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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

“Dal verde effimero alla distruzione della città”

“Italia Nostra” attacca l'Amministrazione comunale di Bassano per il progetto della rotatoria al Generale Giardino. “Vogliono distruggere uno dei panorami più belli d'Italia con l'ossessione di portare le auto sotto le finestre dei cittadini"

Pubblicato il 28-05-2011
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E' uno dei più duri attacchi - in assoluto - all'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa, e non mancherà certo di suscitare discussioni, polemiche, obiezioni e repliche.
Ma a lanciarlo non è un gruppo di opposizione, né un esponente politico di area opposta all'attuale maggioranza che governa la città: bensì un'associazione di impegno civico.
Si tratta della sezione di Bassano di “Italia Nostra”, che in una durissima nota - trasmessa in redazione dal segretario arch. Carmine Abate e intitolata “Dal verde effimero alla distruzione della città” - prende di mira il nuovo progetto di viabilità del Comune, con annessa rotatoria, che cambierà i connotati dell'area compresa tra piazzale Giardino e salita Margnan.

L'area panoramica di piazzale Giardino a Bassano (foto Alessandro Tich)

Le critiche dell'associazione bassanese prendono di mira, in particolare “l'assessore Dario Bernardi e alle sue ruspe” che, sempre secondo “Italia Nostra”, saranno “al lavoro per distruggere uno dei panorami più belli d'Italia con l'ossessione di portare le auto sotto le finestre dei cittadini”.

Riportiamo integralmente il testo del comunicato:

“Atterrito dall’idea di non fare abbastanza per la città, l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Bernardi riparte con le sue ruspe e le motoseghe per distruggere non solo il verde cittadino ma a stravolgere il Belvedere George Sand a nord del generale Giardino.
 
- In assenza di un Piano del Traffico che graziosamente verrà chiamato Piano della mobilità sostenibile, dove non si sa se servano queste rotatorie;
- Calcolando i flussi di veicoli in passaggio sempre in eccesso senza le dovute compensazioni che considerino coloro che in città non vogliono entrare e che dovrebbero scegliere ben altri percorsi;
- Con l’obiettivo  palese di riempire di auto e di pulmann il quartiere Margnan dove già la precedente amministrazione aveva  violentato a Parcheggio il terreno medievale delle Annette;
- Annientando in pochi giorni un paesaggio unico in Italia, ricordato nelle foto di migliaia di turisti ammirati e  cantato dalla poetessa George Sand, cui Italia Nostra ha dedicato il Belvedere che si affaccia a Nord;
- Incurante di un dialogo e di proposte alternative che le Associazioni ambientaliste hanno  cercato  di costruire con questa Amministrazione, chiedendo invano anche la costituzione di una Consulta per Verde;
- In aperta contraddizione con i programmi elettorali che promettevano ben altro stile di   negoziazione di scelte importanti da condividere con tutti i cittadini ;
- Contraddicendo la filosofia che ispira il Master Plan, appena presentato, che parla di “verde protagonista” come variabile indipendente di una  città del 2020   a misura di pedoni, mamme, anziani, bambini e ciclisti;
- Immolando sull’altare della propria personale miope visione del mondo cifre importanti del Bilancio comunale quando le scelte in momenti di crisi dovrebbero essere verso ben altre priorità sociali;
- Relegando il verde a spazi marginali o a verde effimero per abbellire come soprammobile per una sola stagione  aree strategiche che avrebbero bisogno di un progetto unitario per l’intera città;
- Ricordando le parole di Ilvo Diamanti : “Le rotatorie. Nate per regolare e fluidificare il traffico, «da qualche tempo si stanno riproducendo dovunque e senza sosta. Senza limiti. Ne sorge una ogni centinaio di metri, nei punti e nei luoghi più impensati», lo abbiamo constatato anche noi chissà quante volte. Già, ma perché tutte queste rotatorie, che cambiano il paesaggio, ridisegnano la geografia quotidiana. Difficile trovare una metafora migliore per rappresentare una società che assiste, senza reagire, alla scomparsa del “suo” territorio e, insieme, delle relazioni fra
persone. Anche perché stanno scomparendo gli spazi per parlare e perfino camminare. Così per comunicare si usano i cellulari».

La sezione cittadina di Italia Nostra è fermamente CONTRARIA ai costosissimi progetti che l’assessore Dario Bernardi darà seguito nei prossimi giorni.
NON SPRECHIAMO DENARO PUBBLICO!

Italia Nostra
Sezione di Bassano del Grappa”

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