ricca di spunti su tematiche importanti che sono degne di approfondimento.
“Scrollando” velocemente sul mio telefonino le pagine di alcuni gruppi Facebook di Bassano e dintorni, ho notato che qualcuno si sorprende ancora, perché non lo sapeva, per il fatto che le “due palle” luminose natalizie che erano state installate nel bel mezzo del Ponte di Bassano, e che irradiavano la loro rutilante luminosità soprattutto alla sera, ora non ci sono più.
In effetti, un tot di giorni fa le due sfere aliene sono state portate via dal Monumento Nazionale, in silenzio e alla chetichella, così come erano state allestite. Ma non sono state riposte in magazzino: sono state semplicemente trasferite al Castello degli Ezzelini per addobbare il “Villaggio di Babbo Natale” della Confcommercio.

Foto Alessandro Tich

La loro comparsa sul Ponte di Bassano aveva suscitato la solita ridda di reazioni opposte: da una parte gli “antipallisti”, fermamente e ironicamente contrari a questa aggiunta a dir poco discutibile tra le architetture del Ponte Palladiano diventato Palla-diano e, dall’altra, i “palli-selfisti” che transitando sul piano di calpestio del manufatto ligneo venivano irresistibilmente attratti dai due fotogenici e sfavillanti globi per farsi il selfie o la foto storica da consegnare ai posteri.
Ora non più: una fotina con le due bocce di Natale la si può sempre fare su al Castello ma, come vedete dall’immagine pubblicata sopra, rispetto al panoramico scenario del Ponte non è assolutamente la stessa cosa.
Devo dire che io personalmente, la prima volta che mi sono imbattuto nella visione delle “due palle” sul nostro Ponte Vecchio, in una mattinata di sole che smorzava l’effetto delle loro lucette che erano già tutte accese, non ne sono rimasto colpito né in senso negativo, né in positivo.
Sono rimasto semplicemente interdetto.
Stavo rientrando in centro da uno dei miei sopralluoghi al brolo di Palazzo Bonaguro per la pista di pattinaggio su ghiaccio che si stava allestendo e che allora era ancora un oggetto misterioso, e non me lo aspettavo.
Ed essendo apparse quelle due presenze sferiche “così”, all’improvviso e senza alcun battage di comunicazione, ho cercato di recuperare delle informazioni per capire chi le avesse fatte, chi le avesse installate e perché.
Chi mi ha incrociato in centro quella mattina, mi avrà visto mentre stavo cincionando sul telefonino.
Stavo infatti digitando su Google una serie di parole chiave, nel tentativo rivelatosi poi vano di arrivare alle informazioni che cercavo: “palle Ponte di Bassano”, “sfere Ponte di Bassano”, “Ponte di Bassano palle natalizie” e via pallando.
Niente da fare, nessuna notizia: che do bae!
Ho anche pensato che si trattasse di una sorta di installazione o di provocazione artistica, alla Marco Chiurato di turno, ispirata al Natale. Ma se così fosse, i giornali ne avrebbero parlato e io lo avrei già saputo.
Soltanto diversi giorni dopo - quando le due bocce festive sul Ponte di Bassano non c’erano più, dopo il loro trasloco al Castello - sono venuto a conoscenza della loro origine, molto più terra-terra, grazie all’assessore Giada Pontarollo che stava transitando sul Ponte assieme a me e a cui ho chiesto da dove arrivassero.
Ed ecco, finalmente, la notizia che il mondo aspettava: le “due palle” sono semplicemente degli addobbi che rientrano nel pacchetto complessivo della ditta Gasparotto che ha allestito le luminarie in centro per il Natale del Comune e della Confcommercio.
Rientrano nel catalogo delle “luminarie artistiche 3D” della ditta specializzata di Nove, tant’è vero che ne sono “apparse” anche delle altre.
Oltre alle “due palle” originali già installate sul Ponte, al Castello Park Garage degli Ezzelini ne sono state infatti aggiunte altre due, ai due lati dell’ingresso della “casa di Babbo Natale” nel locale della biglietteria di Operaestate.
Pensavo di aver concluso il mio tour tra i globi luminosi natalizi, ma ecco che all’improvviso mi trovo circondato da diverse palle dello stesso tipo, come se mi trovassi in uno sferisterio.
A Castelfranco Veneto, ad esempio, dove la Gasparotto Srl illumina le mura, in questo periodo ce ne sono altre, identiche a quelle bassanesi e collocate agli angoli della cinta muraria e anche davanti alla pista di pattinaggio su ghiaccio che rispetto a quella di Bassano nel brolo sembra il Castello della Disney.
Eh già, non ne avevo dubbi: la terra è rotonda.

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